A Montemelino un aereo ultraleggero è finito fuori pista, terminando la sua corsa contro la sponda di un fossato. A bordo del velivolo c’erano due uomini, un 49enne di Corciano e un 65enne di Piegaro, entrambi trasportati d’urgenza all’ospedale di Perugia. Il primo è stato soccorso in codice rosso, mentre il secondo in codice giallo, ma fortunatamente entrambi erano coscienti al momento dell’arrivo dei soccorsi.

Montemelino, ultraleggero si schianta contro la sponda di un fossato

L’incidente è avvenuto durante una manovra di decollo che, per cause ancora da chiarire, non è andata a buon fine. Secondo le prime indiscrezioni, il pilota e il passeggero avrebbero avuto un problema tecnico mentre cercavano di far alzare in volo l’ultraleggero. Non è chiaro se si sia trattato di un guasto al motore o di un malfunzionamento in un’altra parte del velivolo. Quel che è certo, è che l’ultraleggero è finito fuori pista, andando a scontrarsi con la sponda di un fossato nelle vicinanze.

Le autorità stanno attualmente conducendo un’indagine approfondita per determinare le esatte cause dell’incidente. Le prime fasi delle indagini si concentreranno sullo stato di manutenzione del velivolo e sulle condizioni meteo al momento del decollo. Anche l’esperienza del pilota e la possibilità di errori umani saranno elementi chiave dell’inchiesta.

Nonostante la gravità dell’incidente, i soccorsi sono stati tempestivi ed efficienti. Entrambi i passeggeri dell’ultraleggero sono riusciti ad uscire autonomamente dal velivolo, un segnale positivo che ha permesso ai medici del 118 di intervenire con rapidità. Il 49enne di Corciano è stato trasportato in codice rosso, il che indica la serietà delle sue condizioni, mentre il 65enne di Piegaro, seppur meno grave, è stato comunque trasferito in codice giallo per accertamenti e cure.

Questo incidente a Montemelino si inserisce in un contesto preoccupante per la piccola comunità umbra. Solo pochi mesi fa, un altro incidente aereo ha scosso la stessa località, portando alla morte di due piloti esperti: Francesco Conestabile della Staffa, 41 anni, e Massimiliano Mancini, 55 anni. L’aereo coinvolto, un Kitfox II, era di proprietà di Mancini, un pilota con oltre 30 anni di esperienza. Il velivolo si è schiantato in circostanze simili, durante una fase di volo apparentemente di routine. L’incidente di giugno ha lasciato un segno indelebile nella comunità, e l’evento odierno non fa che riaprire ferite ancora fresche.

L’incidente di Terni: un altro episodio drammatico

La tragedia di Montemelino arriva a pochi giorni da un altro incidente aereo, avvenuto questa volta a Terni, dove un aeromobile da turismo quadriposto è precipitato poco dopo il decollo, causando la morte di due membri dell’aeroclub di Pescara. L’aereo, diretto a L’Aquila, è caduto nella zona di Maratta, al confine tra i comuni di Terni, San Gemini e Narni, scatenando un incendio che ha rapidamente coinvolto la vegetazione circostante. Anche in questo caso, le cause dell’incidente non sono ancora chiare, ma le autorità stanno lavorando per ricostruire gli ultimi momenti del volo.

Questi incidenti ravvicinati sollevano inevitabilmente domande sulla sicurezza del volo, soprattutto per quanto riguarda gli ultraleggeri e i piccoli aerei da turismo. Tali velivoli, seppur affascinanti per gli appassionati di volo, presentano rischi significativi che non possono essere sottovalutati. La manutenzione regolare e rigorosa degli aeromobili è fondamentale per prevenire incidenti, così come la formazione continua dei piloti. Le autorità dell’aviazione civile potrebbero essere chiamate a rivedere le normative esistenti per garantire che questi standard vengano rispettati in ogni circostanza.

Inoltre, l’aumento degli incidenti aerei in Umbria potrebbe portare a un intensificarsi dei controlli sugli ultraleggeri, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza e prevenire ulteriori tragedie. È importante che ogni volo venga pianificato e condotto con la massima attenzione ai dettagli, per garantire la sicurezza di chi si trova a bordo e di chi si trova nelle vicinanze.