Il report estivo dell’Università degli Studi di Perugia rilancia il progetto di immissione delle acque di Montedoglio nel bacino del Trasimeno. Le analisi sull’impianto pilota di Tuoro confermano l’efficacia del sistema di filtrazione nel mitigare l’impatto delle acque in ingresso, fornendo alla Regione una "base scientifica solida" per definire le fasi operative successive e il cronoprogramma dettagliato degli interventi.
L'impianto sperimentale di Tuoro, attivo dal 21 luglio, è stato oggetto di un programma intensivo di campionamenti e analisi durante luglio e agosto. Il Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie dell’Università di Perugia ha valutato sia la qualità delle acque trattate sia le performance complessive del sistema. Gli esiti, trasmessi alla Regione il 15 settembre, confermano la capacità del pilota di ridurre significativamente la carica potenzialmente impattante delle acque provenienti da Montedoglio, tracciando una linea guida chiara per le fasi successive del progetto.
Stando a quanto dichiarato dall’assessore regionale ai Laghi, Simona Meloni, i risultati evidenziano "una capacità del sistema di filtraggio di mitigare gli effetti delle acque in ingresso al Trasimeno". Si tratta di un prerequisito fondamentale per superare la fase sperimentale: i dati offrono elementi oggettivi sulla qualità dell’acqua post-trattamento e sulle caratteristiche operative del dispositivo. È importante sottolineare, tuttavia, che il pilota rappresenta una prova di fattibilità tecnica: saranno necessari ulteriori test su scala più ampia, approfondimenti ambientali e verifiche amministrative prima dell’avvio definitivo dell’immissione.
L'esperienza di Tuoro costituisce la fase preparatoria per l’installazione dell’impianto definitivo a Fosso Paganico, nel territorio di Castiglione del Lago. Qui saranno realizzate le strutture permanenti per il trattamento e l’immissione controllata delle acque, con procedure tecniche e ambientali più complesse. Il passaggio alla fase definitiva richiede infatti non solo competenze ingegneristiche, ma anche un’attenta pianificazione amministrativa, economica e ambientale, al fine di garantire il rispetto degli standard di sicurezza e la tutela del lago.
L'assessore Meloni ha annunciato che entro la fine di settembre è previsto un incontro con il commissario straordinario Nicola Dell’Acqua per definire un cronoprogramma dettagliato dei prossimi interventi. Il calendario dovrà includere le attività di progettazione, le procedure autorizzative, le gare d’appalto e le fasi di collaudo, con l’obiettivo di avviare l’immissione controllata delle acque a partire da novembre, come previsto dalla programmazione iniziale.
Nonostante il buon esito del pilota, la Regione ha ribadito l’obbligo di mantenere monitoraggi rigorosi sulla qualità delle acque e sull’ecosistema del Trasimeno. Analisi chimiche, biologiche e microbiologiche seguiranno ogni fase, integrate da verifiche indipendenti per valutare eventuali ricadute su fauna, habitat e attività lacustri. La trasparenza dei dati sarà essenziale per consolidare la fiducia tra istituzioni, cittadini e operatori economici.
La notizia è stata accolta con cauta soddisfazione nel comprensorio del Trasimeno. L’incremento delle risorse idriche del lago è un obiettivo atteso da anni, soprattutto alla luce dei recenti problemi di livello e qualità dell’acqua. Al contempo, associazioni ambientaliste, operatori turistici e amministrazioni comunali attendono di conoscere i dettagli tecnici del piano definitivo, i tempi reali di attuazione e le garanzie messe in campo per prevenire impatti negativi.
Dopo l’incontro previsto a fine settembre sarà definito un cronoprogramma dettagliato, volto a stabilire le priorità operative del progetto. Qualora le verifiche tecniche e le procedure amministrative procedano secondo quanto previsto, il piano potrà entrare nella fase esecutiva, consentendo l’immissione controllata delle acque già a partire da novembre. Eventuali ulteriori test o approfondimenti potrebbero tuttavia comportare slittamenti, richiedendo l’adozione di strategie temporanee per garantire la continuità e la gestione sicura delle risorse idriche del lago.