Si accende il confronto sul mega-impianto agrivoltaico tra Montecastrilli, San Gemini e Narni e si arricchisce di una nuova puntata. L’assessore regionale all’Ambiente Thomas De Luca risponde punto per punto al presidente della Provincia di Terni Stefano Bandecchi, che aveva chiesto - con una lettera inviata al ministro dell'agricoltura Lollobrigida - la revoca dell’autorizzazione rilasciata dalla Regione lo scorso 19 maggio.
“Una revoca sarebbe illegittima - chiarisce De Luca -. La Provincia di Terni è stata coinvolta in tutte le fasi e aveva espresso parere favorevole, con semplici prescrizioni paesaggistiche. Diversamente, la Provincia di Perugia ha più volte espresso pareri negativi in casi analoghi”.
La nota, inviata anche ai Comuni umbri e al Ministero dell’Agricoltura, ricostruisce con precisione i passaggi amministrativi, accusando la precedente Giunta regionale di aver lasciato in sospeso la definizione delle aree idonee e non idonee per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili.
“Un vuoto normativo - sottolinea De Luca - che ha contribuito all’attuale incertezza e che stiamo colmando con urgenza”.
Con la sua lettera, l'assessore regionale De Luca intende mettere in discussione il racconto istituzionale diffuso da Bandecchi. E chiama a testimone la stessa documentazione agli atti.
“Non solo la Provincia di Terni era perfettamente a conoscenza dell’iter, ma ha anche partecipato con continuità istituzionale alle quattro conferenze dei servizi - precisa l’assessore all'ambiente di Palazzo Donini -. Il parere, inviato con nota ufficiale a settembre 2024, è favorevole con prescrizioni relative alla mitigazione visiva, già recepite in sede autorizzativa”.
Non solo. De Luca sottolinea come nelle stesse sedute fossero presenti i rappresentanti dell’allora presidente pro-tempore e, successivamente, il vicepresidente in carica.
“Chi oggi solleva obiezioni - afferma - non può negare la piena partecipazione tecnica e amministrativa dell’ente. Nessun passaggio è stato omesso. Parlare di forzature o accelerazioni è semplicemente falso”.
A differenza di quanto avvenuto a Terni, la Provincia di Perugia - osserva l’assessore - ha sempre espresso parere contrario per impianti agrivoltaici simili. “Questo dimostra che, quando un ente vuole esercitare pienamente le proprie competenze paesaggistiche, lo può fare. Ma serve una volontà politica e amministrativa chiara”.
Alla radice del problema, secondo De Luca, c’è l’inerzia normativa del passato. “Il decreto nazionale del 21 giugno 2024 dava sei mesi alle Regioni per definire le aree idonee e quelle escluse. Alla data del mio insediamento, il 18 dicembre, non esisteva nemmeno una bozza di proposta”.
Da qui l’impegno dell’attuale Giunta regionale, guidata da Stefania Proietti, ad avviare un percorso strutturato, che coinvolge Comuni, associazioni di categoria e cittadini, per definire finalmente una mappa chiara e condivisa. “Un lavoro urgente e necessario - commenta De Luca - che stiamo portando avanti con trasparenza e partecipazione”.
In parallelo è stato riattivato anche l’iter di aggiornamento del Piano Paesaggistico Regionale, rimasto fermo per cinque anni. “Serve una visione complessiva e coerente, che non si limiti alla gestione emergenziale del singolo impianto, ma che dia certezze e strumenti agli enti locali”.
E anche sul piano paesaggistico, l'assessore regionale evidenzia diversità nella produzione di atti tra la Provincia di Perugia e Palazzo Bazzani. "Perché la Provincia di Perugia nell’ambito del PTCP ha definito il quadro delle 'aree ad alta esposizione panoramica' mentre la Provincia di Terni ha invece le 'aree della viabilità panoramica principale e strade panoramiche'? È sostenibile questa asimmetria all’internodella stessa Regione? Dal mio punto di vista no".
Nel chiarire la posizione della Regione Umbria, De Luca difende la scelta strategica di integrare il fotovoltaico, compreso quello a servizio dell'agricoltura, come elemento del mix energetico futuro, a patto che rispetti le caratteristiche del territorio. “Non demonizziamo alcuna tecnologia - dice - ma pretendiamo che sia usata con criterio: con progetti di qualità, su superfici compatibili, nel rispetto delle vocazioni agricole, turistiche e paesaggistiche dell’Umbria”.
Una visione che punta a trovare un equilibrio tra la necessaria transizione ecologica e la tutela del paesaggio. “L’obiettivo - conclude De Luca - è un’energia sostenibile e pianificata, non una corsa indiscriminata agli impianti. Chi oggi contesta, spieghi perché per anni non ha posto vincoli nei piani regolatori o non ha aggiornato gli strumenti urbanistici”.
Nella replica, l’assessore non si sottrae nemmeno al confronto sul nucleare, risorsa che il presidente della Provincia Bandecchi ha più volte indicato come soluzione definitiva per garantire approvvigionamento energetico a basso costo. “Non ho mai assunto una posizione ideologica sul nucleare - chiarisce De Luca - e credo che vada valutato con serietà e rigore scientifico, come qualsiasi altra tecnologia. Ma le scelte devono essere realistiche, basate su costi, benefici, tempi di realizzazione e soprattutto competenze disponibili. La nostra responsabilità è garantire un equilibrio immediato, concreto e sostenibile per il territorio”.
La Regione conferma infine la disponibilità ad aprire un tavolo di confronto, ma su basi tecniche e legittime. “Siamo pronti a collaborare - conclude - ma non accettiamo che si metta in discussione un procedimento corretto, solo per coprire le mancanze del passato”.