Pomeriggio di intensa attività per i soccorritori del 118 e del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria, impegnati ieri in un’operazione di salvataggio nel cuore del Parco del Monte Cucco.
Poco dopo le 16:30, la Centrale Operativa del 118 ha disposto l’invio dell’elisoccorso regionale “Nibbio 01” per raggiungere Pian del Macinare, una delle aree più suggestive e frequentate della montagna, dove una giovane escursionista era rimasta ferita.
L’allarme è scattato a seguito di una chiamata che segnalava la presenza della donna in difficoltà, impossibilitata a proseguire l’escursione a causa di un trauma alla testa.
A bordo del velivolo del 118 si trovavano:
un medico
un infermiere
un tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria (SASU)
Questa composizione mista ha consentito di unire competenze mediche immediate e capacità tecniche di intervento in ambiente impervio, elemento cruciale per operazioni di questo tipo.
“Ogni minuto è prezioso in scenari di montagna – hanno ricordato i soccorritori – perché le condizioni del paziente possono peggiorare rapidamente e le difficoltà logistiche aumentano”.
Una volta individuata la posizione della giovane, l’equipaggio si è calato in prossimità del punto in cui si trovava, utilizzando tecniche di verricello per superare i dislivelli e la vegetazione.
La donna, cosciente ma in stato di shock, presentava un trauma cranico.
I sanitari hanno immediatamente proceduto con le prime cure, stabilizzandola e monitorando i parametri vitali.
Terminata la fase di stabilizzazione, l’escursionista è stata imbragata e caricata a bordo dell’elicottero per il trasporto d’urgenza all’ospedale di Perugia.
Il volo, durato pochi minuti, ha permesso di ridurre al minimo i tempi di arrivo in pronto soccorso, evitando un trasferimento via terra che, date le condizioni del terreno e la distanza, avrebbe richiesto molto più tempo.
All’arrivo in ospedale, la donna è stata affidata al personale sanitario per ulteriori accertamenti clinici e strumentali, così da verificare la presenza di eventuali complicazioni.
Pian del Macinare è una vasta prateria d’alta quota situata nel cuore del Parco del Monte Cucco, meta ambita da escursionisti, amanti della mountain bike e turisti.
Tuttavia, come ricordano gli esperti, la bellezza di questo luogo è accompagnata da potenziali rischi: sentieri lunghi, tratti in salita, possibili cadute accidentali e, in caso di emergenza, difficoltà nei collegamenti via terra.
“La montagna va vissuta con rispetto – sottolineano dal Soccorso Alpino – e con un’adeguata preparazione fisica e tecnica”.
Il Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria (SASU) svolge un ruolo fondamentale in casi come questo.
Si tratta di un’organizzazione specializzata in interventi di soccorso in montagna, grotte e ambienti impervi, composta da tecnici e sanitari addestrati a operare in condizioni estreme.
Nel caso di ieri, la loro presenza a bordo del Nibbio 01 è stata determinante per garantire un recupero sicuro e rapido.
L’operazione ha dimostrato l’efficacia del coordinamento tra Centrale Operativa 118, elisoccorso regionale e SASU.
Dal momento dell’attivazione all’arrivo sul luogo dell’incidente sono trascorsi pochi minuti, un tempo considerato ottimale per un intervento in zona montana.
“La rapidità è il nostro miglior alleato – ha dichiarato uno dei membri dell’equipaggio – perché in montagna le condizioni meteorologiche e di luce possono cambiare in fretta, complicando le operazioni”.
L’incidente di ieri è anche un richiamo all’attenzione per chi frequenta la montagna, soprattutto nei mesi estivi quando l’affluenza aumenta.
Gli operatori del soccorso consigliano sempre di:
Pianificare l’escursione conoscendo bene il percorso
Indossare calzature adeguate
Portare con sé scorte di acqua e cibo
Informare qualcuno della propria destinazione e orario di rientro
Avere con sé un telefono con batteria carica e, se possibile, un power bank
Il Nibbio 01 è l’elisoccorso regionale dell’Umbria, attrezzato per interventi sanitari e tecnici anche in aree difficilmente raggiungibili via terra.
Dotato di verricello, barelle speciali e strumentazione medica avanzata, il velivolo può operare in quota e in condizioni meteorologiche variabili, pur nel rispetto delle norme di sicurezza.
Grazie alla prontezza dei soccorsi e alla professionalità dell’equipaggio, l’escursionista è stata recuperata senza ulteriori complicazioni.
Secondo fonti ospedaliere, le sue condizioni sono stabili e sarà trattenuta in osservazione per qualche giorno.
“Il buon esito di questo intervento dimostra quanto sia importante il sistema integrato di soccorso che abbiamo in Umbria”, ha sottolineato un portavoce del 118.
L’episodio di Pian del Macinare conferma l’importanza di avere strutture di soccorso aereo operative e ben coordinate in una regione come l’Umbria, ricca di aree montane e sentieri frequentati.