In un momento storico di grande importanza per la città di Perugia, l’Arcivescovo Monsignor Ivan Maffeis ha rivolto un augurio sincero e carico di significato alla nuova sindaca Vittoria Ferdinandi. Il messaggio, pubblicato sul sito della diocesi, riflette non solo la stima personale del presule verso la neoeletta, ma anche un desiderio profondo di collaborazione e coesione sociale per il bene comune della città.
Monsignor Maffeis su Vittoria Ferdinandi: “Un augurio sincero per la responsabilità amministrativa che si appresta ad assumere”
Monsignor Maffeis ha esortato la sindaca Ferdinandi a costruire “con pazienza un consenso che sappia far sintesi dei diversi punti di vista”. Questo invito alla sintesi non è solo una formula di cortesia istituzionale, ma un monito alla necessità di una politica inclusiva e partecipativa. La capacità di un leader di ascoltare e integrare le diverse opinioni è cruciale per la crescita di una comunità, soprattutto in tempi complessi come quelli attuali.
“Affido lei, la sua Giunta e l’intero Consiglio comunale alla Madonna delle Grazie. – sottolinea Monsignor Maffeis – Vegli sul nostro popolo, infonda la speranza e susciti la carità, affinché la Città, confermando le sue più nobili tradizioni, continui ad essere faro di civiltà e promotrice di pace”.
Il riferimento alla Madonna delle Grazie, patrona della città, è un richiamo alla dimensione spirituale e alla necessità di un sostegno trascendente per affrontare le sfide amministrative. L’arcivescovo ha affidato la sindaca, la sua Giunta e l’intero Consiglio comunale alla protezione della Madonna, affinché possano operare con speranza e carità, confermando le nobili tradizioni di Perugia come faro di civiltà e promotrice di pace.
Monsignor Maffeis ha ribadito l’intenzione della Chiesa diocesana di continuare a dare il proprio contributo al tessuto civile di Perugia. Tale contributo, ha sottolineato, si basa su rapporti di rispetto e di collaborazione amichevole. La Chiesa, con le sue risorse spirituali e sociali, rappresenta un alleato prezioso per l’amministrazione comunale nella promozione di iniziative solidali e culturali che possano rafforzare il senso di comunità e la coesione sociale.
Il saluto all’ormai ex sindaco di Perugia, Andrea Romiti
L’Arcivescovo ha anche espresso riconoscenza verso il sindaco uscente, Andrea Romizi, e la sua squadra, riconoscendo il servizio reso alla città nei due mandati precedenti. Questo gesto di gratitudine sottolinea l’importanza della continuità istituzionale e del rispetto per il lavoro svolto dai predecessori, elementi fondamentali per garantire una transizione armoniosa e costruttiva.
“In questo orizzonte un pensiero di riconoscenza va ad Andrea Romizi – dichiara il l’Arcivescovo di Perugia – e alla sua squadra per il servizio assicurato al bene comune nei due mandati precedenti. Perugia, lei lo sa, può contare sulla vitalità di un tessuto civile, innervato di persone e di realtà disponibili e solidali; un tessuto ricco di storia e di cultura con cui interpretare questo tempo complesso e aiutarsi a guardare avanti con fiducia. A tale tessuto, la nostra Chiesa intende continuare a dare il proprio contributo, secondo rapporti di rispetto e di collaborazione amichevole”.
Monsignor Maffeis ha voluto ricordare a tutti la vitalità di Perugia, innervato di persone e realtà disponibili e solidali. Tale tessuto è arricchito da una storia e una cultura millenaria che, secondo l’arcivescovo, devono essere interpretate e valorizzate per affrontare le sfide del presente e guardare con fiducia al futuro.
La città di Perugia, con la sua storia ricca e la sua vibrante comunità, ha sempre rappresentato un faro di civiltà e cultura. La nuova amministrazione dovrà quindi impegnarsi non solo nella gestione quotidiana delle questioni amministrative, ma anche nel valorizzare e promuovere questo patrimonio immateriale, che è il vero cuore pulsante della città. L’augurio dell’arcivescovo Maffeis arriva in un momento di transizione che porta con sé numerose sfide. La nuova amministrazione dovrà affrontare questioni complesse come la gestione dei servizi pubblici, la promozione del turismo culturale, lo sviluppo sostenibile e l’inclusione sociale.