01 Nov, 2025 - 17:05

Momenti di paura in Via del Cavarello a Gubbio: allarme per un uomo scomparso, poi il lieto fine

Momenti di paura in Via del Cavarello a Gubbio: allarme per un uomo scomparso, poi il lieto fine

I vicini sentono il cane abbaiare e chiamano i soccorsi. Vigili del Fuoco, 118 e Carabinieri mobilitati. L’uomo ritrovato poco dopo, sano e salvo.

 

L’allarme scatta a mezzogiorno: “Non rispondeva al telefono”

Attimi di apprensione nel primo pomeriggio di oggi, sabato 1 novembre, in Via del Cavarello, nel quartiere residenziale a ridosso del centro storico di Gubbio.
Intorno alle 12:30, alcuni vicini di casa hanno dato l’allarme per la scomparsa di un uomo di circa cinquant’anni, impiegato in un noto ristorante cittadino, che vive da solo in compagnia della sua cagnetta, molto conosciuta nel vicinato.

Da alcune ore l’uomo non rispondeva né al citofono né al cellulare, e dalle finestre della sua abitazione si udivano i latrati insistenti dell’animale, segno insolito per chi lo conosceva bene.
Temendo un malore improvviso, i residenti hanno subito contattato i Vigili del Fuoco di Gubbio, che sono intervenuti in pochi minuti insieme a un equipaggio del 118.

“Abbiamo sentito il cane abbaiare e non riuscivamo a metterci in contatto con lui – racconta una vicina –. Ci siamo spaventati, pensavamo fosse successo qualcosa di grave.”

I soccorsi entrano nell’abitazione: dentro solo la cagnetta

I Vigili del Fuoco, con l’aiuto di una scala, sono saliti sul balcone dell’appartamento, dove l’uomo risiede come inquilino.
Dall’esterno hanno potuto vedere, attraverso la vetrata, solo la cagnetta addormentata sul letto, ma nessuna traccia del proprietario.
A quel punto, è stato contattato il proprietario dell’immobile, che si è recato immediatamente sul posto per aprire la porta e consentire ai soccorritori di entrare.

Una volta dentro, i Vigili hanno escluso qualsiasi emergenza sanitaria: la casa era in ordine e il cane, pur spaventato, appariva tranquillo. Tuttavia, il telefono dell’uomo continuava a squillare a vuoto e sul tavolo è stato rinvenuto il suo portafoglio, particolare che ha aumentato la preoccupazione.

“Lasciare il portafoglio in casa non è da lui – ha spiegato un conoscente – per questo abbiamo temuto il peggio.”

Le ricerche e la testimonianza: “L’ho visto al Teatro Romano”

Nel frattempo, sono stati allertati i Carabinieri di Gubbio, che hanno immediatamente avviato le ricerche e raccolto le prime testimonianze tra i residenti.
Un conoscente ha riferito di aver visto l’uomo nelle prime ore della mattinata nei pressi del Teatro Romano, apparso visibilmente preoccupato e distratto, ma senza che nulla lasciasse presagire un gesto estremo o un malore.

Dopo quel momento, tuttavia, se ne erano perse le tracce, alimentando l’ansia tra amici e colleghi.
Nel quartiere, la notizia si è diffusa rapidamente, e in molti si sono affacciati in strada o hanno tentato di chiamarlo al telefono, senza riuscire a contattarlo.

Ritrovato nei pressi del Bar Cinque Colli: l’allarme rientra

Fortunatamente, dopo circa due ore di apprensione, la situazione si è finalmente chiarita.
Un conoscente dell’uomo lo ha riconosciuto nei pressi del Bar Cinque Colli, poco distante dal centro storico, e ha immediatamente avvisato i Carabinieri.
I militari dell’Arma lo hanno atteso  mentre un vicino si occupava di riportarlo a casa in auto e, dopo aver verificato le sue condizioni si sono congedati soddisfatti per l'esito positivo della vicenda. L'uomo ha infine potuto riabbracciare la sua fedele cagnetta tra il sollievo generale.

Agli agenti, l’uomo ha spiegato che il giorno precedente aveva dimenticato il cellulare in un bar, che quella mattina aveva trovato chiuso, e che per questo non era stato rintracciabile.
Nel frattempo, aveva deciso di fare una passeggiata per schiarirsi le idee, ignaro del grande allarme che si era scatenato intorno a lui.

“Non pensavo che la mia assenza potesse spaventare così tante persone avrebbe detto ai militari – ma sono grato a chi si è preoccupato per me.”

Un lieto fine e una lezione di comunità

Con l’allarme rientrato, la vicenda si è conclusa nel migliore dei modi, ma ha lasciato un segno positivo nel quartiere: la dimostrazione che a Gubbio esiste ancora una forte rete di solidarietà e attenzione reciproca.

In pochi minuti, decine di persone si sono mobilitate: i vicini, i soccorritori, i Carabinieri, il proprietario di casa. Tutti uniti dalla preoccupazione per un concittadino che vive da solo e che, per un banale imprevisto, aveva smesso di dare notizie di sé.

“Nelle grandi città episodi simili spesso nascondono una tragedia,” ha commentato un residente. “Qui invece ci conosciamo tutti e, nel dubbio, nessuno resta indifferente.”

La città che non si volta dall’altra parte

L’episodio di Via del Cavarello, pur conclusosi con un sospiro di sollievo, racconta una Gubbio minore, quella delle case e dei vicoli dove la comunità resta vigile e solidale.
Un piccolo allarme che si trasforma in una storia di umanità e vicinanza, testimonianza di come, anche nell’epoca dei cellulari e dei social, il contatto umano resti il primo vero strumento di sicurezza.

AUTORE
foto autore
Mario Farneti
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE