Un anziano sorvegliante rischia quattro anni e quattro mesi di carcere con l’accusa di molestie a scuola ai danni di due bambine.

E’ la richiesta avanzata al giudice dalla Procura di Perugia, alla quale si è associata la parte civile, rappresentata dai genitori delle due alunne tramite gli avvocati Daniele Fantini e Marco Piazzai che hanno chiesto un risarcimento di 50mila euro per ciascuna vittima.

L’episodio risale a marzo 2023. Il giudice ha rinviato al 4 giugno 2024 per repliche e sentenza.

Molestie a scuola, sorvegliante rischia il carcere

La Procura di Perugia ha richiesto una pena pari a quattro anni e quattro mesi di reclusione, senza concessione dell’attenuante per il fatto di lieve entità, per un anziano che svolgendo le funzioni di sorveglianza in una scuola avrebbe molestato due bambine.

Secondo l’accusa l’imputato, difeso dall’avvocato Teresa Giurgola, avrebbe approfittato del suo incarico di sorvegliante al dopo-scuola, e in questo ambito avrebbe costretto “con violenza e abuso dell’autoritàuna minore di dieci anni a “subire atti sessuali, in specifico toccamento delle parti intime e baci sulla bocca.

Il sorvegliante, inoltre, a detta degli inquirenti, sarebbe responsabile di ripetute molestie a scuola. Avrebbe infatti anche effettuato dei massaggi sulle spalle e sulla schienanei confronti di un’altra ragazzina, compagna di scuola della prima, “durante la pausa pranzo a scuola”.

Il racconto delle bambine

Gli episodi di molestie in una scuola di Perugia ai danni delle due bambine, che sono stati imputati al sorvegliante ottantenne, sono avvenuti, in verità, a marzo del 2023.

Nel mese di agosto 2023, le due bambine hanno ripercorso con il giudice, nella forma dell’incidente probatorio – al fine di avere una testimonianza da usare in giudizio senza dover richiamare in aula le minori – quanto accaduto nel tempo libero pomeridiano a scuola, confermando le dichiarazioni già rilasciate al sostituto procuratore Franco Bettini.

Nel corso delle due ore e mezzo di incontro, le minorenni hanno dunque, pur con qualche piccola dimenticanza, confermato di aver subito comportamenti non consoni da parte dell’ottantenne indagato. Tra questi, esplicita menzione ai baci sulla bocca, alle carezze sulla schiena e ai toccamenti sulle gambe

Spuntano due testimoni

A novembre 2023, poi, la Procura di Perugia ha chiuso le indagini a carico dell’ottantenne e ne ha chiesto il giudizio con l’accusa di violenza sessuale su minore.

Nel mese successivo di dicembre è stato disposto per l’anziano sorvegliante il giudizio abbreviato  – rinviato al 20 febbraio del 2024 – condizionato all’audizione di due testimoni: la bidella, che sarebbe entrata nell’aula dove i bambini mangiavano e trascorrevano il dopo scuola, e la volontaria che svolgeva gli stessi incarichi di sorveglianza dell’imputato.

Molestie a scuola, bidello arrestato a Terni

Simili fatti di cronaca, che vedono al centro le molestie a scuola, sono successi anche a Terni l’anno scorso, più o meno nello stesso periodo.

A settembre 2023 il Tribunale di Terni ha condannato a due anni di reclusione un ex bidello di 62 anni imputato di violenza sessuale nei confronti di 4 alunne di una scuola media alla prima periferia della città. Le due studentesse, al tempo dei fatti, riconducibili a settembre – dicembre del 2021, avevano soltanto 12 anni di età.

La sospensione della pena scatterà, in questo caso, se l’uomo seguirà un percorso riabilitativo di carattere psicologico da concordare con l’Ufficio per l’esecuzione penale esterna.

Il 62enne, nella fattispecie, è accusato non soltanto di aver rivolto pesanti apprezzamenti verso le giovani alunne – «che bel culo con quei pantaloni», «hai il culo più bello dell’istituto», «guarda che chiappe che c’hai», «sicuramente farai felice il tuo fidanzato» sono alcuni dei suoi commenti – ma anche di aver messo in atto palpeggiamenti repentini e ripetuti.