Lo chiamavano ‘Mr. Volare‘ e quel ritornello è diventato probabilmente il più cantato di sempre, tanto in Italia quanto all’estero. Domenico Modugno con ‘Nel blu dipinto di blu’ vinse nel 1958 il primo di quattro Festival di Sanremo, diventò famoso in tutto il mondo e si consacrò come uno dei padri della musica leggera italiana. Alla figura iconica del prolifico e poliedrico cantautore pugliese il suo conterraneo Mario Perrotta ha dedicato uno spettacolo. Il titolo è ‘Nel blu – Avere tra le braccia tanta felicità‘ che presenterà in anteprima nazionale domenica 9 febbraio alle 18 al Teatro dell’Accademia di Tuoro sul Trasimeno.

‘Nel blu’, Perrotta a Tuoro sul Trasimeno racconta dei tempi felici con le canzoni di Modugno

Mario Perrotta, autore e attore pluripremiato, tra gli esponenti di spicco del nuovo teatro italiano, è noto per affrontare temi di grandi impegno civile. Nel corso della sua carriera attraverso i suoi spettacoli ha portato alla luce scomode verità della storia italiana più o meno recente. Dalla poco nota emigrazione italiana in Svizzera nel dopoguerra (il doppio capitolo di ‘Cìncali‘), passando per le drammatiche vicende del popolo trentino durante il primo conflitto mondiale (‘Prima Guerra‘), senza dimenticare i grandi classici (Molière, Aristofane e Flaubert), passando in rassegna le trasformazioni della famiglia italiana contemporanea con la recente trilogia ‘In nome del padre, della madre, dei figli‘.

Modugno secondo Perotta passa per l’Italia dei primi anni Sessanta, quando il futuro era carico di speranze e tutto sembrava possibile. A spiegare la genesi di questo spettacolo è lo stesso autore. “C’è stato un momento in cui il nostro paese – forse una gran parte di mondo – è apparso felice. Sono gli anni a cavallo del 1958, gli anni subito prima e subito dopo l’inizio del boom economico. La gente era – o sembrava – felice, carica di futuro negli occhi. Basta rivedere i film di quell’epoca, ascoltare le canzoni, ripercorrere i racconti di chi c’era. Anche i ceti meno abbienti sembravano felici. Sicuramente più felici dell’umanità da centro commerciale di oggi.

L’indagine sul senso della parola ‘felicità’

Modugno era l’uomo che cantava quella felicità in cui ha sempre creduto con fede incrollabile. Una parola ‘felicità’ su cui si concentra l’analisi di Perrotta in questo spettacolo e che, scrive, “forse non esiste“. Almeno non più nella forma e nell’accezione che gli dava Modugno. “Un ragazzo di una terra dimenticata da Dio – quella Puglia che sarebbe rimasta alla periferia del regno ancora per decenni, quando anche io la lasciai per cercare una vita artistica altrove – che parte all’avventura e si ritrova, dopo pochi anni, a insegnare a tutto il mondo a “volare”: apre la bocca e trascina via con quell’urlo irrefrenabile ogni residuo fosco del dopoguerra. Con una sola canzone rende l’intero occidente felice di esistere. Eppure lui sapeva di lavorare sull’effimero, sull’impalpabile ma, nonostante tutto, si ostinava a crederci: «Io voglio cantare la felicità. Anche se non esiste, mi voglio illudere che esista, devo credere che esista»“.

Info e biglietti

Perrotta a Tuoro sul Trasimeno presenterà uno spettacolo nel segno della delicatezza e dell’accortezza “per non tradire un uomo della mia terra, per non tradire la mia terra stessa“.

Proverò – promette – a porre e a pormi molte delle domande urgenti sulla felicità, per indagare cosa rendeva quell’Italia di allora così capace di guardare al futuro e al prossimo con leggerezza e cosa, oggi, ci impedisce di continuare a farlo. Sul palco le musiche eseguite dal vivo da Vanni Crociani, Massimo Marches, Giuseppe Franchellucci e dallo stesso Perrotta.

I biglietti sono acquistabili online tramite il sito del Teatro Stabile dell’Umbria al prezzo di 15 euro. In alternativa, si può effettuare la prenotazione tramite il Botteghino Telefonico Regionale del TSU 075 57542222, tutti i giorni feriali dalle 17 alle 20.