Acque agitate sul tema mobilitazione sanitaria al Trasimeno. Ultima tappa della mobilitazione sanitaria che il Partito democratico della Regione Umbria sta portando avanti insieme a M5s, SI – AV e Psi nelle strutture sanitarie dell’Umbria, con l’obiettivo di toccare con mano le criticità esistenti. I sopralluoghi hanno riguardato le strutture di Passignano sul Trasimeno, Magione e Corciano. Sono tutti punti di eccellenza che però si trovano a fare i conti con le difficoltà  dovute alla mancanza di personale e risorse.

La prima tappa é stata quella presso il C.O.R.I di Passignano. Struttura Centro Ospedaliero di Riabilitazione Intensiva per pazienti affetti da disabilità neurologica e/o ortopedica con possibilità di recupero. Rappresenta un importante servizio per il ricovero riabilitativo in degenza ordinaria o ciclo diurno a pazienti post- acuti che richiedono prestazioni complesse di carattere assistenziale e riabilitativo intensivo nell’arco delle 24 ore. Attualmente presso il C.O.R.I , a causa della mancanza del personale sanitario, molte camere sono praticamente vuote e posti letto inutilizzati, anche da da tre anni, nonostante la richiesta dei pazienti con delle lunghe liste d’attesa.


Sulla carta, infatti, il numero di posti letto sono 38, ma ne funzionano solo la metà perché mancano medici, infermieri e personale che avrebbe garantito questo servizio. Ed è sempre a causa della carenza di operatori sanitari che nella stessa struttura ci sono macchinari per la diagnostica acquistati, installati e che ora giacciono chiusi a chiave “inutilizzati” sottoposti al degrado da anni. Una realtá sanitaria che è inattiva ma non dismessa, con una strumentazione radiologica e per la stampa del tutto inutilizzata nonostante il costo di centinaia di migliaia di euro. Conseguenza? Lunghe liste d’attesa per gli esami. E pensare che in questa struttura esiste la possibilitá  di fare la refertazione a distanza grazie alla telemedicina.

Mobilitazione sanitaria al Trasimeno: tema posti letto


Altra tappa il “Centro di salute di Magione”, che rientra nella gestione servizi della ASL Umbria 1 e che comprende il territorio dei Comuni di Castiglion del Lago, Città della Pieve, Paciano, Panicale, Passignano, Piegaro e Tuoro. In questa realtá sanitaria, dove oltre al problema del personale, esiste la necessitá dell’ampliamento degli spazi di lavoro per gli operatori. A risentirne, ovviamente, è l’impossibilitá di offrire servizi a pieno regime. Nonostante le eccellenze tra le quali il Centro di avviamento all’allattamento al seno, il “Centro di salute di Magione” resta comunque in sofferenza.

Ultima tappa del percorso è presso il Centro di salute di Corciano, realtá sanitaria in cui è necessario ricollocare i tanti servizi che negli anni sono stati dismessi o ridotti al minimo, come il consultorio. Per farlo, anche in questa struttura, servono investimenti in personale e realizzazione/riqualificazione degli spazi adeguati. A conclusione della mobilitazione sanitaria seguirà un incontro pubblico allo scopo di mettere a conoscenza tutto ciò che stato possibile visionare e documentare con i sopralluoghi. Lo scopo mira alla realizzazione , con proposte ed idee, di un Manifesto per la Sanità Pubblica.