Due minorenni sono stati arrestati a Castiglione del lago per stalking nei confronti dei vicini: minacce, violenze e terrore nel quartiere. Non ci troviamo in un film come Arancia Meccanica o Funny Games, ma in Umbria, dov un tranquillo giovedì mattina a Castiglione del Lago si trasforma in teatro di un’operazione condotta dai Carabinieri, che mette fine a un incubo durato mesi per due famiglie del posto.
Due giovani, appena adolescenti, sono stati fermati e portati via dalle loro case, accusati di aver seminato paura e tensione tra i vicini, arrivando a minacciarli con armi bianche. Non si parla di qualche scherzo mal riuscito o di banali incomprensioni: qui siamo di fronte a un’escalation di terrore.
Minorenni che fanno stalking, la denuncia che ha scatenato l’inchiesta
Era giugno quando due residenti hanno deciso che era arrivato il momento di agire. Dopo mesi di insulti, danni e minacce, hanno fatto il passo più difficile: denunciare. I racconti parlano di un’atmosfera densa di paura. Episodi che si ripetevano, che non davano tregua. E non solo chiacchiere: i due giovani, armati di coltelli, si sono resi protagonisti di veri e propri atti intimidatori, tanto da far tremare le mura del quartiere. Quello che sembrava inizialmente un problema di vicinato si è trasformato in qualcosa di ben più grave.
Non stiamo parlando di una semplice lite tra adolescenti. Gli atti persecutori contestati sono tutt’altro che ordinari. Chi ha denunciato ha descritto mesi di ansia, paura e preoccupazione per la propria sicurezza e quella dei propri cari. La vita nel quartiere è diventata un inferno. Le accuse ai due giovani comprendono una lista di reati che vanno dall’uso di armi da taglio, minacce dirette e continue, fino alla devastazione di oggetti e proprietà altrui. Un clima tossico e insopportabile che ha finito per trascinare tutti sull’orlo del baratro.
Ma non finisce qui. Nel mese di giugno, quella che fino a quel momento poteva sembrare una serie di minacce si è trasformata in qualcosa di ben più concreto e pericoloso: un’aggressione fisica. I due ragazzi, in pieno giorno, si sono scagliati contro i vicini colpendoli ripetutamente. Le vittime hanno dovuto ricorrere a cure mediche per guarire dalle ferite. Un episodio che ha fatto traboccare il vaso e che ha spinto le forze dell’ordine ad accelerare le indagini.
Le indagini e l’azione dei Carabinieri
Coordinati dalla Procura per i Minorenni di Perugia, i Carabinieri di Castiglione del Lago si sono messi all’opera, raccogliendo elementi e testimonianze che hanno portato a un quadro inquietante. Non era solo una lite tra giovani: i fatti raccontano una realtà di prevaricazione, violenza e terrore psicologico. Le prove raccolte sono state più che sufficienti per avanzare una richiesta urgente: l’allontanamento dei due ragazzi dal contesto familiare e sociale, considerato ormai pericoloso.
Così è arrivata la decisione del Tribunale per i Minorenni di Perugia. Troppo gravi i fatti, troppo alto il rischio che tutto potesse degenerare ulteriormente. I due ragazzi sono stati arrestati nelle loro abitazioni e, dopo le procedure di rito, trasferiti in due comunità fuori regione. Lontano dalle vittime, lontano dal luogo dove tutto è iniziato, resteranno a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Le pene per stalking, disciplinate dall’art. 612-bis del codice penale, possono variare da sei mesi a cinque anni di reclusione, con un aumento della pena se lo stalker agisce nei confronti di persone in condizioni particolari, come nel caso di donne in gravidanza o vittime minori.
Nel caso di minori, oltre alle misure cautelari come il collocamento in comunità, sono spesso attivate forme di supporto educativo e monitoraggio tramite i servizi sociali per garantire una rieducazione e un reinserimento sociale del giovane.
Inoltre, i genitori del minore possono essere chiamati a rispondere civilmente per il comportamento del figlio, poiché sono ritenuti responsabili della sua educazione e vigilanza.