La tensione in città era già palpabile dopo l’ennesimo blitz della polizia che ha portato a un arresto in flagranza per spaccio. Ma per un minimarket etnico di via Eugenio Chiesa la situazione è degenerata: la serranda è abbassata per 15 giorni, un ordine arrivato direttamente dal questore di Terni, Luigi Mangino, su suggerimento della Divisione di Polizia Amministrativa.
Il provvedimento è stato eseguito dagli agenti della squadra Volante e poggia su basi ben precise: durante i controlli, effettuati con il supporto dell’unità cinofila di Pescara e della Polizia Locale di Terni, è emerso che il minimarket fosse diventato un punto di ritrovo “abituale di persone con precedenti penali, pericolose oltre che per l’ordine e la sicurezza, anche e soprattutto per l’incolumità dei comuni avventori, nonché per la moralità e il buon costume dei cittadini”, recita la nota diffusa da via Antiochia. La scelta di chiudere temporaneamente l’attività commerciale ha l’obiettivo di ridurre drasticamente i rischi legati alla frequentazione del locale.
Questura vs minimarket: ridurre gli spazi di aggregazione pericolosi
La decisione di disporre la chiusura per un periodo di 15 giorni, evidenziata chiaramente nel comunicato diffuso dalla Questura, ha una finalità strategica precisa: esercitare una pressione dissuasiva nei confronti di soggetti considerati potenzialmente pericolosi, sottraendo loro un luogo abituale di ritrovo e riducendo, in questo modo, il rischio che all’interno di tali spazi possano prendere forma o essere concretizzate attività illegali. La misura mira, quindi, a spezzare eventuali dinamiche criminali prima ancora che possano radicarsi, dimostrando un’attenzione preventiva nel garantire un controllo capillare sul territorio.
L’azione intrapresa dalla Questura non si limita a un intervento puntuale, ma si inserisce in una strategia più ampia di monitoraggio costante delle aree sensibili, con l’obiettivo di anticipare e neutralizzare potenziali minacce alla sicurezza pubblica. Questo approccio preventivo, sottolineano le autorità, si basa su una costante valutazione delle situazioni critiche e sull’adozione di misure adeguate a proteggere la collettività da comportamenti che potrebbero degenerare in episodi più gravi. L’attenzione, dunque, non è solo reattiva, ma orientata a prevenire qualsiasi forma di escalation, salvaguardando la tranquillità e l’ordine pubblico.
Gli agenti della polizia di Terni, con la squadra Mobile e le unità locali, stanno intensificando le attività di controllo, mirando a spezzare quei legami di connivenza che alimentano l’illegalità. Per la Questura di Terni, queste operazioni non sono misure isolate ma fanno parte di una strategia volta a mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza. “La Questura di Terni è in prima linea per attenzionare e intervenire in tutte le situazioni di pericolosità sociale, evitando, alla radice, che le stesse degenerino mettendo a rischio la sicurezza reale e percepita dei cittadini”.
Furto in un centro commerciale a Bastia Umbra: due uomini identificati e denunciati
Anche i Carabinieri di Bastia Umbra mantengono alta l’attenzione nella lotta alla criminalità, intervenendo prontamente per contrastare reati di varia natura. Negli ultimi giorni, la Stazione locale dell’Arma ha deferito in stato di libertà due uomini, un cittadino algerino di 55 anni e un italiano di 73, ritenuti responsabili di un furto aggravato in concorso all’interno di un noto centro commerciale della zona. Secondo quanto riportato dagli inquirenti, i due avrebbero agito con l’intento di sottrarre merce di vario genere, selezionando articoli dal forte valore economico: dai superalcolici fino ad arrivare a televisori di grandi dimensioni, con l’obiettivo di compiere un colpo di una certa rilevanza.
La merce rubata, del valore complessivo stimato superiore ai 2500 euro, ha spinto i militari a compiere un’accurata analisi delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza del centro commerciale, confrontandole poi con i filmati raccolti nei principali punti della città. Questa attenta ricostruzione ha permesso di risalire all’identità dei due sospettati. Tra loro, il cittadino algerino è risultato già noto alle forze dell’ordine, poiché su di lui pendeva un provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Perugia, legato a una precedente condanna per furto. Al termine delle indagini, i Carabinieri hanno rintracciato l’uomo, procedendo al suo arresto e trasferimento presso la Casa Circondariale di Perugia Capanne, in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria.