08 Nov, 2025 - 15:00

Perugia, Spoleto e Gubbio celebrano l'arte di Mimmo Paladino

Perugia, Spoleto e Gubbio celebrano l'arte di Mimmo Paladino

Tre città unite in un grande omaggio a uno degli artisti italiani più iconici di sempre, Mimmo Paladino. Dall’8 novembre 2025 al 18 gennaio 2026 la Galleria Nazionale dell’Umbria, la Rocca Albornoz di Spoleto e il Palazzo Ducale di Gubbio celebrano il genio di uno dei maestri italiani più affermati a livello internazionale dedicandogli un'ampia antologica. 'Mimmo Paladino. Antologica', questo il titolo, vede la curatela di Costantino D’Orazio, Direttore dei Musei Nazionali di Perugia, e Aurora Roscini Vitali, storica dell’arte della Galleria Nazionale dell’Umbria, in collaborazione con l’artista stesso.

Mimmo Paladino (1948), tra i principali esponenti della transavanguardia italiana, nel corso delle sua lunga carriera ha esposto nei più prestigiosi musei del mondo, ricevendo numerosi riconoscimenti incluso quello di Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Per l'antologica che l'Umbria gli tributa, l'artista ha realizzato una serie di nuove opere che celebrano le tradizioni e i paesaggi del cuore verde d'Italia, frutto di una felice collaborazione con i Musei Nazionali di Perugia-Direzione regionale Musei Nazionali Umbria, il Comune di Perugia e la Fondazione Perugia.

L'antologica dedicata a Mimmo Paladino. Perugia cuore dell'omaggio

Il capoluogo sarà l'epicentro dell'antologica. Gli spazi della GNU ospitano il percorso espositivo con oltre 40 opere provenienti da musei pubblici italiani e stranieri e da importanti collezioni private che restituiscono uno spaccato significativo dell'attività dell'artista campano, coprendo un vasto arco temporale dagli anni Settanta a oggi.

In particolare la selezione si concentra sugli aspetti più spiccatamente figurativi dell'opera di Paladino e sulle sue ispirazioni "architettoniche" che mostrano il legame intrinseco con lo spazio e la volontà di farsi materia. Un percorso che apre a molteplici riflessioni anche rispetto alle connessioni con le correnti artistiche e gli artisti coevi.

"La mostra - spiegano dai Musei Nazionali umbri - sarà l’occasione per riflettere sul rapporto tra Paladino e l’Arte Povera, con una incursione nelle relazioni tra l’artista e i maestri americani della Pop Art, come Robert Rauschenberg, sull’eterogeneo bagaglio di riferimento dell’artista e sull’originalità delle sue scelte espressive".

L'anteprima con la rivisitazione di Beato Angelico

Un assaggio dell'antologica che ha fornito un limpido indirizzo sull'esposizione umbra, è visibile dal mese scorso con 'D’après Beato Angelico', una reinterpretazione contemporanea, appositamente creata per la GNU, del 'Polittico Guidalotti' del Beato Angelico, che al momento è in mostra a Firenze, a Palazzo Strozzi.

L'opera originale riportava al centro una sacra conversazione con la Vergine, il Bambino e i Santi che Paladino ha rivisitato con inserti materici mentre la predella ospita richiami ai paesaggi umbri. Le pale laterali, quelle con i Santi, guardano infine all'astrazione tra simboli e geometrie.

Le luminarie d'artista illuminano Corso Vannucci

Il cuore di Perugia durante le festività natalizie sarà abbracciato dalle luminarie che portano la firma di Paladino, visibili lungo Corso Vannucci. Una sperimentazione urbana realizzata per la prima volta dal Comune in collaborazione con Fondazione Perugia.

Un progetto che si colloca in continuità con l'installazione, già visibile da giugno scorso, del 'Concerto in piazza' sulla facciata di Palazzo Baldeschi, nata quale "vestito" artistico del cantiere per i lavori di ristrutturazione della prestigiosa sede.

A Gubbio le opere più recenti. A Spoleto focus sulle sculture

Proseguono con il triplice omaggio, il Palazzo Ducale di Gubbio dedicherà un approfondimento alle opere più recenti del maestro, testimonianze vive di una ricerca che è sempre in corso.

Presso la Rocca Albornoz di Spoleto, troverà invece spazio la scultura di Paladino utilizzando il frammento quale tema guida. Nel Salone d'Onore verranno esposte le figure del film Quijote, disseminate su una lunga parete mentre nel Salone Antonini ci saranno i 'Dormienti', a terra, una toccante rappresentazione degli sfollati che durante il secondo conflitto mondiale si riparavano nei rifugi sotterranei.

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Sara Costanzi
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