La pioggia di milioni che è caduta sul borgo di Cesi è senza precedenti. Un mix di interventi per l’hardware (lavori pubblici, infrastrutture e costruzioni) e per il software (turismo, eventi, contributi per il ripopolamento, commercio) che entrano nel rush finale. Un anno e mezzo e tutto si dovrà concludere, per dare vita a quell’ambizioso piano Cesi2026 che ha portato a casa ben 20 milioni di euro dal bando Borghi del ministero della cultura, nell’ambito del PNRR.
Erano in tantissimi i cittadini, gli appartenenti alle associazioni, i potenziali investitori in immobili e pubblici esercizi, gli appassionati della montagna ternana, che hanno partecipato alla riunione organizzata dal Comune di Terni. L’amministrazione, che ha promosso il progetto, ha coordinato il tavolo affidato all’assessore ai lavori pubblici e PNRR Giovanni Maggi e all’assessore al turismo e cultura Michela Bordoni. Con loro tutto lo staff tecnico dei lavori pubblici, dei servizi sociali, dei servizi digitali e della comunicazione di Palazzo Spada.
Presenti, nella chiesa di Sant’Agnese, anche i rappresentanti di quasi tutte le imprese coinvolte nella campagna di bandi e interventi, con i professionisti che stanno completando i progetti.
Tanti milioni su Cesi, una sfida importante per il Comune di Terni e per i lavori pubblici
Sul progetto “Cesi Porta dell’Umbria”, che entra nella fase più delicata con l’assegnazione di tutti i lavori alle ditte incaricate, Tag24 Umbria ha fatto il punto con l’assessore al PNRR del Comune Giovanni Maggi.
Sul piano della partecipazione l’incontro è stato un successo, assessore. E sul terreno dei contenuti?
“C’è stata sintonia con la popolazione – attacca Maggi – tanto che l’illustrazione dei progetti, che sono tanti, è stata salutata da un lungo applauso finale. Mi preme ricordare che una concentrazione di risorse così rilevante su un’unica antica municipalità è un unicum. Specialmente per un Comune, come quello di Terni, che ha una collana di piccoli borghi un tempo autonomi e oggi inseriti nel territorio municipale. Cesi è importante. La sua unicità di “porta dell’Umbria” del sud e del sistema delle montagne della nostra regione non va dimenticata. Senza la collaborazione delle persone che animano il borgo, questi progetti nopn decollerebbero. Senza questi progetti e senza i tanti lavori, Cesi perderebbe una grande occasione. Dobbiamo remare tutti dalla stessa parte“.
Ci sono state voci critiche?
“Qualche associazione e alcuni cittadini hanno evidenziato che, la fase progettuale iniziale, è stata un po’ calata dall’alto. Avrebbero preferito per il paese altri interventi e altre priorità. Ma è bene chiarire che il la partecipazione al bando Borghi risale al 2022 e che da quando ci siamo insediati, come amministrazione comunale, abbiamo cercato di favorire la partecipazione e la diffusione delle informazioni, oltre al dialogo con cittadini e istituzioni. Non possiamo scegliere oggi come utilizzare i soldi che sono arrivati a pioggia su Cesi. Ma dobbiamo rispettare la destinazione prevista dalle procedure. Non è la prima volta che incontriamo i cittadini. E continueremo a farlo nell’interesse del progetto“.
Il nodo della gru a servizio dei lavori di riqualificazione dell’istituto Peticca
Qual è il problema principale emerso in riunione? La criticità che dovrete risolvere come prossimo step?
“Senz’altro il nodo cruciale – spiega Giovanni Maggi – è stato riscontrato per l’istallazione della gru a sevizio dei lavori di riqualificazione dell’istituto Peticca. Il progettista che sta studiando la canterizzazione del grande argano mobile ha illustrato due soluzioni. Che comunque dovran̈no garantire la percorribilità di via Contelori. In ogni caso, prima della decisione definitiva, sarà coinvolta nuovamente la cittadinanza. Inoltre intendiamo svolgere una campagna di idonee indagini per garantire la soluzione migliore“.
I disagi riguarderanno altri aspetti?
“Guardi, Cesi è un borgo piccolo e arrampicato sulla montagna. La mole di lavori del progetto è imponente. Ci saranno disagi per i trasporti, per i cantieri che riguarderanno tutto il territorio. Ma confidiamo che i cittadini sapranno capire che questa occasione per rilanciare il borgo non ripasserà più. In più apriremo un info-point, con servizi di front-office e digitali per dare informazioni, raccogliere suggerimenti, sviluppare relazioni proficue. È una sfida che Terni vuole vincere. Non solo per migliorare le infrastrutture, ma anche per rilanciare l’economia della sua montagna, grazie a turismo e accoglienza“.