Durante il Glocal economic forum di Foligno, organizzato da Esg89, sono stati resi pubblici i risultati economici delle principali aziende umbre per l’esercizio 2023. L’appuntamento ha riunito imprenditori, istituzioni e operatori del territorio per discutere il ruolo delle imprese nella crescita locale.

I dati emersi al Glocal economic forum restituiscono un’immagine definita delle dinamiche economiche umbre: da un lato, le grandi imprese della regione confermano una capacità consolidata di produrre valore, trainando il tessuto produttivo locale con fatturati in crescita e utili di rilievo; dall’altro, le realtà di dimensioni più contenute continuano a incontrare difficoltà strutturali che ne limitano l’espansione. Queste imprese, spesso radicate in settori tradizionali o legate a mercati locali, si trovano a fronteggiare un doppio ostacolo: la necessità di innovare e il confronto con la competizione su scala globale.

Risultati record per le grandi aziende umbre

Il 2023 si è rivelato particolarmente fruttuoso per le aziende di dimensioni maggiori. Giovanni Giorgetti, presidente di Esg89, ha sottolineato il valore di questo momento: “Il 2023 è stato l’anno, probabilmente, migliore per le società più grandi”. Numeri da record sia per i ricavi sia per gli utili hanno confermato la capacità di queste realtà di trainare l’economia regionale. Tuttavia, Giorgetti ha posto l’attenzione anche sulle difficoltà che continuano a caratterizzare molte piccole e medie imprese locali, indicando che “ora la sfida sarà costruire e rafforzare un’economia locale che rileva pezzi ancora in sofferenza”.

Un punto cruciale è rappresentato dalla dimensione aziendale. “È necessario quindi agire sul fronte dimensionale. Se da un lato, infatti, le aziende umbre traggono giovamento dalla loro tradizione, dall’altro possono rischiare di restare intrappolate in una dimensione troppo ridotta rispetto a quella di competitor internazionali”, ha spiegato Giorgetti. Il dibattito si è quindi concentrato sulle possibili strategie per favorire una crescita armonica, in grado di coinvolgere l’intero ecosistema economico regionale.

Collaborazioni strategiche per il futuro

Secondo Giorgetti, la creazione di distretti e filiere produttive potrebbe rappresentare una svolta per molte imprese. “L’operare in modo congiunto e con strategie interconnesse di responsabilità sociale o di azione imprenditoriale integrata può più che moltiplicare il beneficio sul territorio; distretti e filiere sono il modo con cui gli imprenditori possono crescere e contribuire alla crescita del loro ecosistema”. Una visione che invita gli attori locali a unire le forze per migliorare la competitività regionale.

I leader del fatturato 2023

La classifica delle aziende umbre con il maggior fatturato nell’esercizio 2023 vede sul gradino più alto PAC 2000 A Coop Cons, con un ricavo di 5.275.628.000 euro, in aumento rispetto ai 4.450.478.000 euro dell’anno precedente. A seguire si posiziona Acciai speciali Terni Spa, che ha raggiunto i 2.272.687.319 euro, anch’essi in crescita rispetto ai 2.047.425.593 euro registrati nel 2022.

Eurospin Tirrenica Spa chiude il podio con 1.217.410.914 euro, confermandosi tra le principali realtà della grande distribuzione in Umbria. In quarta posizione si trova Brunello Cucinelli Spa, che ha registrato un balzo significativo con 1.139.420.000 euro. Il quinto posto è occupato da Coop Centro Italia Coop, con 820.338.000 euro, mentre in sesta posizione figura Tiberina holding Srl, che ha mantenuto stabile il proprio volume d’affari a 643.489.658 euro.

Utili netti: le eccellenze umbre

Oltre ai ricavi, un altro indicatore chiave del successo imprenditoriale riguarda gli utili netti. Brunello Cucinelli Spa si colloca al primo posto con un risultato di 123.809.000 euro, seguito da Colacem Spa, che ha riportato 104.105.822 euro. Eurospin Tirrenica Spa completa il podio con un utile netto di 79.843.703 euro.

La classifica prosegue con PAC 2000 A Coop Cons, che ha ottenuto 54.906.000 euro, Tiberina holding Srl con 32.036.489 euro, e Vetreria cooperativa piegarese Coop, che ha registrato 27.254.651 euro, segnando però un ridimensionamento rispetto ai 40.391.406 euro dell’anno precedente.