Si è tenuto nel tardo pomeriggio di venerdì 15 marzo presso il teatro Brecht di San Sisto l’incontro con la cittadinanza organizzato dal Comune di Perugia per presentare le caratteristiche e i vantaggi del progetto per la realizzazione del Metrobus “un nuovo modo di vivere la città”. Il progetto si inserisce tra i numerosi interventi di riqualificazione e valorizzazione urbana improntati al tema della sostenibilità che l’Amministrazione comunale ha portato avanti negli ultimi anni, con l’obiettivo di costruire una città sempre più dinamica, innovativa e attenta alle esigenze dei cittadini. Il Metrobus segna, infatti, una svolta sul piano della mobilità sostenibile grazie alla sua capacità di favorire l’intermodalità con gli altri sistemi di trasporto presenti nel capoluogo umbro: il minimetrò, il treno, gli autobus, e le biciclette.

Il progetto Metrobus è esempio di buona amministrazione – così lo ha definito il sindaco Andrea Romizi è stato progettato, grazie alle competenze presenti nel Comune di Perugia, ben prima della pandemia e del Piano nazionale di ripresa e resilienza, grazie a una visione ben precisa della città. Al momento opportuno, dunque, Perugia, una delle 14 città italiane ma unica di medio-piccole dimensioni a ottenere risorse per un nuovo sistema di trasporto di massa, è stata pronta per intercettare finanziamenti importanti“.

Metrobus, assessore Scoccia: “Perugia sempre più connessa”

Per l’assessore all’urbanistica del Comune di Perugia, e candidato sindaco della coalizione di centrodestra e civici alle prossime elezioni amministrative, Margherita Scoccia, il progetto per la realizzazione del Metrobus “ha il vantaggio, tra gli altri, di recare con sé una correlata rigenerazione degli spazi che attraversa, nonché di servire e valorizzare luoghi per troppo tempo abbandonati a sé stessi” come, ad esempio, la zona industriale di Sant’Andrea delle Fratte.

A questo proposito, Scoccia ha puntualizzato come l’intervento non sia fine a se stesso ma si intersechi concretamente con il progetto di rigenerazione urbana che riguarderà la zona di San Sisto nell’ambito del quale, con Agenda Urbana, sarà possibile recuperare aree critiche sia pubbliche che private, in primis il teatro Foresi e il complesso ‘Le quattro stagioni’, e valorizzare l’ampia cinta verde che circonda il quartiere.

Senza dimenticare la possibilità di dialogo con gli altri interventi rigenerativi in atto in città, a Fontivegge e Ponte San Giovanni, e con quelli conclusi in località San Marco. “Ciò significa mettere ‘a sistema’ una città – ha spiegato l’assessore – collegando concretamente tra loro i quartieri e aumentando il livello della qualità della vita grazie a nuovi servizi“.

La consigliera comunale Cristiana Casaioli, già assessore alla Mobilità nella scorsa consiliatura, ha riferito che si è arrivati all’idea del Metrobus perché l’Amministrazione comunale aveva inteso, da un lato, accogliere la richiesta dei cittadini di un trasporto pubblico locale efficiente ed efficace, dall’altro cercare di abbattere l’uso del mezzo privato, molto diffuso a Perugia.

Si è optato per il metrobus – ha detto – sia per le sue caratteristiche tecniche, con il sistema di viaggio in parte in sede propria e in parte promiscua ma con priorità di passaggio, sia per i costi e tempi di realizzazione contenuti rispetto al tram“. Ulteriore elemento determinante nella scelta è stato quello della “frequenza, decisiva per intercettare la richiesta“.

I numeri del progetto

La linea del Metrobus è prevista dal Piano urbano della mobilità sostenibile del Comune di Perugia, approvato nell’aprile del 2019. L’opera è finanziata nel PNRR per una somma di circa 86,7 milioni, cui si sommano ulteriori 19,5 milioni dal Fondo Opere Indifferibili 2022 legati agli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici per un totale di 111 milioni di euro. Il percorso si snoda in 25 km di lunghezza e comprende 22 fermate.

La linea, oltre a servire quartieri popolosi – come Castel del Piano, San Sisto, Casenuove, Ponte della Pietra, Bellocchio -, tocca la zona industriale di Sant’Andrea delle Fratte, quella commerciale di via Settevalli, l’Ospedale di Perugia con il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi, gli uffici di via Martiri dei Lager e, infine, la stazione ferroviaria di Fontivegge.

La popolazione residente servita lungo il tragitto è pari a circa 22mila cittadini. Il servizio sarà fornito con orario prolungato dalle 5.30 del mattino alle 1 di notte con frequenza di passaggio ogni massimo 10 minuti.