L’ultimo fine settimana di settembre aveva graziato gli abitanti dell’Umbria, ma il bel tempo sembra finire qui. Nella giornata di oggi la Protezione Civile regionale dell’Umbria ha infatti emesso un’allerta meteo di codice arancione per domani 3 ottobre. La causa è il rischio idrogeologico su tutto il territorio regionale. Questa decisione è stata presa sulla base del bollettino n. 276/2024, che segnala condizioni meteorologiche avverse. Anche per oggi era stato previsto un livello di allerta giallo per temporali e rischio vento, ma la situazione è rientrata. Mentre sembra destinata a peggiorare nelle prossime ore. Per questo motivo il sindaco di Terni Stefano Bandecchi ha deciso di tenere le scuole chiuse il 3 ottobre per meteo avverso.

Scuole chiuse a Terni il 3 ottobre per allerta meteo

La Protezione Civile dell’Umbria ha emesso un’allerta meteo di codice arancione per il rischio idrogeologico su tutto il territorio regionale per giovedì 3 ottobre 2024. Le previsioni indicano forti temporali, rischio idraulico e vento. Con particolare attenzione all’area D “Nera Corno”, proprio dove si trova il Comune di Terni. Di fronte a questa situazione allarmante, il sindaco di Terni Stefano Bandecchi, ha firmato un’ordinanza diramata pochi minuti fa che prevede la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per la giornata del 3 ottobre. Compresi i servizi educativi per la prima infanzia e le sedi universitarie. Questa decisione si è resa necessaria per proteggere l’incolumità pubblica, data l’intensità delle precipitazioni previste e il rischio di frane e allagamenti.

L’ordinanza è stata diramata immediatamente alle scuole interessate, che si occuperanno di informare genitori e personale scolastico. La chiusura si estende a tutti gli istituti pubblici e privati, come parte di una serie di misure preventive messe in atto per affrontare le possibili criticità legate al maltempo.

Previsioni meteo, che tempo farà il 3 ottobre

L’allerta meteo, valida fino alla mezzanotte del 4 ottobre, copre un periodo di peggioramento delle condizioni climatiche iniziato già dalla serata di oggi (2 ottobre) con una prima fase di allerta gialla per temporali e vento. La Protezione Civile, con il bollettino di allerta arancione, invita la cittadinanza a limitare gli spostamenti non essenziali. E a prestare particolare attenzione alle zone più soggette a rischio idrogeologico.

Domani, 3 ottobre, attese precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale nel corso della giornata, con fenomeni che potranno essere localmente molto intensi. Venti forti sud-occidentali con rinforzi fino a burrasca sui settori appenninici. Temperature in sensibile diminuzione, specie nei valori massimi“. Questo si legge nel documento di allerta regionale valido dalle ore 14.56 del 2 ottobre fino alle 00.00 del 4 ottobre 2024.

Nel corso della giornata di domani, giovedì 3 ottobre, è prevista un’intensificazione dei fenomeni, motivo per cui il Comune di Terni ha deciso di sospendere le attività scolastiche per evitare situazioni di pericolo per gli studenti e il personale. Le autorità locali continueranno a monitorare l’evolversi della situazione e potrebbero adottare ulteriori provvedimenti se il quadro meteorologico dovesse peggiorare ulteriormente, mantenendo alta l’attenzione sulla sicurezza dei cittadini.

Cosa significa l’allerta meteo arancione e quali rischi comporta

L’allerta meteo di livello arancione segnala la possibilità di eventi meteorologici significativi che possono causare danni a strutture e rappresentare un rischio per la popolazione. Questo tipo di avviso riguarda fenomeni diffusi e potenzialmente pericolosi, come frane, allagamenti, esondazioni, forti raffiche di vento, mareggiate, gelo e neve. Pur non essendo grave come l’allerta rossa, l’allerta arancione richiede comunque massima attenzione da parte delle autorità e dei cittadini.

Le abbondanti piogge previste con questo codice di allerta, ad esempio, possono causare allagamenti in aree vulnerabili, come sottopassi, zone di bonifica o aree che si trovano sotto il livello degli argini. Sono possibili anche frane, cadute di alberi o rami, e danni a coperture e tetti. Questi fenomeni sono spesso collegati a piogge molto intense, comunemente definite “bombe d’acqua”, e possono rappresentare un serio rischio per la sicurezza delle persone e per l’integrità delle infrastrutture.