09 Jun, 2025 - 14:10

Il meteo per la seconda settimana di giugno in Umbria: temperature in aumento, attesi anche 37 gradi

Il meteo per la seconda settimana di giugno in Umbria: temperature in aumento, attesi anche 37 gradi

Dopo una primavera a lungo piovosa, l'estate sui cieli dell'Umbria è esplosa all'improvviso. In questa seconda settimana di giugno, andremo incontro a una netta risalita delle temperature con punte anche di 36-37 gradi in pianura. Meglio allora essere preparati e seguiri alcuni consigli di buon senso.

La situazione generale sul centro Italia: si rafforza l'anticiclone africano

Tutta la Penisola in questo momento è interessata dall'anticiclone africano che in settimana andrà intensificando i propri effetti. "L'alta pressione di matrice africana - scrivono dal Centro Funzionale della Protezione Civile dell'Umbria - insiste sul Mediterraneo Occidentale, contrastando gli effetti delle correnti nord-occidentali che tutt'ora interessa le regioni peninsulari, attivate da una vasta depressione centrata sul Mar Baltico. Da dopodomani (11 giugno ndr) il suddetto anticiclone tenderà a rinforzarsi anche sul Mediterraneo centrale, provocando condizioni di forte stabilità e temperature in aumento anche sulla Penisola".

"Su Toscana, Umbria e Lazio proseguirà la fase all'insegna di giornate calde e soleggiate, per effetto di un progressivo rinforzo dell’anticiclone subtropicale sul Mediterraneo centrale" specificano gli esperti di 3B Meteo. Le temperature, andranno incontro a un "ulteriore aumento, con valori massimi che ad inizio settimana raggiungeranno i 33 - 34 °C in pianura; punte di 36 - 37°C nella seconda parte della settimana".

Temperature in aumento da mercoledì 11 giugno

Anche Michele Cavallucci di Perugia Meteo conferma. "Sulla nostra regione continuerà, fino a domani (martedì 10 giugno) il caldo moderato con massime di qualche grado sopra la norma, ma poi tra mercoledì e giovedì, le temperature gradualmente andranno aumentando, portandosi sui 36-37°C nel weekend".

La buona notizia, sottolinea Cavallucci, è che "le minime che si mantengono su valori normali o leggermente al di sopra, favorendo un riposo notturno che di solito, in queste situazioni, tipo quella del prossimo weekend, potrebbe essere disturbato da minime vicine ai 30°C".

A mitigare gli effetti del caldo, almeno in questa fase, sono le piogge primaverili che hanno abbondamentemente interessato l'Umbria. "Il lato positivo di avere terreni umidi e moltissimo verde - conclude l'esperto di Perugia Meteo -, conseguenza delle piogge di fine aprile e maggio, è quello di favorire un raffreddamento notturno più veloce, nonostante siamo nel momento dell'anno in cui la notte dura di meno".

Il decalogo del Ministero per affrontare meglio il caldo

L'estate, a causa dell'eccesso di calore, può rappresentare un periodo critico soprattutto per i più fragili come gli anziani, i bambini piccoli e le persone con patologie croniche. In generale, le fasce di popolazione più colpita fagli effetti deleteri del caldo, sono quelle che vivono in città, dove ci sono poche zone d'ombra, in abitazioni surriscaldate o con scarsa ventilazione.

Per affrontare al meglio il caldo, il Ministero della Salute ha stilato un insieme di 10 regole alla quali è bene attenersi.

  1. Uscire di casa nelle ore meno calde della giornata, ovvero dalle 11 alle 18.
  2. Indossare un abbigliamento adeguato e leggero, sia in casa che fuori.
  3. Rinfrescare l'ambiente domestico e di lavoro, schermando le finestre e, per chi ha la possibilità utilizzando condizionatori e raffrescatori.
  4. Ridurre la temperatura corporea, con bagni e docce tiepide.
  5. Ridurre il livello di attività fisica ed evitare lavori pesanti.
  6. Bere regolarmente, evitando gli alcolici e mangiare in modo corretto privilegiando cibi leggeri.
  7. Adottare alcune precauzioni se si esce in auto, soprattutto se l'auto è stata parcheggiata al sole, azionare il climatizzare ed aprire i finestrini prima di salire.
  8. Conservare correttamente i farmaci.
  9. Adottare precauzioni particolari in caso di persone a rischio e consultare il medico in caso di necessità.
  10. Sorvegliare e prendersi cura delle persone a rischio come i familiari o i vicini di casa anziani, soprattutto se vivono da soli.
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Sara Costanzi
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