Secondo le ultime previsioni della Protezione Civile della Regione Umbria, il meteo del 25 aprile in Umbria sarà interessato da un persistente maltempo durante la metà della settimana. La situazione sinottica generale è caratterizzata da un’ampia saccatura, alimentata da aria di origine baltica, che insiste sul Mediterraneo Occidentale, pilotando un sistema frontale che si estenderà progressivamente su tutta la Penisola.

Meteo 25 aprile in Umbria: le previsioni

La giornata sarà caratterizzata da un cielo irregolarmente nuvoloso al mattino, con isolate precipitazioni nel pomeriggio, soprattutto lungo la dorsale appenninica e nelle zone settentrionali della regione. Tali fenomeni tenderanno a esaurirsi verso sera. Si prevedono deboli nevicate ancora sulle cime degli Appennini, fino a quote comprese tra 1300 e 1500 metri, con una tendenza alla diminuzione. I venti saranno moderati e provenienti da direzioni variabili. Le temperature presenteranno un lieve aumento, anche se rimarranno al di sotto della media climatica.

Giovedì 26 aprile si prospetta una giornata caratterizzata dal sole splendente e temperature ancora elevate nella nostra regione. Ma già dalla giornata successiva, venerdì 27 aprile, e fino a sabato 28 aprile, ci si aspetta un aumento della nuvolosità, soprattutto nel pomeriggio, con la formazione di cumuli che potrebbero generare locali rovesci o temporali sparsi.

La situazione tenderà a migliorare nella giornata di domenica 29 aprile, quando il cielo si presenterà sereno o poco nuvoloso, accompagnato da venti deboli o moderati provenienti dalla direzione sud-occidentale. Le temperature subiranno un leggero o moderato calo, contribuendo a creare un clima più fresco e gradevole rispetto ai giorni precedenti.

Nei giorni scorsi la neve: quanto dura?

Dopo un inverno insolitamente mite, l’Umbria si prepara ad affrontare un’improvvisa ondata di freddo e neve nel cuore della primavera. Secondo le ultime previsioni di Perugia Meteo, un nuovo nucleo di aria fredda di origine artica si sta dirigendo verso il Tirreno settentrionale, portando con sé la possibilità di nevicate fino a quote di alta collina.

Il termometro si attesterà intorno ai 1000 metri, ma non è escluso che le precipitazioni nevose possano scendere fino a 700 metri, specialmente nelle zone di pendio vicino ai rilievi. Questo evento meteorologico potrebbe risultare essere il più significativo del 2024 per quanto riguarda le precipitazioni nevose, dopo un inverno praticamente privo di neve.

Non si tratta solo di neve: le temperature subiranno un’ulteriore diminuzione, con il rischio di brinate e gelate tardive, soprattutto nella mattinata di venerdì. L’Umbria non sarà risparmiata neanche dalle grandinate, con possibili fenomeni intensi in alcune aree.

Da giovedì 25 aprile in poi, è previsto un graduale miglioramento delle condizioni meteorologiche. Le temperature torneranno nella norma entro domenica, con una giornata di sole attesa su gran parte della regione.

Come sarà il meteo in Italia il 25 aprile 2024

L’Italia rimane sotto l’influenza di un sistema depressivo che si estende dalla Scandinavia al Mediterraneo centrale, alimentato da correnti artiche che portano con sé un clima più simile all’inverno che alla primavera. Mentre le condizioni meteorologiche migliorano gradualmente al Nordovest e sulle Alpi, persistono ancora rovesci e temporali al Centro-Sud, con nevicate anche a quote insolitamente basse per questo periodo dell’anno.

Le serate limpide hanno fatto precipitare drasticamente le temperature, portandole a valori insolitamente bassi per questa stagione. Al mattino, si sono registrate temperature prossime allo zero in alcune zone del Piemonte, come Astigiano, Torinese, Biellese e Novarese, causando gelate locali nelle campagne.

Sulle Alpi, il freddo è stato ancora più intenso, con temperature che hanno raggiunto fino a -5/-7°C a 1500 metri di quota. Anche al Nordest e nel Centro Italia le temperature sono scese notevolmente, con minimi che si sono attestati intorno ai 5°C in alcune zone e persino a 3/4°C sulle conche tosco-umbre e sull’alto Lazio.

Questi bruschi cali di temperatura rappresentano una deviazione significativa dalla media stagionale, con differenze fino a 8°C rispetto agli anni precedenti, soprattutto nelle regioni settentrionali.