I metalmeccanici ternani varcano le porte di Palazzo Spada per un tavolo di confronto con l’assessore allo sviluppo economico, Sergio Cardinali: all’ordine del giorno Accordo di programma per Arvedi-AST e situazione occupazionale alla Forvia. Un incontro per fare il punto sulla situazione, un summit informativo e di partecipazione, che è servito a condividere la reciproca preoccupazione dei soggetti coinvolti per due situazioni di stallo.
Ma mentre l’attesa per l’accordo di programma per AST lascia aperta la speranza dell’approdo di investimenti per oltre un miliardo nella Conca ternana, quella per la situazione occupazionale della ex Faurecia (l’azienda che produce tubi marmitta a Maratta) tiene ancora tutti col fiato sospeso.
Non era la sede, quella di Palazzo Spada, per risolvere le due delicate partite. La prima tutta istituzionale, quella di AST. Con l’attesa per la firma che sarebbe dovuta arrivare in estate e che invece si prolunga. La seconda tutta sindacale, quella di Forvia-FAurecia. Con il richiamo delle organizzazioni dei lavoratori ai partiti e alle istituzioni di attendere la fine dell’interlocuzione tra azienda e sindacati.
C’erano comunque tutte le segreterie territoriali, all’incontro con Cardinali. FIM, FIOM, UILM, FISMIC e UGL. E il coro è stato unanime: “Fare al più presto chiarezza“. Un grido di allarme che si aggiunge a quello lanciato ieri da Confartigianato. Che ha denunciato l’uscita del tema AST dall’agenda politica.
Accordo di programma AST, dai metalmeccanici allarme sulla fase di stallo: “Blocca gli investimenti”
“L’assessore Cardinali ha evidenziato come il tema del costo energetico per la produzione siderurgica sia l’elemento che oggi impedisce la conclusione dell’iter“. A spiegarlo in una nota sono le segreterie territoriali di tutte le organizzazioni dei metalmeccanici ternani, unitamente ai coordinatori della RSU di Acciai Speciali Terni. Che hanno rilanciato chiedendo di fare chiarezza e in fretta.
“Questa lunga fase di stallo – spiegano in un comunicato congiunto – rischia di mettere in discussione il completamento delle linee guida del piano industriale presentato il 5 febbraio 2022. Gli innumerevoli orizzonti temporali più volte annunciati dai protagonisti hanno prodotto un’incertezza. Che ad oggi impedisce di portare a termine la discussione. Nonostante questo, alcuni investimenti sia interni alle linee guida che esterni, si stanno completando“. (In questi giorni sono in corso gli smantellamenti di alcuni vecchi forni, ndr).
La questione è stata ribadita anche all’azienda in una riunione che si è svolta a viale Brin, con la direzione dell’acciaieria.
“Oggi più di ieri – continuano le segreterie territoriali e le RSU – ribadiamo quanto era ed è importante il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori. La discussione sull’Accordo di programma propedeutico alla realizzazione del piano industriale, deve vederci partecipi. Perché doveva e deve rappresentare una opportunità per tutto il territorio in termini sociali, economici e ambientali. Anche dentro la fase di transizione che stiamo attraversando“.
La richiesta all’assessore allo sviluppo economico Cardinali di alzare il livello del confronto col Governo
“Abbiamo chiesto e condiviso con l’assessore – affermano i sindacati dei metalmeccanici – di portare la discussione su AST ai massimi livelli istituzionali. È necessario conoscere gli impegni concreti da mettere in campo per lo sviluppo e dello stabilimento. E soprattutto tenere in considerazione tutte le produzioni e i livelli occupazionali di AST, Società delle Fucine, Centro di Finitura, Tubificio e i relativi indotti“.
Le organizzazioni sindacali e le RSU aziendali hanno assunto l’impegno di coinvolgere gli altri livelli amministrativi. A partire dalla Regione dell’Umbria. Perché a quasi tre anni di distanza va ripresa in mano la questione “con il protagonismo che ci ha sempre contraddistinto nel tutelare fabbrica, lavoratori e territorio per essere messi nelle migliori condizioni per il futuro“.
Esuberi alla Forvia-Faurecia: attesa per il confronto tra direzione aziendale e organizzazioni dei lavoratori
La questione del rischio di una individuazione di circa cento esuberi alla Forvia-Faurecia continua a tenere banco. La situazione è in stallo e i metalmeccanici hanno continuato a chiedere che, fino a quando non sarà chiara la prospettiva nell’ambito della contrattazione azienda-sindacati, siano evitate fughe in avanti.
“Sul tema del lavoro e della siderurgia a Terni – spiega l’assessore Cardinali – c’è un problema più complesso che riguarda la cosiddetta filiera del tubo. Che se non gestita in un quadro di transizione energetica, essendo direttamente collegata al mercato dell’auto, rischia di produrre gravi problemi occupazionali ed economici per il sistema ternano e regionale“.
Fino alla fine di settembre andrà avanti la cassa integrazione straordinaria, che riguarda l’intero organico dell’impianto produttivo di Maratta. Che – come tutte le aziende della filiera dell’automotive – sta vivendo una difficile situazione di mercato. A breve si terrà un nuovo vertice con l’azienda per concordare le modalità di rotazione del personale in cassa nei vari reparti. Ma quello che i sindacati e le RSU attendono con maggiore apprensione è l’eventuale prospettiva di esodo incentivato per qualche decina di lavoratori. Elemento che attiene all’organizzazione del lavoro e alla programmazione aziendale della multinazionale francese, che dovrà chiarire in futuri summit se anche Terni sarà inserita nel piano internazionale di riduzione del personale.