Ieri per Capodanno nel Duomo di Orvieto si è svolta la tradizionale messa per la pace, un appuntamento partecipatissimo e molto sentito. Ad accompagnare le preghiere con tutta la potenza del gospel c’era il Benedict Gospel Choir, una formazione tra le più apprezzate a livello internazionale, ospite in città nell’ambito di Umbria Jazz Winter. Circa duemila persone hanno presenziato alla celebrazione religiosa. Moltissimi coloro che hanno assistito anche dall’esterno della cattedrale.

“Gesù è la pace”, la messa al Duomo di Orvieto inaugura il 2025

La messa per la pace è stata concelebrata dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede e da monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi. Tra canti e raccoglimento il messaggio è stato chiaro: “Gesù è la pace“.

L’omelia ha toccato alcuni temi di vitale importanza per realizzare il sempre più ambizioso obiettivo della pace globale. Citando il messaggio di papa Francesco ai potenti della terra, Parolin e Sigismondi hanno ribadito la necessità di adottare alcune risoluzioni. Tra queste “il condono del debito internazionale, l’abolizione della pena di morte e l’istituzione di un fondo mondiale per abolire la fame nel mondo, fondo alimentato dalle spese ingenti che si fanno per le armi“.

Il gospel esalta la potenza della preghiera

Il gospel è il genere musicale che più di altri sembra avere la capacità di tradurre a livello emotivo il messaggio di pace e solidarietà delle preghiere. Nato come musica religiosa in accompagnamento alle celebrazioni all’interno delle chiese, il gospel (da “God Spell“, sillaba di Dio) nel corso della sua lunga tradizione, ha saputo spaziare tra generi e tematiche pur mantenendo sempre salda l’origine religiosa.

Fondato nel South Carolina dal Reverendo Darryl Izzard, il Benedict Gospel Choir è ormai diventato iconico nella scena statunitense e non solo. Con una formazione di ben 30 elementi, nel corso degli anni è stato visto e ascoltato da milioni di persone sia in radio che in televisione. Classificato come il numero uno tra i cori gospel dei college degli Stati Uniti da oltre un decennio, ha ricevuto importanti riconoscimenti sia da parte del National Black Music Caucus di New York che dalla National Hall of Fame HBCU. Tra i maggiori esponenti del gospel negli Stati Uniti, ha vinto cinque delle sette edizioni del prestigioso concorso “Black Music Caucus Gospel Choir” di New York.

Il Benedict Gospel Choir nelle proprie esibizioni riesce ad attingere ai generi più diversi. Tra tradizione e modernità mescola al gospel molte influenze spiritual, blues, reggae e anche la musica africana tradizionale. Al suo interno vi è una schiera di vocalist e musicisti di talento. Diverse le origini, le esperienze e le età dei membri, uniti da una sconfinata passione per la musica e per la spiritualità. Nelle loro memorabili performance celebrano con intensità l’amore, la fratellanza e la fede.

Il Benedict Gospel Choir anche per il concerto di Natale in Vaticano

Durante la tournée per le festività natalizie in Italia, il Benedict Gospel Choir si è esibito anche in Vaticano per il Concerto di Natale trasmesso su Canale 5 la sera del 25 dicembre. Nel corso degli anni la formazione ha accompagnato artisti di fama mondiale come Tramaine Hawkins, Shirley Caesar, Donald Lawrence del Tri-City Singers, Ricky Dillard della New Generation Chorale of Chicago, Norman Hutchins di Los Angeles, O’landa Draper & The Associates, e ha partecipato ad importanti eventi come il Concerto di Natale in Vaticano già nel 2000 ed il Concerto di Natale a Monte Carlo. A livello internazionale il coro vanta una estesa tournée in tutto il Ghana, l’Africa occidentale, Caracas, Venezuela, e Bogotá. In tempi recenti è stato ospite del Principe e della Principessa di Monaco.