Gubbio, area ostile per gli ambulanti si direbbe in gergo militare. Ormai è qualche mese che il mercato settimanale è diventato tabù per gli eugubini e per i venditori che da questo ricavano di che vivere.
I lavori per il rifacimento del manto stradale in Piazza Quaranta Martiri hanno costretto gli ambulanti ad abbandonare quella zona per emigrare nell’area di Via del Teatro Romano. Non molto distante da lì ma ben più disagiata per la presenza di un’area in terra battuta all’ingresso del parco del Teatro Romano che produce polvere col bel tempo e fango con la pioggia; quindi area ostile anche questa.
Mercato settimanale: gran parte degli ambulanti lo disertano
Molte sono state le proteste da parte degli operatori economici che hanno anche disertato in gran parte il mercato del martedì. Tuttavia non c’è da preoccuparsi perché dal cilindro della poliedrica Giunta Stirati esce il coniglietto: ordine immediato di migrazione nel parcheggio del Centro Commerciale Le Mura. Bell’idea. Ma come hanno fatto a non pensarci prima?
La premessa è che di martedì all’uscita dalle scuole, si creerà un mega-ingorgo degno del Viadotto della Magliana a Roma con l’aggravante che il centro commerciale Le Mura rimane l’intera mattinata senza parcheggio costringendo i clienti ad andarselo a trovare altrove e contribuendo così ad accrescere il mega-ingorgo. Bè dobbiamo dire che quando vogliamo, a Gubbio facciamo le cose per bene…
Di fronte all’evidenza, però, la giunta fa marcia indietro. Meglio evitare imprecazioni contro i governanti in tempo di campagna elettorale. Perciò, macchine indietro tutta, si torna a Via del Teatro Romano.
Il cantiere del Polo Intermodale blocca il mercato a Via del Teatro Romano
Ohibò ma anche lì è spuntato dal nulla e all’improvviso un nuovo cantiere, quello del Polo Intermodale che tradotto dalla neolingua orwelliana all’Italiano sarebbe la Stazione degli autobus. Bisogna darci dentro coi cantieri, le elezioni incombono!
Perciò altro contrordine: il mercato non s’ha da fare, almeno fin dopo la festa dei Ceri, magari il 21 maggio…
Da questo caos di ordini e contrordini nasce una nuova ordinanza sindacale che impone il ritorno dei banchi appunto dopo il 14 maggio, visto il prolungarsi dei lavori in via del Teatro Romano. Dove tra l’altro la nuova stazione dei bus va a incidere sui ruderi delle antiche terme romane delle quali emerge ancora un grosso rudere in opus coementicium.
Perciò l’odissea del mercato settimanale di Gubbio continua senza soluzione di continuità. Ormai “scomparso” da metà marzo scorso dovrà ora attendere altre tre settimane prima di tornare in attività.
Ordini e contrordini per la sede provvisoria del mercato settimanale
Il ritorno dei banchi era inizialmente previsto per il 30 aprile ma, visto il prolungarsi dei lavori di riqualificazione nella zona di Via del Teatro Romano – nello specifico del nuovo marciapiede – una ordinanza sindacale emanata il 24 aprile ha stabilito che gli ambulanti potranno riprendere il loro lavoro nella “rinnovata” sede, che comprenderà anche il parcheggio dell’ex seminario, anch’esso interessato da un intervento, solo dopo il 14 maggio prossimo. La prima data utile è quindi quella del 21 dello stesso mese.
La vicenda del mercato settimanale è iniziata lo scorso 23 gennaio, con il trasferimento – causa i lavori di rigenerazione urbana in Piazza Quaranta Martiri – nell’area del parcheggio del Teatro Romano, dove però il fondo stradale si è rivelato inadeguato soprattutto nei giorni di pioggia.
Dopo le polemiche furenti degli ambulanti, ritrovatisi con fango e acqua sulla merce, il caso è arrivato addirittura in Consiglio comunale. In questa sede era emersa anche l’ipotesi di spostare appunto il mercato nel piazzale antistante al Centro Commerciale Le Mura, soluzione demenziale poi frettolosamente archiviata.
L’amministrazione ha infine deciso di optare per una soluzione mista: parcheggio dell’ex seminario e via del Teatro Romano, dove però è ancora aperto il cantiere del nuovo Polo Intermodale per il trasporto pubblico. Non resta, dunque che aspettare un altro mese ma la pazienza, da parte di coloro che con il mercato ci vivono, sembra sia completamente esaurita. Non è da scartare l’ipotesi che il caso finisca davanti a un giudice.