Il cibo e la tradizione enogastronomica fanno parte dell'identità culturale di ogni popolo. In Italia quel legame non solo è profondamente sentito ma è anche fondamentale per la salute e l'economia. E gli italiani sempre più spesso scelgono di rivolgersi direttamente ai produttori per acquistare i prodotti che entrano nella propria dieta. Questo quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Noto Sondaggi che conferma il trend positivo: nel 2025 due italiani su tre (il 65%) almeno una volta hanno fatto la spesa in un mercato contadino. Un dato incoraggiante che evidenzia come alla base dei consumi nel Bel Paese vi sia anzitutto la consapevolezza. Soddisfatti da Coldiretti che con la rete di Campagna Amica ha contribuito in maniera determinante all'incontro tra produttore e consumatore.
Campagna Amica dal 2008 a oggi è diventata il principale punto di riferimento per la vendita diretta dei prodotti degli agricoltori, in città e non solo. Come ha sottolineato Albano Agabiti, presidente Coldiretti Umbria "i mercati di Campagna Amica non sono solo luoghi di acquisto, ma veri e propri presìdi di comunità, dove cittadini e agricoltori tornano a incontrarsi, riscoprendo il valore del cibo come strumento di relazione, salute e identità. Un modello di sviluppo che rafforza il legame con i territori, promuove stili di vita sani e contrasta lo spreco alimentare. Una rivoluzione resa possibile dall’approvazione della Legge di Orientamento fortemente sostenuta dalla Coldiretti che ha cambiato il volto dell’agricoltura allargandone i confini dell’attività con nuove e creative opportunità imprenditoriali e professionali di cui la vendita diretta rappresenta uno degli esempi più noti".
Nel cuore verde d'Italia spiega Mario Rossi, direttore Coldiretti Umbria, esiste una rete regionale composta da oltre 500 aziende agricole e agrituristiche, "che consentono una presenza capillare e costante nelle principali piazze dell’Umbria".
E proprio i mercati contadini rappresentano "il luogo ideale dove promuovere la grande qualità dei prodotti 100% italiani e spiegare l’importanza di seguire i principi della Dieta Mediterranea".
Del resto dal 2010 l'Unesco ha riconosciuto la dieta mediterannea quale 'Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità'. Una tradizione antica presente nei Paesi che affacciano sul Mediterraneo, Italia in primis, che insieme ai sani principi alimentari determina anche il senso di appartenenza e comunità.
Assodato che gli italiani compiono scelte consapevoli in fatto di alimentazione, c'è però anche l'altra faccia della medaglia, ovvero accrescere quella consapevolezza anche dal punto di vista normativo. In questo senso l'impegno di Coldiretti si sta concentrando nella raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare che renda obbligatorio indicare l’origine degli ingredienti su tutti gli alimenti in commercio nella UE.
Un'iniziativa nata "per difendere un patrimonio del Paese dai rischi connessi all’attuale norma dell’ultima trasformazione prevista dal codice doganale dei cibi che permette ai prodotti esteri di diventare 100% italiani con lavorazioni anche minime" ha rimarcato Rossi.
Un fatto che il direttore di Coldiretti Umbria ha definito, senza mezzi termini, "scandaloso" su cui incide notevolmente la scarsità dei controlli a livello comunitario. Un pericolo per la produzione italiana, considerando anche che "meno del 10% dei prodotti agroalimentari in arrivo in Europa dai Paesi extra Ue si stima, infatti, sia sottoposto a verifiche fisiche, ovvero tese a testarne la salubrità, e non solo la documentazione allegata, con porti “colabrodo” come quello di Rotterdam dove c’è una totale inadeguatezza dei controlli e passa di tutto"
In questo senso la raccolta firme rappresenta uno strumento importante per far sentire la propria voce. Si può sottoscrivere la proposta di legge in tutti i mercati contadini di Campagna Amica, negli agriturismi, in tutte le sedi territoriali Coldiretti e anche online.