Da luglio 2022 sono state assegnate due nuove aree interne all’Umbria da parte del Ministero per il Sud e la Coesione territoriale. Un risultato importante che ha portato così a cinque le aree interne della Regione che coinvolgono in totale 59 comuni umbri. Ad entrare nella SNAI (la Strategia Nazionale Aree Interne) 2021-2027 sono state l’Unione dei Comuni del Trasimeno e la Media Valle del Tevere, due territori a cui sono destinate risorse specifiche con l’obiettivo di contrastare l’abbandono e renderli nuovamente attrattivi, combattendo il calo demografico e favorendo l’inclusione sociale.
Le aree interne beneficiano di un contributo nazionale di 4 milioni di euro a cui, come anche nel caso della Media Valle del Tevere, si possono aggiungere ulteriori risorse. La costituzione delle aree interne è quindi una grande opportunità per le zone a rischio depressione che possono così contare su contributi da investire per rivitalizzare il territorio e garantire maggiori servizi ai cittadini. Con il valore aggiunto di creare benefici per una comunità che risiede in più comuni.
Media Valle del Tevere: un’area alle prese con un importante calo demografico
Attualmente l’area della Media Valle del Tevere può contare su un cospicuo stanziamento aggiuntivo da 12 milioni di euro. Il comprensorio è formato da otto comuni equamente suddivisi tra le due province, quattro nel perugino e quattro nel ternano. Ne fanno parte Todi che è il comune più popoloso ed è anche capofila, Acquasparta, Avigliano Umbro, Collazzone, Fratta Todina, Monte Castello di Vibio, Montecastrilli e San Gemini.
L’area si estende per una superficie di circa 550 chilometri quadrati e ha una popolazione di poco più di 39mila abitanti. Il comune denominatore del territorio è quello di trovarsi nel sistema delle acque dove il fiume Tevere da sempre costituisce un fattore di integrazione. L’area dal punto di vista demografico è andata incontro a un calo importante che pur inserendosi in un quadro regionale tutt’altro che roseo, è diventato un’emergenza con valori che vanno da -5,95 a punte di -10,19 nel comune di Montecastello di Vibio.
Recentemente si è tenuta una riunione operativa che ha messo in luce su quali direttrici saranno impiegati i 12 milioni di fondi aggiuntivi. Un evento strategico e molto partecipato che ha avviato una nuova fase nella progettazione degli interventi.
Otto comuni in rete per realizzare obiettivi condivisi
Nei giorni scorsi a Todi si sono incontrati sindaci, assessori e dirigenti degli otto Comuni. L’obiettivo è stato quello di adottare una strategia condivisa sulla base della quale potranno essere utilizzati i 12 milioni di euro di risorse aggiuntive assegnate.
Gli indirizzi principali di investimento individuati sono stati viabilità, scuola e servizi socio-sanitari alla popolazione. Durante l’incontro è stata tracciata una prima sintesi degli interventi specifici rappresentati dai singoli amministratori, oggetto di analisi dai consulenti per lo sviluppo territoriale e aggregati per macro azioni coerenti e coordinate tra loro. A occuparsi della regia è stato il Comune di Todi, in quanto soggetto capofila, nella persona del sindaco Antonino Ruggiano.
Sul fronte ambiente, cultura e turismo, oltre che all’istruzione e ai servizi sociali, sono stati individuati gli importi da assegnare. Saranno realizzati degli interventi puntuali per ogni singola comunità ma a guidare l’operato sarà una logica di rete, integrata e collegata. In questo modo l’intera popolazione di tutta l’area potrà godere dei benefici delle attività di riqualificazione e potenziamento dei servizi. Gli investimenti garantiranno infatti un impatto significativo sull’intero sistema territoriale.
Tra le azioni in fase di approfondimento, ai fini dell’attuazione di sistemi di mobilità sostenibile, quali il taxi sociale e il trasporto a chiamata. In fase di redazione c anche un piano territoriale di trasporto pubblico integrato.