In un quadro in cui emerge chiara la tendenza di una diminuzione dei voti massimi, mentre sono in aumento quelli minimi, l’Umbria si conferma tra le regioni d’Italia tra i migliori risultati agli esami di maturità. I dati pubblicati dal ministero evidenziano un calo dei voti alti di quasi il 4% rispetto a due anni fa. Dopo un periodo di valutazioni più generose durante l’emergenza Covid, periodo nel quale è anche cambiata la formula d’esame per ottenere il diploma, si nota ora una maggiore severità nei giudizi o, a seconda delle interpretazioni, una riduzione del rendimento degli studenti.

Maturità: com’è andata in Umbria nel 2024

Gli esiti della maturità, che hanno coinvolto oltre 7.100 studenti umbri, mostrano voti superiori alla media nazionale a partire da 81/100. Nello specifico, il 19,2% degli studenti ha ottenuto voti tra 81 e 90 (contro il 17,7% nazionale), il 13,3% tra 91 e 100 (contro l’11,2% nazionale) e l’8,4% ha raggiunto il punteggio pieno di 100 (contro il 7,2% nazionale). Inoltre, 270 studenti, pari al 3,8%, hanno ottenuto la lode, rispetto al 2,6% nazionale. In contrasto, le votazioni più basse sono state meno frequenti: solo il 4,1% ha ottenuto 60, rispetto al 5% nazionale, mentre il 23,2% ha preso voti tra 61 e 70 (contro il 26,9% nazionale) e il 28% ha ricevuto voti tra 71 e 80 (contro il 29,4% nazionale).

L’Umbria si distingue anche per gli scrutini delle classi dalla prima alla quarta superiore. L’81,6% dei 33.500 studenti scrutinati è stato promosso alla classe successiva, superando il dato nazionale fermo al 76,4%. Circa 5.200 studenti (15,5%) dovranno affrontare un’estate di studio per recuperare le materie insufficienti, mentre il 2,9% (circa 1.000 studenti) non è stato ammesso alla classe successiva.

Nei licei, la percentuale di promossi è del 86,7%, superiore all’80,9% nazionale, mentre l’11,6% dovrà recuperare sospensioni di giudizio. Solo l’1,7% degli studenti dei licei dovrà ripetere l’anno. Negli istituti tecnici, frequentati da oltre 11.700 studenti, il 71,4% è stato promosso, con il 5,1% di bocciati. Nei professionali, i promossi sono il 78,3%, con il 5,4% di bocciati e il 16,3% che dovrà recuperare le materie insufficienti.

I risultati nelle scuole medie

Alle scuole medie inferiori, che comprendono tutti e tre gli anni dell’obbligo scolastico, i risultati sono stati quasi totalmente positivi. Agli esami di terza media, il 98,9% degli studenti è stato ammesso, con un esito positivo del 100%. L’Umbria condivide questo risultato con Valle d’Aosta e Molise, ed è l’unica regione tra le tre a ripetere l’analogo risultato dell’anno precedente. Tuttavia, si nota una leggera diminuzione dei voti più alti: le lodi sono passate dal 6,8% al 6,1% e i dieci dal 5,6% al 5,1%. In calo anche le valutazioni con il voto minimo di sei, scese al 10,9% rispetto al 12% dell’anno precedente. In crescita, invece, le pagelle con voti di sette, otto e nove.

Confronto con le prove invalsi

Confrontando i risultati degli esami finali con quelli delle prove Invalsi, si nota che in Umbria non ci sono discrepanze significative, a differenza di altre regioni, soprattutto del Sud Italia. Questo indica che gli studenti umbri tendono a raccogliere risultati coerenti sia nei test standardizzati sia nelle valutazioni complessive dei loro docenti.

Dunque, in conclusione, possiamo senz’altro notare che l’Umbria continua a distinguersi per la qualità dei suoi studenti, nonostante un lieve calo dei voti più alti. La regione si conferma tra le migliori per esiti scolastici, sia alle scuole superiori che alle medie, dimostrando un impegno costante nella formazione e nell’educazione dei giovani.