Ieri, 25 aprile, è stata la Festa della Liberazione. Una delle feste più importanti per il nostro paese perché commemorazione del giorno in cui l’Italia si è liberata dal gioco della dittatura nazi-fascista e riorganizzarsi su fondamente, di nuovo, democratiche. Si è arrivati a questo grazie all’onore e all’impegno di chi ha lottato, dicendo di no e ribellandosi alla dittatura dell’invasore. Pensiamo ai tanti italiani e alle tante italiane, molti tra cui umbri ed umbre, che hanno preso parte alla resistenza nelle fila partigiane.

Ecco perché è importante il 25 aprile, ed ecco perché è importante che le istituzioni, che sono una emanazione di quella Costituzione che è nata proprio all’alba della liberazione dell’Italia, facciano la loro parte in termini di ricordo e memoria. Lo ha fatto, a Polino, piccolo comune in provincia di Terni, il candidato sindaco Saverio Matteucci. Il candidato di Alternativa popolare, per l’occasione, si è recato a Stubbio, nelle montagne site nel Comune di Polino, per commemorare la memoria di Giovanni Di Giuli. Un partigiano natìo di questa terra.

Matteucci ricorda Giovanni Di Giuli per il 25 aprile

Sui canali social, Saverio Matteucci ha scritto: “Oggi doverosa mattinata in località lo STUBBIO nelle montagne del nostro Comune di Polino, liberata dai rovi e manutenuta l’edicola in ricordo del partigiano Di Giuli Giovanni caduto in questa località per la nostra libertà. Con l’occasione abbiamo Ripulito anche la piccola sorgente sottostante. Non dimentichiamo chi ha combattuto ed è caduto per la nostra libertà! custodiamo con amore ciò che dio ci ha donato! noi ci saremo sempre! buon 25 aprile”.

L’attacco di Matteucci: “Dall’amministrazione nulla per il 25 aprile”

Quella di Saverio Matteucci è stata una iniziativa personale. Ecco perché, come ha rivelato ai nostri microfoni in esclusiva, non mancano le critiche all’amministrazione comunale in carica: “È una cosa alquanto grave e vergognosa per una amministrazione comunale, neanche una corona al monumento per i caduti”.

Fatto clamoroso, dice il candidato di Alternativa Popolare, aggravato dal fatto che: “Pur avendo  a disposizione una banda musicale con molti elementi ieri è andata a suonare a Castel Ritaldi”. Un piccolo paese in provincia di Perugia.

La critica, dunque, è chiara: nessuna iniziativa per il 25 aprile a Polino. Una grave mancanza da parte del sindaco Remigio Venanzi. Mancanza a cui Matteucci ha risposto con la sua iniziativa: “Ieri siamo andati io e mio padre di nostra iniziativa a ricordare quel partigiano. Ripulendo, per l’occasione, tutta l’area”.

Chi è Saverio Matteucci

Matteucci non è un cognome come un altro a Polino. Americo Matteucci, infatti, ha ricoperto la carica di sindaco del Comune più piccolo della provincia di Terni per un lungo periodo, dal 1947 al 2004. Dopo di lui, è stato il turno di suo figlio Ortenzio, che ha governato per due mandati. Durante questi anni, il panorama politico ha visto trasformazioni significative: il PCI, il partito a lungo guidato da Americo, si è trasformato nel PD. La tradizionale contrapposizione tra comunisti e democristiani si è attenuata, con molti esponenti di quest’ultimi che sono passati al PD.

Poi nel 2014 il cambio di passo: i Matteucci lasciavano il potere e l’amministrazione è passata, negli ultimi dieci anni, a Progetto Polino guidato da Remigio Venanzi. Stavolta, però, il ruolo di sindaco sarà conteso: Venanzi è sfidato da Matteucci. Un altro. Si tratta di Saverio Matteucci, 35 anni, operaio qualificato presso l’ASM di Terni, sposato e padre di due bambini di 9 e 3 anni. Saverio ha deciso di entrare in lizza e si candiderà alla carica di sindaco con la lista di Alternativa Popolare, ispirandosi all’eredità di suo nonno Americo. Ai nostri microfoni aveva parlato di una candidatura: “Dettata da motivi di cuore”.