24 Feb, 2025 - 17:30

Matteo Falcinelli, un anno dopo; la madre: "Chiediamo ancora giustizia"

Matteo Falcinelli, un anno dopo; la madre: "Chiediamo ancora giustizia"

La drammatica vicenda che ha coinvolto Matteo Falcinelli, legato e arrestato dalla polizia a Miami, tra il 24 e il 25 febbraio 2024, è ancora ben impressa nella mente collettiva. Il 26enne spoletino fu vittima di un brutale pestaggio, accusato in Florida di resistenza a pubblico ufficiale e di aver toccato un agente di polizia. A settembre 2024 il 26enne ha ultimato con successo la messa alla prova che gli ha consentito di evitare il processo e a fine novembre è potuto tornare in Umbria. Il ragazzo non può, ad ora, tornare negli Stati Uniti per conseguire il Master, per cui era oltreoceano, e dopo tanta violenza e tanto tempo la madre chiede che sia fatta giustizia definitavamente.

Matteo Falcinelli, la richiesta della madre che sia fatta giustizia

Dopo quanto successo nella notte tra il 24 e il 25 febbraio e la visione della violenza subita da Matteo, la madre, Vlasta Studenicova, continua a chiedere l'impegno del governo, visto che il 26enne porta ancora i segni (fisici e psicologici) di quant'accaduto e che non può rientrare negli Stati Uniti.

"Primo anniversario della drammatica vicenda di Matteo Falcinelli, tutt'ora senza alcun aggiornamento o sviluppo delle indagini negli Stati Uniti - fa sapere la madre in una nota - i fatti si conoscono già dopo che il 4 Maggio 2024 quando ho deciso di rendere pubbliche le atrocità, con la speranza di riuscire ad ottenere la giustizia per mio figlio. Quello che, però, non tutti sanno e che dopo un anno non abbiamo ancora nessuna notizia in merito allo stato delle indagini negli Stati Uniti a carico degli agenti di Polizia americana, responsabili dei quelle azioni che hanno devastato la vita di mio figlio Matteo".

Tante domande ma soprattutto una richiesta di giustizia e di aiuto dal Governo

"Io mi chiedo - prosegue la madre di Matteo Falcinelli - Come mai gli agenti di Polizia americana e della sicurezza non risultano, fino ad adesso, sospesi neanche per un giorno per indagare sulle loro eventuali responsabilità? Come mai nessuno ci ha fornito, fino al giorno di oggi, i filmati dei luoghi dove Matteo è stato detenuto e sottoposto alle predette atrocità? Come mai nessuno indaga sulle terribili condizioni di detenzione di Matteo in carcere a Miami, da dove non ha mai potuto fare neanche una telefonata alla famiglia e dove gli veniva negata qualsiasi cosa che lui richiedeva? Perché tutte le mie disperate richieste di ottenere aiuto per mio figlio sono state ignorate da tutte le istituzioni, quando Matteo era rinchiuso in carcere, pieno di ferite e quando poi è stato rilasciato in condizioni devastanti e successivamente ricoverato con urgenza in pericolo di vita? Mi chiedo, inotre, se un ragazzo semplice, non un ragazzo famoso, ma che è vittima di abuso di potere e di tortura alla quale è miracolosamente sopravvissuto, non merita di scoprire la verità e di ottenere giustizia".

"Ci sono anche molte altre domande e questioni alle quali vorrei le risposte e delle quali vorrei parlare - continua Vlasta Studenicova - soprattutto vorrei la giustizia per mio figlio, anche per rispetto delle parole, con le quali Matteo ha annunciato agli agenti di polizia, appena dopo la tortura subita, che una volta uscito, si sarebbe adoperato per ottenere giustizia per tutto quello che gli avevano fatto e per far sì che nessun altro possa essere mai più esposto ad un dolore fisico così forte ed insopportabile e ad un trattamento così disumano ed umiliante. Solo un video riesco a guardare perché rivedere, a distanza di tempo, gli altri filmati delle bodycam, dove mio figlio viene trattato come un animale, mi fa molto male e mi causa un dolore indescrivibile". 

"Al momento Matteo non è ancora potuto ripartire per gli Stati Uniti a causa di alcune questioni amministrative che, speriamo, saranno sistemate a breve in modo che possa coronare il suo sogno di laurea e che possa partecipare personalmente all'attività già avviata dai suoi avvocati americani nell'ambito del processo civile - conclude la madre di Matteo Falcinelli - Ci auguriamo che anche la Procura di Roma proceda nelle attività di indagine per ottenere la giustizia per Matteo. Inoltre in quest'occasione vorrei esprimere il nostro sostegno a due famiglie - quella di Giulio Regeni e quella di Alberto Trentini - alle quali siamo molto vicini. Ci auguriamo di cuore che il governo e le istituzioni si attivino in modo che tutti i cittadini italiani siano assistiti ed aiutati nelle loro eventuali drammatiche vicissitudini all'estero con la massima attenzione ed il massimo sforzo da parte del Ministero degli Esteri".

AUTORE
foto autore
Emanuele Landi
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE