Un amore mai svanito, anzi sempre più profondo. Marco Materazzi nella mattinata odierna ha riabbracciato il “suo” Perugia e lo stadio Renato Curi. L’ex difensore del Grifo dei miracoli su invito della società biancorossa, ha accettato di buon grado ed è tornato a fare capolino, per incitare la squadra in vista della sfida dei biancorossi contro il Milan Futuro e del proseguo del campionato. “Una piacevole sorpresa per il gruppo biancorosso -ha scritto il club perugino sui social-. Nella giornata odierna -prosegue la nota-, su invito della società, il campione del mondo e grande ex Grifone Marco Materazzi ha incontrato giocatori e staff per portare il proprio saluto e incitare la squadra in vista dei prossimi impegni. Il Presidente Faroni ha anche invitato Materazzi ad assistere ad una gara del Perugia.VAMOS GRIFO!”.

Il campione del Mondo del 2006, ha fatto un tour dello stadio e sotto la curva Nord che “porto sempre nel cuore -ha affermato in un video sui social del Perugia-”. Poi è entrato nello spogliatoio e successivamente ha incontrato staff e calciatori nella palestra. Un cinque, una pacca sulle spalle e tante belle parole al gruppo. “Tifo per voi” ha detto Matrix alla squadra, rimarcando il fatto che ha iniziato a vincere “a 34 anni” aggiungendo e sottolineando al gruppo di Formisano “siete abbastanza giovani per vincere prima”.

Materazzi, il Grifo come trampolino di lancio verso l’Olimpo

Marco Materazzi è assieme ad altri, uno dei calciatori che i tifosi del Perugia ricordano con maggior affetto. Cresciuto nelle giovanili della Lazio, la carriera di Matrix decollò solamente a 28 anni quando approdò all’Inter dopo una lunga gavetta. Dopo le varie Marsala, Tor di Quinto, Messina e Trapani, arriva per lui la chiamata del Perugia nel 1995. Gioca in Primavera, poi una breve parentesi al Carpi in C1 in prestito, quindi il ritorno nel capoluogo umbro nel 1997. Si mette in mostra tra serie A e B, poi la chiamata dell’Everton irrinunciabile.

Un anno di Premier e successivamente il Grifo lo riacquista. In poco tempo diventa un elemento imprescindibile dei biancorossi conquistando tutti, tifosi e non, per il suo modo di giocare vecchio stampo al centro della difesa. Ruvido, ma molto efficace in marcatura e anche addirittura in zona gol. Nella stagione 2000-2001 infatti, diviene il difensore più prolifico nel campionato di serie A, segnando ben 12 reti in 30 partite. Famoso nella stessa stagione, quel 14 maggio del 2000, quando sotto il diluvio fece lo sgambetto alla Juve (gol di Calori), toccando l’ultimo pallone di quella partita che consegnò il secondo scudetto della storia alla Lazio. Un campionato memorabile che gli valse la prima convocazione in Nazionale e l’interesse dell’Inter, dove scriverà successivamente un pezzo di storia del club nerazzurro. E la Lazio, fu ancora nel suo destino, quando il 5 maggio 2002 travolse la Beneamata 4-2, consegnando in questo caso il tricolore alla Juventus vittoriosa a Udine. Una giornata amarissima per Materazzi (in lacrime) e per l’Inter di Cuper, che persero il titolo proprio all’Olimpico.

Matrix campione del Mondo 2006

Il punto più alto della sua carriera calcistica è senza dubbio Germania 2006, quando con la Nazionale italiana di Marcello Lippi conquista il quarto Mondiale della storia. Poi tantissimi trofei con l’Inter: cinque campionati, quattro coppe Italia, altrettante Supercoppe italiane, una Champions League e un Mondiale per Club.