20 Mar, 2025 - 16:30

L'artista e docente Massimo Zavoli dona un'opera al presidente Ferranti: un omaggio alla storica fontana di piazza Tacito

L'artista e docente Massimo Zavoli dona un'opera al presidente Ferranti: un omaggio alla storica fontana di piazza Tacito

L'artista ternano Massimo Zavoli, docente presso il liceo artistico Metelli di Terni, ha recentemente donato al presidente della Provincia, Francesco Maria Ferranti, un’opera che ritrae uno degli emblemi storici della città: la fontana di piazza Tacito. L’opera, realizzata con particolare maestria, integra la riproduzione dei segni zodiacali di Corrado Cagli, uno degli artisti più influenti nel panorama culturale ternano. La scelta di omaggiare proprio questa fontana non è casuale: simbolo della città delle acque e dell’acciaio, essa incarna la storia e l’identità di Terni, che Zavoli ha saputo reinterpretare con grande sensibilità artistica.

I ringraziamenti del Presidente Ferranti all'artista Massimo Zavoli per il prezioso omaggio

Nel ricevere l'opera, il presidente Ferranti ha espresso la sua gratitudine a Massimo Zavoli per il generoso gesto, mettendo in luce tanto l'importanza quanto la bellezza del dono. "Sono onorato di ricevere quest'opera realizzata da Zavoli, che oltre ad essere uno stimato docente, è anche un artista sempre disponibile a celebrare eventi e iniziative istituzionali con le sue creazioni", ha dichiarato Ferranti.

Un'opera tra tradizione e memoria storica

Il presidente ha poi voluto evidenziare il forte legame tra l’opera e la città di Terni, definendo l’opera particolarmente significativa per il suo valore simbolico. "Quest'opera è particolarmente importante perché rappresenta il simbolo della piazza e della città delle acque e dell'acciaio e, soprattutto, insiste sulla piazza dove si affacciano gli uffici di presidenza della Provincia", ha dichiarato Ferranti. Con questo dono, Zavoli non ha solo omaggiato una delle piazze più celebri della città, ma ha anche reso omaggio alla sua storia, con un'opera che fonde la memoria storica e la tradizione artistica in un unico, potente simbolo.

La storia della fontana di piazza Tacito

Nel corso dell'incontro, Ferranti e Zavoli hanno ripercorso la lunga storia della fontana di piazza Tacito, che il prossimo mese celebrerà i suoi 89 anni. La fontana, inaugurata il 21 aprile 1936, è un simbolo di Terni, tanto che Zavoli ha voluto celebrare la sua esistenza attraverso la creazione di un’incisione realizzata su un disco di rame crudo, con un rapporto di grandezza rispetto all’originale di 50 a 1. La particolarità di quest'incisione risiede anche nel metodo di realizzazione: è stata eseguita con il torchio donato a Zavoli da Aurelio De Felice, un altro grande artista ternano. “Me lo cedettero gli eredi del grande artista per le mie collaborazioni giovanili con lui”, ha spiegato Zavoli, facendo riferimento al legame che lo univa a De Felice, figura emblematica nell’arte ternana.

L'arte come volano per il turismo e la cultura

Nel corso dell'incontro, il presidente Ferranti ha ribadito l’importanza di sostenere e promuovere le eccellenze artistiche locali, riconoscendo il valore aggiunto che tali iniziative possono apportare alla comunità e al turismo culturale.

"Il nostro territorio offre molte eccellenze nel campo dell'arte e della cultura, e mettere a sistema eventi e promozione dei nostri artisti può significare rendere il territorio più attrattivo e contribuire a far crescere il turismo", ha affermato Ferranti, sottolineando la necessità di creare sinergie tra istituzioni e mondo dell’arte per valorizzare il patrimonio locale.

In quest'ottica, la Provincia e il liceo artistico Metelli stanno lavorando alla realizzazione dello spazio d’arte Aurelio De Felice, che a partire da giugno ospiterà le opere del maestro conservate presso l’ente provinciale.

La storia della fontana: un simbolo di resilienza

La fontana di piazza Tacito custodisce una storia complessa e affascinante. I mosaici originali, realizzati da una ditta veneziana, erano composti da tessere di vetro policrome. Tuttavia, durante la Seconda guerra mondiale, la struttura fu gravemente danneggiata dai bombardamenti. I disegni vennero successivamente ricostruiti da Corrado Cagli, mantenendo intatta l’essenza simbolica dell’opera. 

L'incisione donata da Zavoli rappresenta la settima di ventuno copie realizzate. Un numero che non è casuale, come spiegato dallo stesso artista: "Poiché il 21 fu il giorno dell'inaugurazione".

Attraverso questo gesto, Zavoli non solo omaggia un monumento caro ai ternani, ma ribadisce il ruolo dell’arte come custode della memoria collettiva e come strumento di identità e valorizzazione culturale.

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Francesco Mastrodicasa
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