Nell’unica data umbra del suo tour “Tutti i sogni ancora in volo“ Massimo Ranieri, nell’ambito della nuova stagione di eventi di Umbria Forum, ha fatto dono a Terni di un intenso concerto che ha scaldato i cuori della folta platea. Salito sul palco poco dopo le 21.20, elegantissimo, ha dato prova di essere un vero mattatore dando vita a uno spettacolo a tutto tondo in cui è stato molto più di un cantante. Il suo talento, cristallino come non mai a 73 anni e tale da oltre cinque decadi, si è destreggiato con abilità tra musica, racconti, balli, aneddoti e, soprattutto, tanti, tantissimi sogni.
Ranieri, uno showman inossidabile che ammalia il pubblico
Lui, una delle icone della musica leggera nostrana, tra i cantanti italiani più conosciuti nel mondo, con oltre 14 milioni di dischi venduti e 31 album pubblicati, è un punto di riferimento oltre che nella top ten delle classifiche, anche nelle vite di intere generazioni. Il pubblico di Terni l’ha accolto calorosamente apprezzando fino all’ultimo ogni istante del suo spettacolo.
Quando si è alzato il sipario, c’era un bel mazzo di rose rosse ad attenderlo, l’omaggio di una fan di lunga data. Il primo pezzo è stato “La voce del silenzio” che ha aperto due ore di show totale in cui Ranieri ha dato il meglio di sé, senza fermarsi mai un istante. La scaletta era composta da venti brani più i due della ripresa, ed è stata un mix perfettamente equilibrato tra i grandi successi di sempre da “Erba di casa mia” a “Se bruciasse la città”, da “Rose Rosse” a “Perdere l’amore”, le canzoni del nuovo album che porta il titolo del tour e alcune chicche come gli inediti scritti per lui da alcuni grandi cantautori italiani tra i quali Pino Donaggio, Ivano Fossati, Bruno Lauzi e Giuliano Sangiorgi.
La voce di Ranieri è uno strumento eccezionale e lui un performer versatilissimo, coi tempi perfetti, nonostante i molti cambi d’abito. Cantante, attore, eccellente ballerino, a tratti dalle movenze quasi feline, dotato di una fisicità straordinariamente fluida, grande affabulatore, ironico e divertente, ha dimostrato di essere un artista completo, profondamente umano e vicino al suo pubblico.
Ranieri a Terni: “Sono innamorato dell’amore”
Il concerto di Ranieri avrebbe potuto convertire al romanticismo anche i più scettici. Con centinaia di canzoni all’attivo, l’amore è sempre stato l’epicentro di tutta la sua opera e della sua vita. “Non è stata una scelta commerciale ma l’unica e sola cosa che conta – ha detto a inizio concerto, mettendo subito in chiaro quale sarebbe stato l’argomento principale -. Io sono innamorato dell’amore e da napoletano, con l’amore ci farei l’amore e il vero amore lo riconosci subito: l’emozione è sempre stessa“.
E di racconti sull’amore ne ha fatti diversi, come quello di quando Strehler, suo maestrò, lo invitò a cena ma lui, indisposto, declinò. Per poi immediatamente cambiare idea quando si rese conto che era invitata anche colei che sarebbe diventata un nuovo amore perché “sono un ultras del colpo di fulmine“. E per lei, lui amante dei motori, si fece una bici per portarla a spasso, per quell’immagine romantica che ne veniva fuori.
Dopo un susseguirsi di musica e racconti, aneddoti e ricordi, “Perdere l’amore” ha chiuso questo brillante show con i fan che si accalcavano sotto al palco per raggiungerlo in un grande e potente abbraccio contraccambiato con affetto.
Chiusura a sorpresa con due pezzi che più napoletani non si può
Così, mentre iniziavano a riaccendersi le luci e molti stavano avvicinandosi alle uscite con qualcuno che era già fuori, Ranieri ha voluto fare una sorpresa a tutto il pubblico ternano. Quando tutti pensavano che il concerto fosse ormai terminato, lui è tornato sul palco con due pezzi iconici in omaggio alla sua Napoli e a tutta la napoletanità più autentica.”Anema e core” di Roberto Murolo e per chiudere, stavolta davvero, “‘O sarracino” di Renato Carosone.
Un concerto quello di Ranieri che è stato molto più di una rassegna di canzoni: la summa di una vita consacrata all’arte dello spettacolo. E, ovviamente, a quell’amore che ne è da sempre la matrice.