Ieri mattina a Marsciano, una donna di 50 anni è stata investita da un’auto mentre faceva jogging lungo via Riccieri, nel quartiere di via Larga. La vittima, colpita lateralmente dal veicolo, è stata scaraventata in una cunetta laterale, riportando gravi ferite. Il conducente dell’auto non si è fermato per prestare soccorso, lasciando la donna dolorante a terra.

Marsciano, una donna di cinquanta anni è stata investita mentre faceva jogging: tragedia sfiorata

L’incidente, avvenuto intorno alle 9 del mattino, ha visto una macchina colpire la 50enne, che stava facendo jogging in una zona abbastanza frequentata del comune. Secondo le prime ricostruzioni, il veicolo l’ha investita lateralmente, facendola finire rovinosamente in una cunetta a lato della strada. Il conducente, anziché fermarsi per prestare aiuto, ha proseguito senza esitare, rendendo la situazione ancora più grave.

Fortunatamente, un automobilista che passava nella stessa zona ha notato la donna distesa a terra e ha immediatamente allertato i soccorsi. Gli operatori del 118 sono arrivati sul posto in pochi minuti, provvedendo a stabilizzare la vittima e a trasportarla d’urgenza all’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. La donna ha riportato gravi ferite, tra cui diverse lesioni facciali, e le sue condizioni sono state definite serie, ma stabili.

Le indagini della Polizia di Marsciano

Immediatamente dopo l’incidente, la Polizia Locale di Marsciano ha avviato le indagini per risalire all’identità del conducente fuggito. Sul luogo dell’incidente, gli agenti hanno trovato un importante indizio: lo specchietto retrovisore dell’auto, insieme a vari frammenti della carrozzeria. Questi elementi si sono rivelati fondamentali per identificare il veicolo coinvolto nell’investimento.

Parallelamente, sono stati esaminati i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti lungo via Riccieri e nelle strade adiacenti. Dopo alcune ore di lavoro investigativo, la Polizia è riuscita a individuare l’automobile coinvolta: una Opel Zafira. L’auto appartiene a una donna di 61 anni, residente nello stesso quartiere della vittima, via Larga. Il veicolo è stato immediatamente posto sotto sequestro e portato al vaglio degli esperti per ulteriori esami tecnici.

I dettagli dell’incidente sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica di Spoleto, che ha aperto un fascicolo d’indagine. La 61enne è ora accusata di fuga e omissione di soccorso, reati molto gravi che richiedono giustizia nelle competenti sedi giudiziarie. Nonostante l’individuazione del veicolo, le indagini proseguono per chiarire ulteriormente le dinamiche precise dell’incidente.

Cosa rischia la donna al volante?

La donna di 61 anni che ha investito la 50enne senza prestare soccorso è ora sotto inchiesta per gravi reati previsti dal codice penale italiano. In particolare, è accusata di fuga in caso di incidente con danni alle persone e di omissione di soccorso, due reati che comportano conseguenze pesanti sia dal punto di vista penale che civile.

L’articolo 189 del Codice della Strada disciplina in modo dettagliato gli obblighi di chi è coinvolto in un incidente stradale, specificando che chi non presta soccorso può essere punito con pene molto severe. Nel caso specifico, la donna potrebbe essere condannata a una reclusione che va da uno a tre anni per il reato di fuga. Tale reato è aggravato dalla circostanza che l’incidente ha causato lesioni gravi alla vittima, come nel caso di specie.

Inoltre, l’omissione di soccorso è un reato autonomo, punito con la reclusione da uno a cinque anni, a seconda della gravità delle condizioni della persona coinvolta. La legge prevede che chiunque, trovandosi coinvolto in un incidente, debba fermarsi e prestare assistenza ai feriti. Nel caso della donna alla guida della Opel Zafira, il fatto di non essersi fermata per offrire aiuto alla 50enne potrebbe aggravare ulteriormente la sua posizione giudiziaria.

Oltre alle conseguenze penali, la donna dovrà probabilmente rispondere anche civilmente per i danni causati alla vittima, che potrà avanzare richieste di risarcimento per le lesioni subite e per le conseguenze economiche derivate dall’incidente.