C’è grande fermento a Todi, che in questi giorni sta ultimando i preparativi per il grande omaggio a Mark Di Suvero, nell’ambito della quarta edizione del Festival delle Arti. Di Suvero è uno dei più importanti scultori viventi che torna per la prima volta in Italia dopo la partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1995. La rassegna, che si terrà dal 24 agosto al 27 ottobre 2024, è curata da Marco Tonelli e promossa dalla Fondazione Progetti Beverly Pepper, in collaborazione con il Comune di Todi. Coinvolgerà tutta la città con l’installazione di una grande opera dell’artista in Piazza del Popolo e una mostra personale dal titolo “Spacetime” alla Sala delle Pietre di Palazzo del Popolo.

L’omaggio a Di Suvero rappresenta una scelta precisa che si pone in continuità con l’opera di Beverly Pepper, che scelse Todi e l’Italia quale sua seconda patria e a cui la città ha dedicato un parco tematico. Todi vanta una lunga vocazione all’arte contemporanea, avendo accolto alcuni tra i maggiori artisti del Novecento che qui hanno scelto di vivere e lavorare. Non solo la Pepper, ma anche Boetti e Dorazio, per citarne un paio. Alla fine di giugno il Comune ha depositato la propria candidatura a “Capitale italiana dell’arte contemporanea” valevole per il 2026. L’omaggio a Di Suvero arriva a coronamento di un percorso virtuoso di valorizzazione che sta portando la città di Jacopone a diventare sempre più protagonista nel panorama artistico mondiale.

Todi riporta in Italia Mark Di Suvero: la scultura in Piazza del Popolo

Il percorso espositivo si apre idealmente da piazza del Popolo che accoglie la grande scultura Neruda’s Gate (2005) e che negli anni scorsi ha ospitato le monumentali installazioni della Pepper, di Pomodoro e di Plessi. Neruda’s Gate è dedicata al poeta cileno, deceduto pochi giorni dopo il colpo di stato di Augusto Pinochet dell’11 settembre 1973. L’opera è un enorme portale, alto circa 8 metri, verniciato di rosso, colore tipico di molte delle sculture in acciaio dell’artista americano. La struttura, leggermente inclinata, è attraversata da una lunga trave di acciaio che crea uno slancio dinamico.

Al termine della mostra l’opera rimarrà a Todi dove sarà collocata al Parco del Ponte Bailey, ai piedi del colle, un’area industriale su cui sorgerà a breve un polo scolastico. Un luogo non casuale che rimarca la poetica di Di Suvero, sostenitore della funzione sociale dell’arte, di Suvero, lungo tutta la sua carriera, ha preferito non solo lavorare in zone industriali ma anche periferiche e possibilmente vicine a un’utenza giovane.

“Spacetime”: la personale di Di Suvero

Nella mostra che aprirà alla Sala delle Pietre saranno presentati dipinti di grandi dimensioni e piccole sculture, provenienti dalla sua collezione personale di Di Suvero e dal suo studio a New York, realizzati in acrilico e pittura fosforescente, tra 2014 e 2022. Un’esposizione che apre all’aspetto ludico e che sarà interattiva. Grazie a delle torce il pubblico potrà infatti illuminare le opere rivelando colori occulti.

Nel percorso espositivo sono inoltre inclusi tre Puzzle Pieces, le opere plastiche più recenti dell’artista americano. Realizzate in titanio e alluminio, sono ottenute dalla composizione di diverse parti metalliche indipendenti per offrire molteplici possibilità di combinazione.

Le info utili

MARK DI SUVERO. SPACETIME
Todi (PG), Piazza del Popolo; Sala delle Pietre di Palazzo del Popolo
24 agosto – 27 ottobre 2024
Todi (PG), Sala delle Pietre – Palazzo del Popolo
24 agosto – 6 ottobre 2024

Ingresso gratuito
Orari: dal 24 agosto al 1° settembre, tutti i giorni, 10.30 – 12.30; 16.00 – 19.30
dal 2 settembre, solo venerdì sabato e domenica, 10.30 – 12.30; 16.00 – 19.30
Informazioni: 346 5147236 (anche WhatsApp)

Durante il periodo di apertura dell’esposizione si terrà una serie di iniziative collaterali gratuite (solo su prenotazione, al 339 1184278), come Spacetime tour, visite guidate ai luoghi della mostra, trekking urbani sull’arte contemporanea a Todi, Kids Art Day, attività laboratoriali per bambini dai 4 ai 10 anni e famiglie sull’arte contemporanea con un educatore d’infanzia specializzato. Accompagna la rassegna un catalogo a cura di Marco Tonelli.