La scomparsa di Mario Nofri all’età di 91 anni rappresenta una perdita incolmabile non solo per la città di Gubbio, ma anche per tutti coloro che hanno a cuore la storia del calcio eugubino. Nofri, infatti, è stato uno dei protagonisti più amati e rispettati della storia del Gubbio Calcio, e il suo ricordo rimarrà indelebile nel cuore di tutti i tifosi rossoblù.

Mario Nofri è stato una colonna portante del Gubbio Calcio negli anni ’50 e ’60, un periodo in cui la squadra visse momenti di gloria che sono ancora oggi ricordati con affetto e orgoglio. Uno degli episodi più memorabili della sua carriera fu la stagione 1964/1965, quando il Gubbio conquistò il titolo di campione nel Campionato di Promozione regionale umbra, rimanendo imbattuto per tutta la stagione. Questo straordinario risultato è ancora oggi uno dei traguardi più importanti nella storia del club.

Sotto la guida dell’indimenticabile allenatore Mario Mancini, la squadra del Gubbio era composta da giocatori che hanno scritto pagine importanti nella storia del calcio locale. Nofri faceva parte di una formazione che comprendeva altri nomi leggendari come Ciardi, Cagnazzo, Cecchini, Cerafischi, Ferrari, Rossi, Flamini, Belardi, Spogli, Mariucci, Palicca, Cecchetti e Baldelli. Ogni domenica, questi uomini scendevano in campo con la maglia rossoblù, difendendo con passione i colori della città.

Nofri era noto per la sua grinta e determinazione sul campo. Non era solo un giocatore dotato tecnicamente, ma anche un leader naturale, capace di ispirare i suoi compagni di squadra con il suo esempio e il suo spirito combattivo. I tifosi lo adoravano per la sua dedizione alla squadra e per la sua capacità di dare tutto in ogni partita.

Legato al calcio eugubino anche dopo aver appeso gli scarpini

Anche dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Mario Nofri è rimasto profondamente legato al Gubbio Calcio. Era un habitué della tribuna, dove seguiva le partite con la stessa passione di quando scendeva in campo. La sua presenza sugli spalti era un simbolo del suo amore per la squadra e del suo legame indissolubile con i colori rossoblù.

Durante le difficili domeniche dell’epidemia sanitaria, Nofri era spesso fotografato accanto a Sebastiano Coletti, un altro grande nome legato al Gubbio Calcio.

Il Gubbio Calcio, attraverso una nota stampa ufficiale, ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa di Nofri, ricordandolo come un ex giocatore, un ex allenatore e, soprattutto, una persona che è sempre stata vicina alla squadra. Il presidente Sauro Notari e tutta la società si sono stretti intorno alla famiglia di Nofri in questo momento di dolore, sottolineando quanto la sua figura sia stata importante per il club e per la comunità eugubina.

Oltre a essere un grande uomo di sport, Mario Nofri è stato anche un imprenditore di successo. Dopo la fine della sua carriera calcistica, Nofri si dedicò al settore della vendita di automobili, riuscendo a costruire una solida azienda. La sua capacità di affrontare le sfide con intelligenza e determinazione, qualità che aveva dimostrato anche sul campo di calcio, gli permisero di affermarsi nel mondo degli affari.

Mario Nofri, imprenditore di successo nel ramo automobili

L’azienda da lui fondata è oggi portata avanti dai suoi figli, Luca e Andrea, che hanno ereditato dal padre non solo l’attività, ma anche i valori di impegno e serietà che hanno sempre contraddistinto Mario Nofri. Grazie alla sua visione e al suo duro lavoro, l’azienda è cresciuta, diventando un punto di riferimento nel settore automobilistico locale.

Mario Nofri non è stato solo un grande calciatore e un imprenditore di successo, ma anche un esempio di integrità e passione per le future generazioni. La sua vita, sia dentro che fuori dal campo, è stata caratterizzata da un forte senso di responsabilità e da un profondo legame con la sua comunità. Nofri ha incarnato i valori dello sport, come la lealtà, il rispetto e la determinazione, e ha dimostrato come questi valori possano essere applicati anche nella vita quotidiana.

Il nome di Mario Nofri rimarrà per sempre legato alla storia del Gubbio Calcio e alla città di Gubbio. La sua figura, quella di un uomo che ha dato tutto per i colori rossoblù, continuerà ad essere un simbolo di orgoglio e di appartenenza per tutti coloro che hanno a cuore il Gubbio e la sua storia.