Marco Rizzo, coordinatore nazionale di Democrazia Sovrana e Popolare, ha ufficializzato la sua candidatura alle elezioni regionali dell’Umbria. La consultazione, si terrà il prossimo novembre e servirà a rinnovare la composizione dell’Assemblea Legislativa e, quindi, della presidenza regionale. E Rizzo, scende in campo proprio per diventare il governatore dell’Umbria. La candidatura di Rizzo è, al momento, la quarta. Centrodestra e centrosinistra dovrebbero puntare, rispettivamente, su Donatella Tesei – presidente uscente – e Stefania Proietti. Per Alternativa Popolare il candidato sarà Stefano Bandecchi.
Marco Rizzo candidato in Umbria: “Una battaglia decisiva”
La candidatura di Marco Rizzo viene resa nota attraverso una nota mandata dallo stesso candidato. Il quale, spiega come: “La battaglia per le regionali oggi è decisiva per ribadire il nostro contrasto ad una deriva verticista della politica attuale, distante dalle esigenze e dai bisogni concreti del popolo. Oggi – ha aggiunto – è in atto un doppio furto di sovranità, la svendita dello Stato e dei territori. Il primo, per pochi spiccioli, si fa sottrarre dalla grande finanza privata Tim, ormai in mano allo statunitense Kkr, consegnando il cuore delle telecomunicazioni e le nostre telefonate ad un fondo americano”.
Sul ruolo dei territori, poi, ha aggiunto: “Le regioni e i comuni hanno subito un vero e proprio saccheggio: Ue e Bce negli ultimi decenni hanno imposto i voleri dei grandi monopolisti, tramite tutti i partiti di governo, anche al livello degli enti locali. Questi ultimi, sottoposti all’imposizione del pareggio di bilancio hanno privatizzato i settori economici pubblici ed i servizi essenziali, come quello sanitario, rendendo il diritto alla salute, alla cura e all’assistenza, un privilegio di pochi”.
Sui prossimi passi e su quello che si sta organizzando come movimento politico ha, infine, dichiarato: “Nei prossimi giorni saranno presentati esponenti del mondo del lavoro, dell’associazionismo e della cultura che hanno scelto di impegnarsi con noi in questo progetto. La prima conferenza programmatica per la costruzione dal basso, attraverso un capillare e attento ascolto delle istanze sociali, del nostro programma di governo della Regione si svolgerà il prossimo 26 luglio a Perugia”.
Chi è Marco Rizzo
Marco Rizzo, 65 anni, è ideatore insieme a Francesco Toscano di Democrazia Sovrana Popolare, vanta un’esperienza politica di almeno 50 anni. Vive a Rovereto. Alpino, giornalista, amante della storia, del cinema e della boxe, è anche un tifoso del Torino. Figlio di Armando, operaio Fiat, Marco Rizzo è stato un protagonista del movimento studentesco nella seconda metà degli anni ‘70 a Torino. Ha ricoperto ruoli come segretario, parlamentare ed eurodeputato comunista.
Oggi Marco Rizzo è particolarmente impegnato nella costruzione di un progetto politico che, basato sulla sovranità popolare e sull’insegnamento gramsciano, sappia realizzare un incontro innovativo tra il ceto medio impoverito e la classe lavoratrice, tra cultura di classe e cattolicesimo sociale. Critico verso la gestione politica dei vari governi durante la cosiddetta pandemia, è un attivista contro la guerra e sostiene il multipolarismo. Ritiene fondamentale respingere il totalitarismo liberista e globalista, nonché il pensiero unico del politicamente corretto.
La contese elettorali
Per Democrazia Sovrana Popolare, Marco Rizzo si è già candidato alla presidenza della Provincia Autonoma di Trento nelle elezioni regionali in Trentino-Alto Adige del 2023, ottenendo poco più del 2% dei voti (oltre 5.000 voti), che non sono sufficienti per essere eletto consigliere.
Nonostante l’ipotesi di aderire alla lista Libertà promossa da Cateno De Luca di Sud chiama Nord non si concretizzi, DSP non riesce a raccogliere le firme necessarie per presentare le liste per le elezioni europee del 2024 in tutte le circoscrizioni. Grazie al supporto di Gianni Alemanno, riescono a presentarsi solo nella circoscrizione centrale, dove Rizzo, come capolista, raccoglie oltre 6.500 preferenze contribuendo allo 0,15% totale della lista. Ora, c’è l’Umbria nel mirino di Rizzo e Democrazia Sovrana e Popolare.