Una marea di persone ha invaso le strade di Perugia per la nuova edizione della Marcia per la Pace Perugia-Assisi, che quest’anno si muove sotto i colori dell’iride e della Palestina. Alle prime luci del mattino, i Giardini del Frontone si sono riempiti di migliaia di cittadini, associazioni, studenti e rappresentanti delle istituzioni, accomunati dal desiderio di ribadire un messaggio semplice e potente: la fraternità come alternativa alla guerra. Per gli organizzatori si tratta della Marcia per la Pace più partecipata di sempre.
Davanti al lungo serpentone di bandiere, un grande striscione bianco reca una sola parola: “Fraternità”. È il segno distintivo di questa edizione, che si apre con lo slogan “Imagine all the people”, un chiaro omaggio a John Lennon e al suo inno alla pace. A sottolineare il legame, anche il manifesto della marcia raffigura i celebri occhiali tondi del musicista, simbolo di una visione pacifista e controculturale che attraversa le generazioni.
Sul palco della partenza, la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi ha salutato la folla con parole che hanno subito catturato l’attenzione: “C’è un mare che difende l’umanità. Perugia non è mai stata così bella. Grazie per continuare a resistere e a difendere l’umanità”. Poi ha aggiunto: “Grazie ai giovani per essere scesi in piazza, per averci ricordato che sotto le bombe ci sono anche le nostre coscienze, segnate dalla rassegnazione. La pace sono i bambini che vanno a scuola, non le scuole distrutte. È il diritto al cibo, non il cibo usato come strategia di morte”.
Numerosa la presenza di associazioni, movimenti e singoli cittadine e cittadini ma anche delle Istituzioni, con la presidente della Regione Stefania Proietti, di quello della Provincia di Perugia Massimiliano Presciutti. Con loro diversi leader di partito.
Quest’anno la partecipazione ha superato ogni previsione: 503 associazioni, 190 scuole e università, e 250 enti locali hanno aderito ufficialmente alla manifestazione. Presenti anche i sindacati Cgil e Cisl, insieme a delegazioni provenienti da oltre 40 Paesi del mondo.
La Marcia si svolge, come sottolineano gli organizzatori, “dopo 1.320 giorni di invasione russa dell’Ucraina e dopo 731 giorni di genocidio a Gaza”. Dati che rendono ancora più urgente il tema scelto per questa edizione: “La fraternità è l’alternativa alla guerra”.
Nel manifesto ufficiale si legge: “In un tempo buio, che uccide la fiducia e la speranza, vogliamo suscitare un sogno antico e moderno: il sogno di una società fraterna”. L’appello prosegue con un linguaggio che richiama le parole di papa Francesco e lo spirito di San Francesco d’Assisi, indicando nella fraternità “l’altro orizzonte possibile” di fronte a un mondo segnato da conflitti e disuguaglianze.
A partecipare alla marcia, quest’anno, anche i principali leader del centrosinistra: la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, e i due co-portavoce di Alleanza Verdi e Sinistra, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Tutti uniti in quella che, nelle parole degli organizzatori, sarà “la marcia più imponente degli ultimi decenni”.
Nel corso della partenza da Perugia, il presidente della Fondazione PerugiAssisi per la Pace e la Cooperazione, Flavio Lotti, ha voluto ricordare il senso profondo della giornata e del gesto collettivo del cammino. “È il giorno in cui tante donne e uomini si assumono la responsabilità di fare qualcosa per la pace”, ha detto Lotti davanti alla folla riunita ai Giardini del Frontone.
Ha poi aggiunto: “Camminare forse è una piccola cosa, ma importantissima. Ci aiuterà a riscoprire la bellezza della fraternità. Riscoprirci insieme in cammino per la pace ci aiuterà a trasformare questa nuova energia nell’impegno di cui c’è urgente bisogno ogni giorno”.
Il presidente della Fondazione ha quindi lanciato un appello accorato: “Abbiamo bisogno di ricostruire una coscienza, una cultura e una politica di pace. Lo gridano a Gaza, in Ucraina e in Sudan. Oggi siamo qui per loro”.
Una delle novità più significative di quest’anno è la “Marcia delle bambine e dei bambini per la pace”, un’iniziativa parallela che ha preso il via da Bastia Umbra alle 10.30 e si concluderà ad Assisi alle 12.30. Una scelta che vuole simbolicamente restituire ai più giovani un ruolo da protagonisti nella costruzione di un futuro di pace.
Il percorso principale, lungo circa 24 chilometri, parte dai Giardini del Frontone alle 9, raggiunge Ponte San Giovanni alle 10.20, Bastia Umbra alle 12.20 e Santa Maria degli Angeli alle 13. L’arrivo ad Assisi è previsto intorno alle 15, con la conclusione alla Rocca Maggiore, dove fin dal primo pomeriggio si susseguiranno interventi, testimonianze e momenti musicali.
Tra gli ospiti annunciati: Francesca Albanese, fra Marco Moroni, Paola Caridi, Tomaso Montanari, l’attrice Anna Foglietta, e i sindaci di Assisi e Betlemme, affiancati da artisti, cori scolastici e rappresentanti religiosi.
Nel frattempo, il messaggio della marcia continua a diffondersi anche oltre i confini regionali, amplificato da scuole, parrocchie e movimenti che da settimane organizzano momenti di riflessione e confronto sul tema della pace.
L’edizione 2025 della Perugia-Assisi non è solo una manifestazione simbolica, ma una chiamata collettiva alla responsabilità. “In un mondo intriso di violenza, pieno di muri e confini, mentre si accelera la corsa al riarmo, noi vogliamo reagire con un nuovo sogno di fraternità e amicizia sociale”, si legge nel manifesto.
Un appello che trova eco nelle parole dei partecipanti, nei canti dei giovani e nel silenzio consapevole di chi, passo dopo passo, attraversa la valle umbra per dire che la pace non è un concetto astratto ma una pratica quotidiana, concreta, condivisa.
Quando nel pomeriggio le prime bandiere arriveranno ad Assisi, la Marcia avrà ancora una volta realizzato il suo intento più profondo: ricordare che la pace, per essere reale, deve camminare - insieme - sulle gambe di tutti.