Alla “francescana” Proietti è caduta la maschera: così il segretario della Lega Umbria, Riccardo Augusto Marchetti, sintetizza l’incidente che sabato scorso ha visto protagonista la candidata del centrosinistra, Stefania Proietti, di fronte all’ospedale della Media Valle del Tevere. Secondo Marchetti, quanto avvenuto ha rivelato il “vero volto di una sinistra arrogante e senza rispetto”, pronta a strumentalizzare persino i malati pur di portare avanti un’agenda politica.
Marchetti: “Il gesto della Proietti è antidemocratico”
Il cuore della polemica è la manifestazione che Proietti ha tenuto davanti all’ospedale di Pantalla. Per Marchetti, il comportamento della candidata è stato offensivo e privo di rispetto per i pazienti ricoverati. “Sbraitare sotto le finestre dell’ospedale”, ha dichiarato, “è stata la dimostrazione della loro totale mancanza di rispetto anche nei confronti della sofferenza dei pazienti e delle loro famiglie”.
Secondo il segretario della Lega, l’iniziativa della Proietti rappresenta l’essenza di una sinistra disposta a “calpestare la dignità altrui pur di fare propaganda”. Un’accusa dura che risuona in un periodo di forte contrapposizione politica e in cui la gestione della sanità pubblica in Umbria è un tema centrale.
Durante la manifestazione, Proietti ha compiuto un gesto particolarmente simbolico: ha strappato il programma del centrodestra, lasciandolo cadere al suolo. Un atto che, secondo Marchetti, ha un chiaro significato antidemocratico. “È un gesto che richiama alla memoria episodi di un passato neanche troppo lontano, quando per mettere a tacere idee diverse si bruciavano libri,” ha affermato. Per Marchetti, questo episodio dimostra un’intolleranza politica che contrasta con i valori francescani di pace e rispetto per l’altro, valori di cui Proietti si è fatta portavoce in campagna elettorale.
L’accusa di ipocrisia e la difesa dell’ambiente
Marchetti ha inoltre criticato Proietti per aver strappato carta e gettata a terra, un gesto che, a suo dire, contraddice i principi di tutela ambientale che la sinistra sostiene. “La capopopolo dell’ammucchiata ha mostrato disinteresse per quell’ambiente che tanto dice di voler difendere”, ha sottolineato, aggiungendo che persino alcuni frati hanno deciso di prendere pubblicamente le distanze dalla manifestazione.
Per Marchetti, questo episodio rappresenta un tradimento dei valori cristiani che la candidata stessa aveva richiamato, valori che avrebbero dovuto essere al centro della sua campagna ma che, a suo dire, sono stati smentiti dai toni accesi e dai gesti provocatori della manifestazione.
La visione della Lega sulla sanità: fatti e dati
Nell’intento di evidenziare il contrasto con la sinistra, Marchetti ha ribadito l’approccio pragmatico del centrodestra alla guida della regione. “Alle sceneggiate pietose di una sinistra capace solo di coprirsi di ridicolo”, ha dichiarato, “noi continuiamo a contrapporre il pragmatismo di chi non spreca tempo in chiacchiere, ma si dà da fare per trovare soluzioni concrete”.
Marchetti ha inoltre ricordato l’impegno della Giunta Tesei per potenziare la sanità pubblica in Umbria, puntando a migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi sanitari. Ha sottolineato che al momento dell’insediamento della Giunta nel 2019, la sanità umbra si trovava in una situazione critica, con “la guardia di finanza nei reparti e i commissari del Ministero negli uffici degli ospedali”.
Per Marchetti, la Lega è impegnata a rimediare a una “cattiva gestione del passato” e a garantire una sanità più efficiente, basata su dati oggettivi e interventi concreti. “Potenziare la sanità pubblica è per noi l’assoluta priorità,” ha dichiarato, aggiungendo che il lavoro fatto finora dimostra un impegno costante e verificabile, lontano dalle polemiche che, a suo avviso, caratterizzano l’opposizione.
Le elezioni umbre, ormai alle porte, si caricano così di un nuovo significato, in un clima politico teso in cui ogni gesto e ogni dichiarazione diventano terreno di scontro ideologico. Se per Marchetti la scena davanti all’ospedale di Pantalla è stato uno “spettacolo impietoso”, per alcuni elettori potrebbe rappresentare una spinta a riflettere su quale direzione voglia davvero intraprendere la sanità umbra.