Varato stamattina il nuovo esecutivo regionale a guida Proietti. Giusto il tempo di ufficializzare i nuovi assessori che dal centrodestra iniziano a piovere critiche. Il primo a farsi avanti è stato Riccardo Augusto Marchetti, segretario umbro della Lega. In poche parole: “Patto Avanti, Umbria indietro” e, in una nota, dà sfogo a una serie di osservazioni al vetriolo.
Marchetti sulla nuova Giunta figlia del caos
La coalizione di centrosinistra è arrivata al varo della nuova Giunta non senza affanni, a meno di 24 ore dalla prima seduta della nuova Assemblea Legislativa, convocata per domani alle 10. Marchetti punta il dito contro l’evidente caos dei primi giorni in seno ai vincitori delle ultime elezioni. Tra assemblee rinviate, nomi fatti e poi smentiti, telefonate dalle e alle segreterie nazionali, l’Esecutivo ha richiesto i suoi tempi per essere approntato.
“Dopo incontri saltati – scrive il leghista in una nota -, schemi annunciati e ritrattati, leader nazionali chiamati a mettere una pezza sulle incapacità locali e a consolare i piagnistei delle ambizioni disattese, ecco che, a un mese dalle elezioni e a 24 ore dal primo consiglio regionale, il campo extra-large ha trovato quella quadra che millantava di avere ancor prima del voto“.
Ma non finisce qui, perché Marchetti rincara e addita ancora la litigiosità interna al centrosinistra. “Nulla di nuovo, siamo abituati all’ipocrisia di sinistra tutta sorrisi e cuoricini a favor di fotografi e telecamere, che poi però si accapiglia tra i veleni delle segrete stanze“.
Proietti tiene la sanità per sé, Marchetti: “Confida in un aiuto divino”
Molti gli aspetti che destano almeno malumore per il segretario regionale della Lega. A partire dalla delega alla sanità che Proietti ha voluto tenere per sé. La delega più dibattuta di tutte che, almeno per un buon periodo, pareva destinata al segretario umbro del PD, Tommaso Bori, medico e già consigliere regionale con Tesei, a cui invece sono andate altre deleghe
La sanità che in campagna elettorale è stata il campo dello scontro totale fra le due coalizioni. Con Proietti e i rappresentanti del Patto Avanti in vari sit-in e comizi sotto gli ospedali dell’Umbria promettendo “liste d’attesa abbattute in 90 giorni”. Sarà così? Il lavoro si prospetta mastodontico e Marchetti sente puzza di finta promessa elettorale. “Niente sanità per l’assessore in pectore Bori – puntualizza -, ritenuto evidentemente incapace di compiere il miracolo dell’azzeramento liste d’attesa in 90 giorni, missione forse più nelle corde della francescana presidente, che magari confida in un aiuto divino“.
La critica a De Luca del M5S espressione del fondamentalismo ambientalista
Critico anche su De Luca, coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle anche lui come Bori, già consigliere regionale con Tesei, a cui è sono state conferite le deleghe a ambiente, rifiuti e fonti rinnovabili. Da quanto si evince dalle parole del segretario leghista, De Luca per Marchetti si prospetta come l’espressione di un ambientalismo di matrice fondamentalista da cui trapela una chiara minaccia per lo sviluppo regionale.
“Via libera a De Luca all’ambiente – prosegue -, perché il progresso spaventa chi non sa gestirlo, e allora meglio paralizzare lo sviluppo economico e infrastrutturale in nome di uno pseudo ambientalismo fondamentalista“. De Luca, come consigliere regionale, ha sempre dimostrato un’attenzione altissima ai temi ambientali promuovendo anche numerose azioni concrete per la salvaguardia di ecosistemi, natura e salute. Eppure sul mancato progresso derivante da un ambientalismo intransigente Marchetti non nutre dubbi.
Le previsioni di Marchetti sulla Giunta Proietti
Insomma, per il segretario leghista all’orizzonte s’intravedono nubi scure. “Se è vero che chi ben comincia è a metà dell’opera – conclude -, dare avvio al nuovo corso con una crisi interna, non lascia presagire nulla di buono. Ma tant’è“. Intanto nel centrosinistra si dichiarano tutti soddisfatti della nuova Giunta. Tranne, forse, i civici di Umbria Domani che alla fine sono rimasti senza assessore.