Tutto pronto per la riapertura della fontana di Piazza Tacito a Terni, in concomitanza con il passaggio della 46esima edizione della Maratona delle Acque. La fontana è stata “scartata” dai teloni protettivi dopo l’ultima mano della verniciatura fatta nella giornata di giovedì. Il meteo ha aiutato la ditta appaltatrice: tempo secco e caldo ed essiccatura conclusa a regola d’arte.
Ultimi lavori compiuti in giornata. Soprattutto per garantire la pulizia della vasca e dei condotti di riciclo delle acque, anche per evitare che il lungo stop potesse creare problemi agli impianti. O contribuire a veicolare sporcizia e residui nelle tubature.
Non ci saranno problemi, dunque, per l’apertura dell’impianto idrico che avverrà stasera e che consentirà di avere la “fontana monumentale dello Zodiaco” come sfondo per la partecipatissima Maratona delle Acque nella giornata di domenica.
ll simbolo della Terni “dinamica”, progettato da Mario Ridolfi con Mario Fagiolo nel 1932 e consegnata alla città nel 1936, torna dunque in piena efficienza dopo una chiusura di oltre 10 mesi.

Gli ultimi lavori sulla fontana prima della Maratona con la verniciatura a carico dello sponsor

È andato tutto bene – conferma l’assessore ai lavori pubblici, Giovanni Maggi, che era stato costretto a un percorso di stop and go -. I podisti che arrivano da tutta Italia potranno correre accanto all’emblema della nostra città. Una fontana monumentale che racchiude in sé i segni distintivi della Terni Novecentesca. L’acciaio del puntale, l’acqua con la sua energia, le immagini delle zodiaco tratteggiate dalla mano di Corrado Cagli nella vasca. E poi la mano di Ridolfi, l’architetto che ha disegnato la Terni della ricostruzione, nel progetto iniziale. È importante che i tanti sportivi provenienti da tutta Italia per correre la maratona stracittadina, portino a casa e diffondano immagini del nostro monumento più iconico“.
Maggi ci tiene a ribadire che i ritardi e le lungaggini per i lavori non sono dipese dal Comune. Così come non sono responsabilità di Palazzo Spada le circostanze che hanno portato a una fontana “incartata” nei teloni in occasione del Cantamaggio.

I lavori sono stati effettuati nell’ambito di un piano di sponsorizzazioni attivato durante il precedente restauro – spiega Maggi -. Noi, come Comune, abbiamo preteso il ripristino dei lavori da effettuare a regola d’arte e secondo le prescrizioni dettate dal progetto esecutivo sul castello metallico. La Pac 2000, che era sponsor dei lavori, ha incaricato una ditta. Abbiamo dovuto attendere che portassero a termine l’intervento anche se le tempistiche ci erano state rappresentate si sono dilatate“.

Gli interventi completati: riverniciato il castello ed eliminata la ruggine

I lavori di cantiere sono stati condotti da Asm Terni. Che ha gestito con appalti l’intero quadro di lavori di manutenzione. È stata realizzata la ripulitura dei mosaici dalla ruggine, innanzitutto. E poi il rivestimento con una speciale guaina della superficie interna delle colonne che sorreggono il catino superiore. E, infine, la pulizia del catino superiore e inferiore. Alla ditta individuata dallo sponsor, invece, era stata affidata l’operazione di rimozione della precedente patina. E poi la relativa tinteggiatura e ripristino del castello superiore

La fontana resterà aperta senza nuovi stop – conferma l’assessore Maggi -. Si tratta di una infrastruttura complessa. Che integra materiali di diverso tipo, saranno comunque necessari con il passare del tempo degli interventi manutentivi programmati. Accade a tutti gli impianti di questo tipo. Ma con un giusto approccio a questo tipo di impegni, in futuro non dovremmo avere più i disagi che la città ha subito dopo l’ultimo restauro“.

La fontana di Ridolfi con i mosaici di Cagli che sarà ammirata dai partecipanti alla maratona

La Fontana Monumentale di Piazza Tacito fu pensata per essere collocata al crocevia principale della città. Un simbolo che esprimesse il dinamismo della nuova Terni. Icona inneggiante all’energia idraulica e alla forza lavoro. Gli architetti Mario Ridolfi e Marco Fagiolo, vincitori del concorso, progettarono una Fontana Monumentale che interpretava lo spirito e l’ambizione di una città consapevole del suo nuovo ruolo. La decorazione fu affidata al giovane artista Corrado Cagli, che progettò una decorazione musiva raffigurante i dodici segni zodiacali. La vasca interna era in marmo di Carrara, con al centro l’ago in acciaio: celebrazione e simbolo dell’industria dell’acciaio e dell’acqua.
In seguito ai bombardamenti del 1943 la fontana venne quasi completamente distrutta, in modo tale da rendere necessario un importante intervento di recupero.
Con il decreto del 2018 il Ministero dei beni culturali ha dichiarato l’opera di interesse particolarmente importante.