Sarà ricognizione sul patrimonio verde della città di Terni, per individuare le situazione di maggiore rischio e monitorare lo stato della manutenzione sugli alberi. Ad annunciarlo è l’assessore Marco Iapadre, che ha da poco raccolto il testimone dalla dimissionaria Mascia Aniello e che si è trovato da subito ad affrontare alcune emergenze. Prima il pino a rischio in largo Villa Glori, in pieno corso dello struscio al centro della città. Poi stanotte il crollo di un ramo di almeno 6 metri nel parco urbano di Cardeto, appena riaperto e riportato all’antico splendore. Che ha costretto a transennare una vasta area di fronte ai campi da tennis coperti, prospicienti il bar e il giardino botanico.
Le situazioni più critiche sono quelle che riguardano i pini marittimi, impiantati in gran numero in città dopo la ricostruzione del dopoguerra, che mostrano pericolosi segni di cedimento. E che con le loro radici superficiali creano, oltre agli endemici problemi di stabilità, anche grandi rischi per la conservazione delle strade. È il caso, ad esempio, di quelli recentemente rimossi in viale Tito Oro Nobili. Ma anche di quelli che, durante la precedente consiliatura, furono abbattuti in viale Borsi e in viale Filippo Turati lungo tutto il quartiere Italia.
Manutenzione alberi, a Cardeto e alla Passeggiata si mappano i rischi. A largo Villa Glori nuove indagini, pino per ora salvo
“Io non ci tengo a fare Attila – ha detto il sindaco Bandecchi in occasione dell’ultimo consiglio comunale -. Non ho alcun gusto e piacere a tagliare alberi, figurarsi quelli monumentali. Se ci sono dei pareri tecnici che indicano dei rischi che certificano che le essenze arboree non possono essere salvate, per il principio di precauzione e responsabilità, sono costretto a intervenire con le ordinanze. Su largo Villa Glori siamo disponibili a fare ulteriori indagini e raccolgo volentieri l’invito dell’opposizione a operare in questo senso“.
Il tema della conservazione del grande pino, che doveva essere abbattuto, era stata sollevata da Francesco Ferranti, di Forza Italia, e da Josè Kenny, di Innovare per Terni-PD. E il giorno dopo l’assise comunale, l’assessore Iapadre conferma l’intenzione di andare a un approfondimento tecnico.
“L’amministrazione comunale ha ricevuto una perizia che un livello di sicurezza appena sopra la soglia di rischio – spiega l’assessore al verde pubblico -. La nostra intenzione è di richiedere al tecnico un approfondimento anche per le particolari condizioni dell’albero. A largo Villa Glori, la realizzazione di quella aiuola ha previsto l’interramento di una porzione del tronco. Quindi i rilievi sono stati effettuati non sull’apparato radicale o sulla base, ma più in alto. Vedremo cosa dirà la perizia suppletiva, ma faremo il possibile per salvare l’albero“.
Poi c’è il problema dei parchi e del patrimonio arboreo diffuso su un’area vasta comunale, che è estesa su tutta la Conca. “Alla Passeggiata era già partita una ricognizione puntuale di tutte le situazioni di rischio e una mappatura complessiva – continua Iapadre -. Analoga operazione verrà estesaanche agli altri parchi frequentati da migliaia di cittadini. Il crollo di Cardeto di stanotte, invece, è un caso emergenziale che ha già portato a un sopralluogo e all’intervento di Terni Reti per transennare e mettere in sicurezza l’area“.
Una situazione di rischio che viene da lontano: per decenni manutenzioni carenti
La situazione odierna è stata ereditata dalle ultime amministrazioni per una serie di carenze manutentive e di scelte delle essenze arboree, che affondano le radici dagli anni del boom economico. La scenografia delle strade di Terni è stata allestita con piante non autoctone e che, con l’andare degli anni, creano problemi manutentivi. A questo si aggiungono i problemi causati dal cambiamento climatico e dai fenomeni atmosferici atipici che si verificano con sempre maggiore frequenza.
“Di manutenzione degli alberi seria e coerente, nei decenni ne è stata fatta poca – spiega Iapadre -. Un po’ perché sono molto costose, un po’ perché il ciclo di vita delle essenze arboree è scandito dalla natura. Lo ha cercato di spiegare anche il sindaco in consiglio comunale. Arriva un tempo in cui certi alberi non resistono alle condizioni di vita urbane o vanno incontro a problemi insormontabili. Anche durante la precedente consiliatura ci si è trovati di fronte a decisioni radicali da dover prendere. Per garantire la sicurezza e non mettere a rischio i cittadini. Nei limiti del possibile, cercheremo di intervenire con una ricognizione globale e programmare interventi manutentivi. Nel caso di situazioni di emergenza, invece, l’impegno è quello di prevenire condizioni di pericolo a tutela della pubblica incolumità“.