I consiglieri regionali della Lega in Umbria, Valerio Mancini e Manuela Puletti, si sono recati a Porano lo scorso sabato 27 luglio per incontrare i rappresentanti del mondo venatorio del territorio e riflettere, ancora una volta, insieme, sul rapporto, tanto naturale quanto complesso, tra agricoltura e caccia.
L’incontro, che si è tenuto nella sala Polivalente Malerba di Porano, ha visto la partecipazione, oltre ai due consiglieri leghisti, del sindaco Marco Conticelli e del vice sindaco Fabrizio Bonino.
Mancini e Puletti con i cacciatori a Porano
“E’ stato un incontro molto partecipato e proficuo – hanno fatto sapere, con profonda soddisfazione, gli stessi consiglieri regionali della Lega Umbria, Valerio Mancini e Manuela Puletti, reduci da diverse assemblee sui territori con il mondo venatorio prima della tappa a Porano – e ringraziamo l’amministrazione comunale per la disponibilità e l’accoglienza”.
“È stato un bel dibattito – hanno, quindi, raccontato – dove si è evidenziata, da parte nostra, l’importanza di ascoltare le istanze dei cacciatori, perché solo chi vive la caccia e la pratica può contribuire alla difesa dei diritti del mondo venatorio messi a rischio dalle imposizioni ideologiche dell’Europa e da quel presunto buonismo talebano che sicuramente non appartiene alla Lega”.
Al centro della conversazione sono state, in modo particolare, le novità del piano sanitario di contrasto alle peste suina africana, con le misure specifiche sulla specie cinghiale, adottate dall’amministrazione regionale a guida della governatrice leghista Donatella Tesei.
Lega Umbria a difesa del mondo venatorio
A Porano, pertanto, Valerio Mancini e Manuela Puletti hanno colto l’occasione per ricordare le numerose battaglie portate avanti dai consiglieri regionali della Lega a Palazzo Cesaroni in materia di tutela del mondo venatorio. Tra queste, per esempio, la conquista del mantenimento del tesserino cartaceo accanto a quello digitale; il prolungamento del permesso degli appostamenti fissi da tre a sei anni; l’inserimento delle congiunte nei regolamenti cinghiali.
I due consiglieri regionali hanno, poi, rivolto l’attenzione alla battaglia attualmente in corso in Consiglio regionale e particolarmente sentita dalla Lega, riguardo alla pre-apertura della caccia, per la quale è stata ribadita l’importanza delle deroghe. “Su questo tema non ci fermeremo” hanno, difatti, assicurato.
“Senza dimenticare l’importanza dell’emendamento Puletti – hanno altresì evidenziato – una riforma che anche il mondo della caccia aspettava da tempo, che permette di transitare nei sentieri e viali parafuoco con i veicoli a motore dove non c’è un esplicito divieto tabellare. E la battaglia, vinta, che ha reso transitabili le strade boschive di tre metri, anziché di un metro e mezzo”.
Inoltre, Mancini e Puletti hanno annunciato la proposta di legge, al vaglio della Terza Commissione regionale, con la quale chiedono l’abolizione della tassa regionale per i cacciatori nuovi iscritti: “Un piccolo segnale – hanno commentato a tale proposito – ma che dimostra la vicinanza della Lega al mondo venatorio, che cercheremo di tutelare e stimolare il più possibile”.
Mancini e Puletti sul referendum per abolire la caccia
Durante l’incontro di Porano, i consiglieri della Lega Umbria, Valerio Mancini e Manuela Puletti, hanno parlato anche del referendum per l’abolizione sulla caccia, definendolo “l’ennesimo tentativo di fermare l’attività venatoria in Italia”. “Un referendum – hanno affermato – che ci vede assolutamente contrari e contro il quale siamo pronti a fare le barricate, frutto di una stigmatizzazione che arriva da un mondo che non ci appartiene, che è quello di sinistra e grillino, che se non arginato sarà deleterio per tutto il mondo venatorio, come purtroppo si sta confermando in Europa”.
Prima di congedare il pubblico, Mancini e Puletti hanno, naturalmente, ribadito l’impegno e la disponibilità del proprio gruppo politico a muoversi in sinergia con i rappresentanti del mondo venatorio, in una filiera corta che va dalle segnalazioni di necessità e criticità a un’analisi politica per arrivare poi alle proposte per la risoluzione delle questioni.
“Continueremo, attraverso questi incontri nei quali crediamo tanto – hanno, dunque, concluso- a promuovere la nostra visione di caccia. Una caccia più snella rispetto ai vincoli imposti dalla burocrazia, più coraggiosa, che vorremmo far tornare quella che in realtà è: l’estensione della nostra identità e di una nostra tradizione come cittadini umbri e italiani”.