Le opere di Massimiliano "MaMo" Donnari stanno per sbarcare nella giungla di cemento di New York. Dal 25 al 30 marzo, i suoi lavori saranno protagonisti di una serie di eventi negli Stati Uniti, aggiungendo un altro tassello al suo percorso artistico ormai sempre più internazionale.
A supportarlo in questa avventura transoceanica ci sono quattro nomi di peso: l'Università per Stranieri di Perugia, Confindustria Umbria, Umbria Business School e Scuola d'Italia a New York. "Del valore culturale e imprenditoriale di questo progetto" si è discusso nella sua officina creativa alle porte di Perugia, durante un incontro che ha visto la partecipazione del prorettore dell'Università per Stranieri Francesco Asdrubali, dell'imprenditrice Maria Rosi e, in collegamento video, di Paolo Taticchi, docente all'University College of London, e Micheal Cascianelli, preside della Scuola d'Italia Marconi di New York.
Massimiliano Donnari, meglio conosciuto come MaMo, è un artista perugino nato il 18 febbraio 1968. Sposato con Simona e padre di Achille, MaMo è noto per la sua arte materica che combina materiali diversi per creare opere uniche.La sua carriera artistica, iniziata circa sette anni fa, lo ha portato a esporre in diverse città del mondo, tra cui Londra, dove è stato ospite dell'Istituto Italiano di Cultura con le opere "Il Perugino" e "Fashion Queen". La sua arte è caratterizzata da un approccio ironico e critico, spesso influenzato dal glamour contemporaneo.
Dopo aver conquistato Londra, Donnari è pronto a far vibrare New York con la sua arte. "Dopo il successo della mia personale itinerante a Londra lo scorso anno - ha dichiarato l'artista - esporre a New York è un sogno che si avvera. Sarà un'esperienza indimenticabile, resa possibile anche grazie al supporto del professor Taticchi e del preside Cascianelli".
Il tour americano si apre con un evento esclusivo nell'Upper East Side, dove il ristorante Cipriani ospiterà un gala benefico organizzato dalla Scuola d'Italia a New York. Tra un brindisi e una cena d’alta classe, gli ospiti avranno l’opportunità di contendersi all’asta una delle sue opere, dedicata ad Abraham Lincoln, davanti a una platea di nomi altisonanti della comunità italiana e americana.
MaMo non si ferma qui. Nel programma spicca un tributo a una delle icone britanniche più celebrate: la Regina Elisabetta II. Alcune delle sue creazioni ispirate alla sovrana saranno esposte alla Scuola d'Italia, offrendo un viaggio visivo tra storia e pop art.
La settimana newyorkese si arricchirà con una serata speciale targata Rotary Brooklyn Bridge, prima di culminare in una rassegna artistica in uno dei quartieri simbolo della creatività. La G-Gallery, situata nel cuore di SoHo, aprirà le porte alle opere del perugino, consacrandolo tra le voci emergenti dell'arte contemporanea internazionale.
La sua produzione artistica è caratterizzata da un approccio ironico e critico, spesso influenzato dal glamour contemporaneo. Le sue opere hanno ottenuto riconoscimenti internazionali, portandolo a esporre in diverse città del mondo.
Uno dei temi ricorrenti nelle sue opere è la rappresentazione della Regina Elisabetta II, che MaMo considera una musa ispiratrice. Questa serie di lavori ha riscosso particolare successo, soprattutto nel contesto londinese, dove l'artista ha esposto in sedi prestigiose come la House of Lords e gli spazi Spring Studios al cinquantesimo piano del One Canada Square.
Durante la presentazione ufficiale del progetto, MaMo ha tolto il velo alla sua ultima provocazione artistica: un'opera su Elon Musk battezzata "Capitan America". Un omaggio? Una stoccata? A ciascuno la sua interpretazione. Quel che è certo è che il pezzo sarà tra quelli che voleranno oltreoceano, pronto a far discutere anche il pubblico statunitense a fine marzo.