Marche chiamano, Umbria risponde. Una colonna mobile della Protezione Civile umbra è andata oggi in aiuto della popolazione marchigiana duramente colpita dal maltempo di questi giorni. La colonna, partita alle 7 di stamattina dal Centro di Protezione Civile di Foligno, è stata attivata su richiesta del dirigente della Protezione civile della Regione Marche, e con l’assenso del Dipartimento nazionale. La Protezione Civile dell’Umbria non ha esitato un solo istante e ha “prontamente confermato” la sua disponibilità. Stando agli ultimi aggiornamenti, le sette squadre di volontari partiti dall’Umbria, circa 40 persone, hanno raggiunto Porto Recanati, lungo la costa, per portare ausilio e assistenza alla popolazione. La zona costiera marchigiana risulta infatti quella maggiormente colpita dal maltempo.

Maltempo in Italia centrale: l’Umbria in aiuto delle Marche

Il maltempo che si è abbattuto sull’Italia centrale sta flagellando intere regioni. In base all’ultimo bollettino di criticità diramato ieri sera dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, persiste la massima allerta in alcuni settori dell’Emilia-Romagna e l’allerta arancione in altre zone della regione, così come per le zone costiere delle Marche. Sull’Umbria e su buona parte dell’Italia centrale è prevista invece l’allerta gialla per temporali ancora fino a domani.

Nelle Marche la situazione è apparsa critica, in particolare ad Ancona. A causa dell’esondazione del torrente Aspio e del fosso San Sebastiano, la città si è ritrovata quasi completamente allagata, sotto acqua e fango. Le strade sembrano fiumi e numerose auto sono rimaste bloccate. La colonna mobile regionale dal Centro di Protezione Civile di Foligno porterà nelle Marche oltre ai volontari anche un’importante dotazione di mezzi. Tra questi: una cisterna per il rifornimento di acqua e lavaggio strade; due bobcat con pala e motoscopa; un miniescavatore; idrovore per aspirare il fango e motopompe di diversa minore portata. Nella giornata di oggi si aggiungeranno ulteriori funzionari al fine di agevolare il trasporto delle attrezzature e l’avvio tempestivo delle attività operative necessarie.

Il saluto dell’assessore Melasecche: “La Protezione civile sempre pronta ad aiutare”

Per l’occasione, l’assessore regionale Enrico Melasecche ha voluto inviare “un saluto a tutti coloro che partono alla volta delle Marche per dare un aiuto concreto alle popolazioni come avviene ormai sempre più frequentemente da qualche anno a questa parte. Che la professionalità e lo spirito di solidarietà che ha sempre animato il volontariato umbro – ha sottolineato – continuino a caratterizzare il nostro impegno tenendo alto il prestigio della nostra Protezione civile sempre pronta ad aiutare chi ha bisogno“.

La Protezione civile è un’eccellenza dell’Umbria. Recentemente la Regione ha approvato la nuova legge che ne disciplina l’operato allo scopo di quello di garantire l’espletamento di un servizio pubblico permanente rivolto alla collettività, inserendolo nella realtà regionale umbra.

La Regione Umbria valorizza l’impegno della Protezione Civile con una nuova legge

La nuova legge regionale per la Protezione civile era attesa da anni in Umbria. La sua approvazione, avvenuta une decina di giorni fa, è stata accolta con grande soddisfazione dall’assessore regionale Enrico Melasecche che ha sottolineato come quella dell’Umbria sia una realtà all’avanguardia. “Un atto di civiltà, di solidarietà che fa fare un passo avanti all’Umbria anche in questo settore“ così l’ha definita.

Numerose le novità contenute nella legge che andrà a razionalizzare un settore chiave, sia a livello regionale che interregionale, come testimoniato dall’intervento di stamattina nelle Marche. Tra queste, vi sono “la promozione ed il sostegno all’azione del volontariato organizzato, con l’istituzione del Comitato regionale del volontario di protezione civile, che rappresenterà tutte le organizzazioni di volontariato umbre. Viene inoltre istituito il Fondo per le emergenze regionali, per contribuire al finanziamento delle spese di prima emergenza ed interventi urgenti a seguito di eventi calamitosi non coperti dalla dichiarazione dello stato di emergenza nazionale”.