A Calvi dell’Umbria, all’estremo sud della regione, si è da poco costituita la sezione locale dell‘ANPI-Associazione Nazionale Partigiani Italiani, intitolata a una donna, la giornalista e partigiana Marisa Musu. Per celebrare il contributo delle madri costituenti, l’ANPI di Calvi in onore e in memoria di quelle donne, ha messo in calendario una serie di iniziative che si svolgeranno tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio.

L’ANPI di Calvi dell’Umbria ricorda le madri costituenti

Sabato 25 gennaio, con l’organizzazione del coordinamento Donne Anpi Terni, inaugurerà la mostra fotografica dedicata alle donne elette nell’assemblea costituente, le 21 deputate che parteciparono attivamente all’elaborazione del testo della Costituzione italiana. La mostra sarà visibile fino al prossimo 8 febbraio e in concomitanza prenderà il via anche la rassegna cinematografica con focus specifici su alcuni articoli della Costituzione.

Gli eventi si terranno presso il teatro e gli spazi del Convento delle Orsoline. La rassegna cinematografica avrà inizio sabato 25 gennaio con la mostra. Alle ore 17.00 ci sarà la proiezione di “Pane e cioccolata”, diretto da Franco Brusati, con Nino Manfredi e Johnny Dorelli. Il secondo appuntamento è per sabato 1 febbraio sempre alle 17.00 con a miniserie “Palazzina Laf”, film di Michele Riondino con Elio Germano. A chiudere la mini rassegna ci sarà il film “I bambini di Gaza”, opera prima di Loris Lai.

Ad ogni proiezione seguirà un approfondimento sui principi costituzionali associati ai film. Gli articoli della Costituzione legati a ciascun film verranno presentati e analizzati da Tommaso Sabatini , presidente Arci di Terni , Attilio Romanelli, segretario provinciale Spi CgilAngelo Bitti, docente di storia. Gli incontri si concluderanno con un aperitivo aperto ai partecipanti. Entrambe le iniziative, mostra e rassegna, sono ad ingresso libero.

La storia straordinaria delle donne che fecero l’Italia

Il primo febbraio 1945, con il conflitto ancora in corso, viene adottata la norma che estese il diritto di voto anche alle donne. Al conseguimento di questo storico risultato concorse l’impegno delle donne italiane nelle città occupate e devastate dalla guerra, nei campi di prigionia e negli insediamenti produttivi così come il ruolo da loro svolto durante la Resistenza.

Il 2 giugno 1946 gli italiani vennero chiamati a scegliere tra Monarchia e Repubblica e ad eleggere i loro rappresentanti all’Assemblea costituente. Su 556 deputati eletti le donne erano soltanto 21. 9 comuniste (Adele Bei, Nadia Gallico Spano, Nilde Iotti, Teresa Mattei, Angiola Minelli, Rita Montagnana, Teresa Noce, Elettra Pollastrini e Maria Maddalena Rossi), 9 democristiane (Laura Bianchini, Elisabetta Conci, Filomena Delli Castelli, Maria De Unterrichter, Maria Federici, Angela Gotelli, Angela Maria Guidi Cingolani, Maria Nicotra e Vittoria Titomanlio), 2 socialiste (Bianca Bianchi e Lina Merlin) e una del Fronte dell’Uomo Qualunque (Ottavia Penna).

Le madri costituenti, pur appartenendo a forze politiche eterogenee, seppero trovare punti di incontro per garantire alle italiane e agli italiani eguaglianza di diritti e pari opportunità. La nuova Carta costituzionale dell’Italia democratica entrò in vigore il 1° gennaio del 1948.

L’eccidio dell’aprile 1944 a Calvi dell’Umbria

Calvi dell’Umbria è un luogo legato a doppio filo al periodo Resistenza quando molti partigiani trovarono rifugio sul Monte San Pancrazio che sovrasta il borgo. Tra la fine di marzo e l’inizio di maggio 1944, mentre gli Alleati avanzavano, questa zona fu oggetto di numerosi rastrellamenti da parte dei tedeschi.

Calvi, divenne purtroppo il teatro di un tragico eccidio nella mattina del 12 aprile di quell’anno. Sulla piazza del paese vennero fucilati dalle SS dei cittadini inermi, alcuni erano solamente dei ragazzi. Un fatto che ancora oggi non cessa di produrre sgomento e indignazione e che nel corso degli anni è stato affrontato in diverse opere d’inchiesta.