Dopo oltre 50 anni di fiorente attività, il Bar Giardino in Piazza Malpighi di Madonna Alta, a Perugia, ha chiuso ufficialmente i battenti sabato scorso. Lo storico locale della Famiglia Catana ha rappresentato un punto di ritrovo per le famiglie del quartiere per intere generazioni, grazie anche alla sua posizione strategica vicino al laboratorio medico L.A.R.I. Ora si amplierà e cambierà veste sotto una nuova gestione.
Un bar storico a Madonna Alta
Il locale Gelateria Bar Giardino, il cui nome traeva ispirazione dal giardino antistante, fu aperto il 18 febbraio 1968 dai coniugi Gianfranco e Rita Catana. Nel ’95 l’attività passò formalmente al figlio Carlo, che già lavorava dietro al bancone al fianco dei genitori dall’età di 15 anni. Il bar era alquanto rinomato nel quartiere non solo per l’ottima caffetteria ma anche per la sala giochi sul retro, dove spesso si svolgevano competizioni di biliardo.
E’ tra queste mura che si esercitò il perugino Marco Ragni, campione italiano master boccette nel 2000 a Sanremo e protagonista nella massima categoria per molte stagioni in innumerevoli manifestazioni, dove ha tenuto sempre alto il blasone del comitato umbro nel panorama nazionale del biliardo boccette.
Negli anni, il bar di Madonna Alta ha allargato e perfezionato l’offerta gastronomica arrivando a proporre numerose varietà di pizza al taglio e da asporto di propria produzione. Celebre, specialmente durante la stagione estiva, anche il gelato artigianale insieme al famoso thè freddo della ‘casa’.
L’omaggio a Gianfranco Catana, il “Fumino”
Il fondatore e titolare del bar, Gianfranco Catana, venuto a mancare recentemente, godeva di grande stima e apprezzamento tra gli abitanti del quartiere che lo avevano soprannominato “Fumino” sia per il suo vizio del fumo che per il suo animo irrequieto ma dal cuore tenero.
Basti pensare al fatto che si prendeva cura personalmente dell’area verde antistante, che non a caso è stata a lui intitolata in occasione dell’inaugurazione, a giugno 2023, del nuovo parco, riqualificato grazie a un atto di rigenerazione urbana messo in pratica dalla gente del quartiere che, stanca dello stato di abbandono e degrado in cui si trovava il luogo post pandemia, ha raccolto fondi per valorizzarlo e riconsegnarlo alla comunità intera.
Il saluto di Carlo Catana
Con profonda tristezza l’ex titolare Carlo Catana ha detto addio al posto in cui è cresciuto: “Mi ritiro a malincuore ma senza alcun rimpianto. Ho dedicato a questo lavoro tutta la mia vita. Purtroppo i miei tre figli – Tommaso, Edoardo e Cristian – hanno deciso di prendere altre strade e, dopo la morte di mamma e papà, io necessitavo di maggiori forze per continuare da solo. Sono, tuttavia, contento di aver trovato qualcuno disposto a credere e investire in questa realtà. Sarebbe stato un vero peccato per la gente della piazzetta vedere pure il bar scomparire definitivamente”.
L’allusione alla chiusura del vecchio alimentari di Pietro e Marcello Sicomero e al cambio di sede della Pasticceria Grifo di Gabriele e Catiuscia Cicuti. Resta in piedi, invece, ma non senza preoccupazione, la tabaccheria della Famiglia Macagni.
“Ammetto che sia desolante assistere alla trasformazione di questa piazza, un tempo vivace e gremita, in un dormitorio – ha aggiunto Carlo – e percepisco l’ansia crescente dei colleghi. Il rischio è che le persone cambino giro se viene meno il piacere della routine, quando esci di casa per bere un caffè, passi a comprare il giornale e le sigarette, e magari ti fermi a prendere una cosa al volo al market“.