Un centro espositivo e di ricerca del Made in Umbria come vetrina internazionale in diretto collegamento con il polo fieristico regionale di Umbriafiere: è la proposta del M5S di Bastia Umbra.
Lo rende noto il segretario regionale del Movimento 5 Stelle Thomas De Luca presentando il progetto di valorizzazione dell’area ex Spigadoro Petrini a Bastia Umbra.
Thomas De Luca: “Tre pilastri per un percorso di sviluppo”
“La proposta regionale di riqualificazione nasce dall’idea di creare il progetto Miu, Made in Umbria, attraverso strumenti di sostegno di sviluppo economico“ è quanto dichiara il segretario regionale del Movimento 5 Stelle, nonché consigliere a Palazzo Cesaroni, Thomas De Luca.
“Una politica attiva – afferma – che superi il quinquennio di totale passo indietro della destra nelle questioni industriali“. De Luca spiega, a tale proposito, che “per sostenere questo percorso servono tre pilastri”.
Il primo pilastro riguarda proprio l’economia, laddove il M5S Umbria mira ad “aumentare il valore aggiunto della filiera garantendo un equo guadagno per i produttori, costruendo una vetrina unica e uno sbocco diretto per la piccola agricoltura, allevatori, artigiani e le eccellenze del tessile, dell’aerospazio e le tante realtà che costruiscono l’immagine dell’Umbria nel mondo”.
Il secondo pilastro, invece, interessa la ricerca “attraverso la promozione delle razze autocotone e delle produzioni tipiche della regione”, mentre il terzo ha a che fare con la cultura.
On. Emma Pavanelli: “Umbria a rischio isolamento, no all’autonomia differenziata”
Per la deputata Emma Pavanelli, ospite alla presentazione del progetto Made in Umbria Expo del M5S, “l’Umbria a livello industriale è percepita come spezzettata, c’è la necessità di unire le forze e lavorare in sinergia per avere più forza a livello nazionale ed internazionale”.
“Ecco perchè – sostiene l’onorevole Pavanelli – questa vetrina dell’eccellenza umbra è la proposta ottimale a due passi dal polo fieristico della regione”.
Per Pavanelli, infatti, è altresì fondamentale “fare in modo che qui ci sia parte di quella formazione che manca a livello regionale e senza la quale i nostri giovani fuggono perchè non trovano speranze e sbocchi lavorativi”.
“Bisogna far coincidere – aggiunge la deputata pentastellata – la formazione con scuole, università, its”. Tutto ciò può favorire anche nuovi arrivi nella nostra regione“.
“Alla Camera – fa sapere Pavanelli – voteremo contro l’autonomia differenziata che rischia seriamente di isolare l’Umbria e creare intorno a noi il deserto. La destra non ha fatto molto per giovani e imprese. L’autonomia differenziata rischia di peggiorare le cose”.
Made in Umbria Expo, ideale per gli uffici agricoli Ue
“La nostra coalizione è un tumulto di idee” è il commento del candidato sindaco di Bastia Umbra per il centrosinistra Erigo Pecci.
“Questo progetto nuovo e bello – racconta Pecci – nasce dal vincolo della Soprintendenza che se da una parte è molto stringente dall’altro ci dice che abbiamo davanti un edificio di alto valore storico”.
“Può essere il luogo di collocazione per il distaccamento degli uffici agricoli dell’Unione Europea – propone, dunque, il candidato a primo cittadino – Vanno trovate le risorse insieme ai comuni limitrofi come Assisi che puntano sul turismo”.
“Possiamo discuterne con un concorso di idee o con un progetto condiviso con i privati – anticipa, infine, Pecci – Al posto del Colosseo non si fanno parcheggi o centri commerciali. Questa scelta può determinare il futuro dei nostri figli”.
Entusiasmo per il progetto Made in Umbria Expo anche da parte di Laura Servi, consigliera comunale uscente e candidata per il M5S nella coalizione civico progressista per Erigo Pecci.
“Vogliamo dare alla città – dice Servi – la possibilità di creare un motore nuovo rispetto alla solita idea di demolire un’area industriale per fare nuove strutture di cemento residenziali o commericali.
“A fine novembre – ricorda – in consiglio comunale la maggioranza al completo, prima della spaccatura che ha portato al dimezzamento della giunta Lungarotti, aveva votato per il ricorso al Tar contro il vincolo della Soprintendenza. Come minoranze abbiamo espresso parere contrario”.
“Puntiamo – ci tiene, quindi, a precisare Servi – sul turismo esperienziale: enograstronomia, valoriazzione dei sapeeri antichi legati all’artigianato”.