Pensati a 50 gradi: breve manuale per sopravvivere alla sesta estinzione di massa”: così si intitola l’evento promosso dal consigliere regionale M5S e segretario del movimento in Umbria, Thomas De Luca in materia di crisi climatica.

L’incontro è in programma per il prossimo sabato 25 maggio a Bastia Umbra, nella sede del Comune in Piazza Cavour, a partire dalle ore 17. Per l’occasione è prevista la partecipazione dei candidati pentastellati al Consiglio comunale, Laura Servi e Marcello Rosignoli, insieme alla candidata del M5S alle elezioni europee dell’8 e del 9 giugno 2024, Valentina Pococacio.

Thomas De Luca: “La destra nega la crisi climatica, che invece impatta su ogni aspetto della nostra vita”

“Grazie al M5S l’Umbria è stata la prima regione in Europa a inserire la crisi climatica nella propria Costituzione” è quanto dichiara con orgoglio, in una nota, il segretario regionale del Movimento 5 Stelle Thomas De Luca aggiungendo “che lo stesso risultato è stato ottenuto nello Statuto del Comune di Bastia Umbra“.

“Si tratta del primo caso assoluto – specifica il consigliere regionale dei 5 Stelle – di un articolo autonomo dedicato al clima che viene inserito nello Statuto regionale”.

Da tempo, infatti, la crisi climatica è tra i punti cardine del programma elettorale del movimento di Giuseppe Conte, impegnato a promuovere sul territorio nazionale politiche volte all’adattamento delle comunità al fine di ridurne e mitigarne gli effetti.

“Esondazioni, alluvioni, ondate di calore, gelate tardive, desertificazione, riduzione della disponibilità di acqua a scopo umano e irriguo: queste sono solo alcune delle questioni con cui avremo a che fare nei prossimi 30 anni” spiega Thomas De Luca, anticipando il contenuto dell’incontro organizzato dal Movimento 5 Stelle sabato 25 maggio a Bastia Umbra.

“Ma i cambiamenti climatici sono già qui oggi con anomalie termiche che ormai sono la norma – evidenzia, ancora, il consigliere pentastellato – Condizioni che impattano su ogni aspetto della nostra vita. Anche azzerando oggi le emissioni dei gas serra, dovremo comunque fare i conti con le conseguenze della crisi climatica e adattarci”.

“Continuando a negarla – afferma De Luca rivolgendosi agli avversari politici – come fa la destra nera che governa la regione, anche adattarsi sarebbe impossibile”.

M5S Umbria in campo per la crisi climatica

Il Movimento 5 Stelle inserisce, a livello nazionale e anche in Umbria, la lotta alla crisi climatica tra i punti programmatici della propria campagna elettorale in vista delle votazioni europee e amministrative di giugno prossimo.

Tra le priorità del movimento, non a caso, figura l’urgenza di capire come meglio affrontare siccità prolungate, ondate di calore ed eventi estremi senza precedenti.

Segue, poi, la necessità di una valutazione climatica alla base di ogni politica regionale, non solo nella pianificazione territoriale, ma anche nella tutela dei diritti della persona e l’applicazione di un criterio di giustizia sociale.

Il tutto “riaffermando il primato della politica e la centralità del metodo scientifico come guida dell’azione dei legislatori”, si legge nella nota del M5S Umbria.

“La crisi climatica è già qui – scrive, infatti, il coordinamento regionale dei 5 Stelle – e le sue conseguenze sono visibili in maniera preoccupante. Prenderne atto è il passo necessario per cominciare a ripensare urbanistica, pianificazione economica, agricoltura, sanità, protezione civile, per salvare vite umane e mettere in sicurezza le nostre città in questa nuova e mutata realtà”.

De Luca: “Umbria prima regione con crisi climatica nello Statuto”

Su iniziativa del Movimento 5 Stelle Umbria, avanzata dal segretario regionale Thomas De Luca, a giugno dello scorso anno l’aula di Palazzo Cesaroni aveva accolto all’unanimità le modifiche allo Statuto della Regione con l’inserimento del tema ‘crisi climatica’.

L’art 11-ter dello Statuto regionale, pertanto, adesso “riconosce il grave rischio contemporaneo e le conseguenze locali e globali dei cambiamenti climatici per l’integrità e la sopravvivenza delle specie viventi”.

L’articolo si inserisce nei commi successivi come una vera e propria clausola climatica in cui si afferma che la Regione adotta e promuove politiche volte a sostenere la transizione ecologica e la progressiva riduzione delle cause antropiche dei cambiamenti climatici, in armonia e d’intesa con tutti i livelli istituzionali nazionali ed internazionali, ai fini del raggiungimento della neutralità climatica”.