“Lupus in Fabula”, presentato per la prima volta alla galleria Annina Nosei di New York nel 2005, si ispira alla favola dei fratelli Grimm ‘Il lupo e i sette capretti’ e presenta tre enormi lupi che giacciono sazi a terra, con la pancia piena.
La performance sarà uno sviluppo imprevedibile alla storia e all’opera stessa, contribuendo a creare un’atmosfera insieme fiabesca e cupa, pienamente in linea con la poetica di Myriam Laplante, i cui lavori si caratterizzano come una parodia del mondo, cinica e assurda, malinconica e disorientante, con una lettura che può toccare temi di stringente attualità.
“Lupus in Fabula” è la performance di Myriam Laplante in programma a Palazzo Collicola venerdì 26 aprile alle ore 17.30 in occasione della mostra ‘Infinita infanzia’, attualmente in corso al museo.
Con ‘Lupus in Fabula’, il museo apre le proprie porte alla performance, manifestando la propria volontà di promuovere diversi linguaggi espressivi e creare costantemente momenti di incontro e approfondimento aperti al pubblico.
L’iniziativa rientra nell’ambito di ‘Infinita infanzia’, una mostra collettiva a cura del direttore dei Musei Civici di Spoleto, Saverio Verini, che esplora il tema dell’infanzia attraverso numerose opere di artisti contemporanei, tra cui Maurizio Cattelan, Carol Rama, Luigi Ontani, Diego Marcon, Adelaide Cioni, con un percorso espositivo che intende mostrare come l’infanzia non sia semplicemente un’età dell’oro, ma una fase della vita piena di sfaccettature, tra scoperta e trauma, gioco e disobbedienza, spensieratezza e ansie.
L’artista Myriam Laplante (Chittagong, Bangladesh, 1954) vive e lavora a Bevagna, in Umbria. Le sue opere sono state presentate in Italia e all’estero: Museum of Modern Art, Odessa (2019); Palazzo delle Esposizioni, Roma (2019); Sub Rosa Space, Atene (2019); Musée National des Beaux Arts du Québec, Québec (2017); Macro, Roma (2017); Street Level festival, Helsinki (2015); Maxxi, Roma (2011); XIII Biennale Internazionale di Carrara, Carrara (2008); La Galleria Nazionale, Roma (2007); South London Gallery, Londra (2006). L’artista collabora con il collettivo Black Market International dal 2001.
Per assistere all’evento si suggerisce la prenotazione presso il Sistema Museo.