A Terni se l’allarme desertificazione commerciale è sempre alto è anche vero che c’è chi resiste e lo fa da decenni. È il caso dello storico negozio d’abbigliamento Lupattelli che nella centralissima Piazza Europa festeggia i 70 anni di attività. La Confcommercio, in segno di riconoscimento per i sette decenni di servizio, ha voluto omaggiare l’attività con un premio. A consegnare la targa alla famiglia Lupattelli è stato Stefano Lupi, presidente di Confcommercio Terni.
Lupattelli a Terni taglia il traguardo del 70esimo anniversario: l’insostituibile valore delle attività di prossimità
La Confcommercio ha diffuso in una nota le ragioni del riconoscimento, riflettendo in primis su quella narrazione dominante nel settore che dimentica chi, come Lupattelli, riesce seppur tra non poche difficoltà, ad andare avanti. “Sempre più spesso si parla di desertificazione commerciale, e meno di resilienza degli esercenti che, in una situazione difficile, conducono con successo la propria attività – si legge -. E’ importante che vi sia una diffusa consapevolezza riguardo il valore delle attività di prossimità“.
“Per valorizzare questa fondamentale ed insostituibile funzione, la Confcommercio Terni ha inteso premiare la famiglia Lupattelli per i settanta anni di attività con una targa al merito. Un riconoscimento a questo storico negozio del settore moda il cui significato, è espressione ed interpreta il comune sentire di una città“.
Le note dolenti: a Terni necessarie azioni concrete per sostenere il commercio
Da queste pagine, ci siamo occupati in più occasioni della dilagante crisi del commercio a Terni. Una questione complessa per cui non esistono soluzioni semplici e che, soprattutto in centro città, colpisce duramente. La consegna della targa a Lupattelli ha fornito l’occasione per elaborare una più ampia riflessione sullo stato dell’arte in città.
“È chiara a tutti – prosegue la nota di Confcommercio – l’urgenza di politiche integrate, coniugate con efficaci progetti di rigenerazione urbana, finalizzati a contrastare il fenomeno del progressivo abbandono. Confcommercio Terni difende il futuro dei negozi di vicinato, avversando in modo chiaro e fermo le recenti scelte del Consiglio comunale in materia di ampliamento delle autorizzazioni per l’apertura di medie superfici di vendita“.
Mercato Coperto e Largo Cairoli, simboli di una riqualificazione al rilento
Ci sono due zone di Terni che ormai sono diventate il simbolo di quella riqualificazione che tarda ad arrivare. Il Mercato Coperto e Largo Cairoli. “Occorrono azioni di sostegno concreto al comparto – si legge ancora nella nota – visto il ruolo svolto dal piccolo commercio in termini di vitalità e vivibilità della città. Il mancato avvio del progetto di riqualificazione dell’area del vecchio Mercato Coperto, unitamente alle lungaggini per la sistemazione di Largo Cairoli, compromettono il progetto di rivitalizzazione commerciale di una significativa porzione del centro cittadino“.
Quali, dunque, le possibili soluzioni? Confcommercio propone tre assi su cui intervenire in maniera strutturale. “Pensare a politiche settoriali e ad isolate iniziative di animazione cittadina, appare assolutamente limitante. Una rinnovata “primavera” economica della città di Terni non può che passare attraverso un concreto impulso alle attività della manifattura primaria, una presenza dell’università più integrata nel tessuto economico e sociale e la declinazione di innovative ed efficaci politiche urbane“.
I progetti del Comune per Largo Cairoli e Mercato Coperto
Se è vero che il Mercato e Largo Cairoli sono progetti di riqualificazioni in ballo da tempo (quello del Mercato è vittima di lungaggini decennali), è altrettanto vero che qualcosa si sta muovendo. Per quanto riguarda Largo Cairoli, i lavori sono finalmente partiti. Scavando in quell’area erano emersi i resti delle antiche mura urbiche e la situazione si era complicata. Ma l’impasse sembra ormai definitivamente superato e nei prossimi mesi si procederà al completamento del primo stralcio dei lavori verso quello che diventerà un nuovo polmone verde cittadino che riqualificherà tutta l’area.
Il Mercato Coperto è invece una questione notevolmente più complessa alla quale le varie amministrazioni succedutesi negli anni, non hanno saputo dare risposte concrete. Confinato in Largo Manni, dopo la chiusura della struttura in Piazza del Mercato, non è mai realmente decollato. Eppure anche qui, gli ultimi segnali fanno ben sperare. Si parla di un accordo fra Comune e Coldiretti che dovrebbe rilanciare in grande stile l’attività.