A Terni si respira già aria di festa, il luna park di vocabolo Staino si prepara a riaprire le sue porte sabato 30 novembre 2024. Un appuntamento che ha ormai radici profonde nella città, arrivato all’edizione numero 81. Gli organizzatori promettono una stagione intensa e lanciano l’evento con una giornata inaugurale che punta a conquistare il pubblico con attrazioni a pochi euro, un modo per accendere subito i motori del divertimento.
Oggi, il luna park accoglie attrazioni moderne e spettacolari, ma conserva il fascino di un tempo, quando la città si stringeva attorno a queste giostre come occasione per ritrovarsi. È un evento che si rinnova senza mai perdere di vista il suo valore culturale, facendo delle “carrozzelle” non solo un appuntamento ludico, ma anche un pezzo di storia cittadina che continua a parlare a tutte le età.
Luna Park di Terni: 77 attrazioni, una città che si anima
Con il via libera arrivato dal Comune due mesi fa, questa edizione vedrà un parco più ricco rispetto agli anni passati. La determina dirigenziale firmata dalla dottoressa Gioconda Sassi ha autorizzato l’installazione di 77 attrazioni, una in più rispetto alle 66 della scorsa edizione. La stagione, prevista dal penultimo o ultimo sabato di novembre fino all’ultima domenica di gennaio, potrebbe essere prorogata fino alla fine di febbraio, offrendo così un’esperienza prolungata ai visitatori.
La varietà è il cuore di questa manifestazione: dalle attrazioni per i più piccoli a quelle che promettono adrenalina pura. La suddivisione include 30 attrazioni di piccola dimensione, 31 medie e 6 grandi. Tra queste ultime si fanno notare alcune presenze che non lasciano indifferenti: l’autoscontro, il tagadà, la Matterhorn e l’altalena con barche giganti, pronte a regalare momenti indimenticabili.
“Il parco divertimenti apre le porte per una nuova stagione di emozioni”, scrivono gli organizzatori, così come riportato dal Messaggero. E con ogni edizione, il luna park si conferma non solo un’occasione di svago ma anche un pezzo di storia locale, capace di trasformare un angolo di Terni in un polo di attrazione per tutta la regione. Una tradizione che, anno dopo anno, sembra non perdere il suo fascino.
La storia delle “carrozzelle” a Terni: un viaggio tra tradizione e comunità
A Terni, il termine “carrozzelle” non evoca soltanto immagini di piccole carrozze trainate, ma rappresenta un simbolo collettivo radicato nella memoria locale. Questo nome, utilizzato con affetto per indicare il luna park invernale, affonda le sue radici negli anni ’40 del Novecento, quando giostrai e attrazioni itineranti iniziarono a fare tappa nella città umbra. All’epoca, le giostre erano spesso semplici strutture che ricordavano carrozze o veicoli trainati, un richiamo immediato per l’immaginario collettivo.
Nel tempo, l’evento è cresciuto fino a diventare un appuntamento imprescindibile dell’inverno ternano. La sua collocazione stabile in vocabolo Staino, un’area appositamente dedicata, ha consolidato il luna park come uno dei punti di riferimento del divertimento cittadino.
Il nome “carrozzelle” sembra richiamare l’idea delle prime giostre mobili, spesso associate a piccole carrozze a mano, utilizzate nei secoli passati per trasportare bambini. Questa immagine si è trasformata in una metafora per descrivere le attrazioni del luna park, che offrivano un’esperienza di movimento e svago. Non c’è documentazione ufficiale sull’origine esatta del termine nel contesto ternano, ma è evidente che il suo uso si è tramandato di generazione in generazione, consolidandosi come espressione dialettale e culturale.
Con oltre ottant’anni di storia, le “carrozzelle” non sono solo giostre, ma un simbolo della vita cittadina. Ogni inverno, la zona di vocabolo Staino si trasforma in un luogo di incontro, dove i ricordi dell’infanzia si intrecciano con l’entusiasmo dei più piccoli. Nonostante il passare del tempo, l’atmosfera delle “carrozzelle” rimane un punto fermo per chi vive a Terni, tra tradizione e innovazione.