Siete pronti a lasciarvi incantare da un’Umbria che, con grazia e profondità, si racconta attraverso le mille sfumature dell’arte? In questa stagione estiva, tra borghi accesi dal sole e paesaggi che sembrano usciti da un dipinto, la regione apre le sue porte a mostre affascinanti, percorsi creativi e visioni capaci di emozionare e far riflettere. Lontano dal turismo frenetico, l’Umbria vi accoglie con il suo passo lento e poetico, invitandovi a riscoprire la bellezza nei silenzi delle sue gallerie, nei chiostri ombreggiati, nelle sale di antichi palazzi trasformati in scrigni d’arte.
Ogni mostra è un’occasione preziosa per entrare in sintonia con l’anima più autentica di questa terra: un’anima che pulsa nei colori vibranti di un dipinto, nella sapienza dei materiali modellati con arte, nei temi che intrecciano memoria e visione, spiritualità e contemporaneità. Che il vostro cuore batta per l’arte figurativa, per le installazioni più audaci, per la fotografia d’autore o per i grandi maestri del passato, l’Umbria saprà condurvi lungo un itinerario costruito su misura per emozionarvi. Dalle colline del Perugino ai riflessi placidi del Trasimeno, dai centri di arte contemporanea ai piccoli musei disseminati nei borghi, ogni tappa sarà un invito a rallentare, osservare, lasciarsi conquistare dalla bellezza.
Lasciatevi guidare dalla curiosità, seguite la bellezza che abita questa regione e scoprite con occhi nuovi l’Umbria che si racconta – attraverso ogni tela, ogni scultura, ogni allestimento – con la grazia senza tempo delle sue storie.
Nel cuore silenzioso e senza tempo di Assisi, tra le mura maestose della Rocca Maggiore, prende vita una delle mostre più affascinanti e inaspettate della stagione: “Banksy. Peace on Earth”. Un evento unico nel suo genere, che raccoglie oltre cento opere originali del più celebre e misterioso street artist contemporaneo – tra murales, bozzetti, stencil e installazioni mai esposte prima in Italia – in un contesto carico di storia e spiritualità.
Il percorso espositivo si snoda tra le sale della fortezza medievale, creando un dialogo potente e dissonante tra passato e presente, tra il linguaggio dissacrante dell’arte urbana e il valore universale della pace che Assisi incarna da secoli. Ironia politica, disobbedienza civile, critica sociale: i tratti distintivi dell’opera di Banksy si stagliano in un allestimento immersivo e fortemente evocativo, capace di sorprendere e interrogare.
Un'occasione imperdibile per lasciarsi stupire dalla forza visiva e concettuale dell’arte contemporanea, in uno dei luoghi più simbolici e spirituali del panorama italiano.
Nell'intima quiete della Galleria Nazionale dell’Umbria, prende forma un raffinato omaggio al dialogo silenzioso tra due grandi protagonisti della cultura visiva italiana: Gianni Berengo Gardin e Giorgio Morandi. In mostra una preziosa selezione di fotografie in bianco e nero che raccontano l’universo sospeso dello studio bolognese del maestro delle nature morte. Scatti che non documentano soltanto uno spazio fisico, ma ne colgono l’anima nascosta: bottiglie, ciotole e oggetti quotidiani immersi in una luce rarefatta, testimoni discreti di un’arte fatta di silenzi e contemplazione.
Lo sguardo di Berengo Gardin, empatico e poetico, restituisce la dimensione più intima di Morandi, il suo rapporto quasi ascetico con la materia, il tempo e l’isolamento creativo. Una mostra che è al tempo stesso un incontro tra visioni, una riflessione sulla bellezza del dettaglio e una meditazione sull’atto stesso del vedere.
Per la prima volta in Umbria, arriva uno dei nudi più celebri e controversi del Novecento europeo: il capolavoro Nu couché di Amedeo Modigliani, in prestito straordinario dalla Pinacoteca Agnelli di Torino.
Ad accoglierlo, le sale della Galleria Nazionale dell’Umbria, in un allestimento elegante e unico che mette in scena un affascinante confronto tra linguaggi e civiltà artistiche. Attorno all’opera, una selezione di ritratti, disegni preparatori e sculture africane – espressioni che rivelano le radici arcaiche e simboliche dell’estetica modiglianesca – si confrontano idealmente con i capolavori del Rinascimento italiano custoditi nel museo, come la Venere dormiente.
Questa mostra diventa così un dialogo tra mondi e visioni: tra il primitivismo moderno e la grazia umanistica, tra il corpo femminile come forma assoluta e l’equilibrio classico della bellezza rinascimentale. Un percorso suggestivo, aperto agli sguardi più attenti, capace di raccontare la profondità poetica di Modigliani attraverso riferimenti colti, tensioni interiori e armonie formali senza tempo.