A soli due giorni dalla Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999, una ricorrenza che annualmente mobilita il mondo intero ad agire contro contro la crescita esponenziale di un fenomeno tanto radicato quanto intollerabile, arriva un dato particolarmente preoccupante proprio dall’Umbria, la nostra regione. In Umbria, infatti, 33.000 donne, tra i 15 e i 70 anni, hanno subito almeno una molestia sul luogo di lavoro nel corso della loro carriera, un dato che colloca la regione al secondo posto a livello nazionale per questo allarmante fenomeno.
Ma la situazione è ancora più drammatica quando si considera il fenomeno delle molestie fuori dal contesto lavorativo, con l’Umbria che occupa il primo posto, con il 10,5% delle donne (circa 13 mila) vittime di atti molesti. Le statistiche parlano chiaro: oltre una donna su dieci subisce abusi lontano dal luogo di lavoro. Questo scenario, così drammaticamente attuale, ci impone non solo una riflessione, ma una reazione tempestiva e risoluta, affinché il 25 novembre non sia solo un giorno di memoria, ma l’occasione per dar vita a un cambiamento tangibile e concreto.
I dati diffusi dalla Camera di Commercio
Questi sono i dati resi noti dalla Camera di Commercio, elaborati sulla base del rapporto Istat a livello nazionale e regionale. Su scala nazionale, sono 1,8 milioni le donne tra i 15 e i 70 anni che hanno subito almeno una molestia sul posto di lavoro nel corso della loro vita, mentre gli uomini coinvolti sono stati 422.000, con un totale complessivo di 2,322 milioni di persone.
Per quanto concerne l’Umbria, nell’ultima rilevazione, l’Istat non ha fornito la percentuale regionale di donne molestate negli ultimi tre anni, a differenza di quanto accaduto nelle indagini precedenti. Tuttavia, secondo la Camera di Commercio, è ragionevole supporre che la situazione sia migliorata significativamente rispetto al 14,7% registrato nel periodo 2015-2016.
I dati evidenziano un significativo miglioramento
Le statistiche sulle molestie verbali e le offese mostrano una timida, ma rilevante tendenza al ribasso. In Umbria, si stima che circa 15 mila donne abbiano subito molestie verbali nei tre anni precedenti il biennio 2022-2023, con una riduzione marcata rispetto alle oltre 24 mila registrate nel periodo precedente all’indagine 2015-2016.
Le offese – che comprendono sguardi inappropriati, invio di immagini o foto dal contenuto sessualmente esplicito, battute oscene, commenti offensivi sul corpo o sulla vita privata, avances umilianti sui social o messaggi sessualmente espliciti – rappresentano ancora oggi la forma più diffusa di molestia sul posto di lavoro. In Italia, sono 1,63 milioni le donne tra i 15 e i 70 anni ad aver subito almeno una molestia verbale nel corso della loro vita lavorativa. Tuttavia, anche su questo fronte si rileva un miglioramento.
Per quanto riguarda l’Umbria, applicando la proiezione dei dati nazionali a livello regionale, si stima che circa 15 mila donne siano state vittime di offese simili nei tre anni precedenti il biennio 2022-2023, con un netto miglioramento rispetto alle oltre 24 mila riportate nel triennio precedente all’indagine del 2015-2016.
Le iniziative dell’Umbria in vista del 25 novembre: un impegno per dire no alla violenza
L’Umbria, come le altre regioni italiane, ha intrapreso un programma articolato di iniziative, appuntamenti ed eventi per sensibilizzare profondamente la cittadinanza sul tema della violenza contro le donne. Queste attività si estenderanno su tutto il territorio regionale, coinvolgendo i comuni in momenti di riflessione e azione che precederanno, accompagneranno e seguiranno la ricorrenza del 25 novembre.
Per maggiori dettagli sugli eventi in programma e le località coinvolte, vi invitiamo a consultare il nostro precedente articolo, che risponderà alle vostre principali domande su come l’Umbria stia affrontando questa fondamentale tematica.